Gelo, le mie ceree mani lisciano questo ponte di impronte umane portatore di ricordi. Il vento pare tediato coi capelli miei risveglia la notte la frusta, irato. Oh mio sguardo stremato turpi desideri non hai potuto non hai trascurato. Lamenti miei che parevano gemiti oh agonia mai dimenticata portatrice di piaceri. Le notti attendevo acqua calda sul corpo mio ormai violato, leso l'odore non pił mio. Gelo, sconfitta mai dimenticata.