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Autore: Giuka    28/02/2009    8 recensioni
Raccolta su Jared e Kim, la mia coppia preferita nella saga di Twilight. Nono capitolo: Il sentimento che ci univa era già oltre a tutti i problemi adolescenziali. Era uno scalino superiore, un tale livello di coinvolgimento e adorazione che nemmeno la morte avrebbe potuto spezzare. Ora sapevo che saremmo potuti stare lontani anche anni: il nostro amore eravamo noi stessi. Perderlo avrebbe voluto dire perdere la nostra identità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jared Cameron, Kim
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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My Gravity – Jared and Kim

Immeritata Adorazione


Dannazione.

Stava arrivando ed io ero ancora in condizioni pietose: i capelli umidi, banalmente lisci e disordinati, mi bagnavano la schiena mentre indossavo frettolosamente la maglia a maniche corte del mio pigiama e afferravo i pantaloni coordinati, cercando di infilarli il più velocemente possibile. Naturalmente l’unico risultato che ottenni fu quello di ruzzolare a terra portando con me il centrino del comò e tutto quello che vi stava sopra:  una scatoletta di legno intagliato, suo regalo, mi cadde sulla fronte mentre cercano goffamente di liberarmi dalla presa invincibile dei pantaloni. Dopo qualche secondo riuscii finalmente a rimettermi in piedi e ad infilare i pantaloni, stavolta con più calma, girandomi lentamente verso lo specchio.
Perché dovevo essere così maledettamente banale? Nulla in me era affascinante, né i capelli neri che cadevano mollemente sulle spalle magre, né la maglietta del pigiama giallo canarino che scendeva morbida sulle mie forme perfettamente inesistenti: seno e fianchi erano appena accennati e l’unico spessore era sottolineato da quel filo di pancia che cercavo di eliminare da sempre. Non ero bella e non lo sarei mai stata grazie al mio viso tondo, agli occhi troppo piccoli, agli zigomi troppo pronunciati: non meritavo per nulla tutta la fortuna che avevo. Non meritavo lui, così come non meritavo il suo affetto, e nep-
Driiing
Oddio. Era arrivato.
Mi precipitai fuori dalla camera impazzita, dimenticando qualsiasi preoccupazione, qualsiasi paranoia: Jared era qui. Aprii la porta con forza, senza curarmi di essere in disordine, e finalmente lo vidi: era bellissimo come sempre, con i capelli adorabilmente arruffati, il petto nudo che emanava calore ed il suo sguardo adorante tutto per me. Mi guardava come se fossi un angelo, ma sapevo che per lui io ero proprio quello.                      
“Kim.” sospirò il mio nome sollevato. Sapevo che non gli piaceva stare troppo a lungo lontano da me: mi aveva detto che quando non c'ero, oltre a essere estremamente preoccupato, si sentiva come se gli avessero tolto la gravità, come se fluttuasse nello spazio senza una meta precisa né un punto di riferimento.                                                                                                       
Improvvisamente intimidita dal suo sguardo amorevole, abbassai gli occhi arrossendo furiosamente e gli abbracciai la vita con le braccia fredde, rabbrividendo per il gelo invernale. Jared, premuroso come sempre, mi prese gentilmente da sotto le spalle e senza lasciarmi il tempo di protestare mi sollevò entrando in casa e chiudendosi la porta alle spalle. Mi ripose con cura a terra e mi sorrise adorante dall'alto, accarezzandomi le braccia.
“Amore...” sospirò ancora cingendomi i fianchi con le braccia. Subito mi allungai su di lui baciandolo dolcemente sul petto e godendomi il suo gemito roco. Spostai le labbra un po’ più su, allungandomi il più possibile mentre cercavo di raggiungerlo e Jared si avvicinò immediatamente tendendo le labbra. Io però schivai la sua bocca e gli morsi la mascella, sorridendo: Jared sorrise di rimando, per poi bloccarmi il viso tra le sue mani e costringere le sue labbra sulle mie. 
Baciare Jared era la mia vera ed unica, ragione di vita: niente equivaleva alle sue labbra sulle mie, al suo corpo bollente che mi sovrastava, alle sue braccia attorno ai miei fianchi. Mi spinsi contro di lui sollevandomi sulle mezze punte e gli avvolsi le braccia attorno al collo. Jared, che per baciarmi si era dovuto quasi piegare a metà, tale era la differenza di altezza tra noi, si tirò su lentamente, portandomi con me senza sforzo e di colpo i miei piedi si trovarono ad essere a circa venticinque centimetri dal pavimento, mentre le sue braccia mi tenevano stretta a lei. Era caldo, piacevolmente caldo, ed il contrasto tra la sua temperatura corporea ed il freddo dei miei capelli bagnati mi fece rabbrividire. Mi baciò con più forza, schiudendomi le labbra ed io non potei fare a meno di ricambiare felice, mentre accarezzavo i suoi capelli morbidi.
Dopo un lasso di tempo che mi parve troppo breve mi rimise a terra e si allontanò da me, inchiodando i miei occhi nei suoi. Ricambiai rapita, mentre sentivo le sue mani calde accarezzarmi dolcemente la pancia e i fianchi da sotto la maglietta.
“Ciao, amore.” disse lui, sorridendo malizioso: io arrossii, ma ero incapace di staccare i miei occhi dai suoi, così come lui era incapace di staccarsi da me.  
“Jared.” sospirai, stringendomi a lui e appoggiando la mia testa sul suo petto caldo.
“Sei stupenda, questa sera.”, disse sincero osservandomi dalla testa ai piede. Non che il suo complimento valesse qualcosa: per lui ero sempre bellissima anche alla mattina senza un filo di trucco e con i capelli tutti scompigliati.
“Anche tu.” dissi sorridendo contro la sua pelle. 
“Come è andata la tua giornata?”
“Male” mi lamentai, stringendomi di più a lui.
Lo sentii sobbalzare “Cosa è successo? Ti hanno fatto male?” mi chiese con urgenza, guardandomi preoccupato.
Feci segno di no con la testa “Mi sei mancato.” ammisi, arrossendo.
“Anche tu. Tantissimo.” disse, staccandomi gentilmente da se e prendendomi la mano. Mi feci trascinare fino al divano, su cui si buttò di peso trascinandomi con se e facendomi sedere sulle sue ginocchia. Gli avvolsi i fianchi con le gambe ed il collo con le braccia: finalmente alla stessa altezza lo baciai di nuovo sulle labbra senza fretta, facendomi beare del suo calore calore meraviglioso. Mi strinse di più a se premendo le sue mani sulla mia schiena e scese a baciarmi la clavicola dolcemente, per poi appoggiare la fronte sul mio petto, sbadigliando sonoramente.
“Sei stanco?” gli chiesi, accarezzandoli i capelli.
“Mmm...” mugugnò, affondando il viso sulla mia pelle.
“Se vuoi puoi andare. Non preoccuparti.” mentii. Sapeva meglio di me che avevo paura di stare sola a casa quando mia madre aveva il turno serale all’ospedale e sentii subito le sue braccia stringermi di più a se.
“Assolutamente no. Posso resistere, non preoccuparti!” esclamò senza spostare la testa e con la voce impastata dal sonno.
Continuai ad accarezzargli i capelli, ma sapevo già che entro poco si sarebbe addormentato. Non dovetti aspettare molto: dopo pochi minuti cominciò a russare ed un filo di saliva gli scese dalla bocca; gliela asciugai con la mano, intenerita, scendendo dalle sue gambe e distendendomi sul divano, trascinandolo con me. Lo occupava quasi tutto da solo ed io sarei quasi sicuramente caduta se le sue braccia inconsciamente non mi avessero stretta a lui anche nel sonno. Gli baciai una tempia e rimasi ad adorarlo per un’infinità di minuti.
“Kim.” borbottò, nel sonno: mi resi conto, emozionata, che mi stava sognando. “Kim”  ripeté nuovamente, ed io mi strinsi di più a lui sorridendo con le lacrime agli occhi, emotiva come sempre. 
“Ti amo, Kim..” bofonchiò ancora, abbracciandomi più stretta. “Anche io Jared.” risposi chiudendo gli occhi e abbandonando tutte le mie preoccupazioni: tra le sue braccia tutto perdeva importanza ed io non potevo che bearmi della sua totale ed assolutamente immeritata adorazione.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Salve a tutti.

Questa è la mia prima fan fiction su Twilight ed è sulla mia coppia preferita. Lo so, è corta e non particolarmente impegnativa, ma penso che loro siano così: dolci, innamorati e non complessati come Bella ed Edward. So che di Jared e Kim la Meyer non parla molto, ma io non posso fare a meno di adorarli: sono semplicemente adorabili! Penso che ne farò una raccolta, perché ho tanta voglia di scrivere qualcosa su di loro, dato che in questo sito non se ne parla molto. D’altronde, faccio parte di quel 5% che preferisce di gran lunga i lupi di La Push ai Cullen, e mi devo adeguare.

Non so come sia Kim, ma me la immagino così: dolce, adorabile, innamorata. Un po’ Mary-Sue, probabilmente! È ambientata più o meno dopo un anno o due dall’imprinting: la fase iniziale di incredulità è superata e lei ormai si è resa conto della totale adorazione di lui, ma non può fare a meno di imbarazzarsi ogni volta che lui la sfiora. E come tutte le adolescenti ha i suoi complessi e non si sente alla sua altezza, ma lo ama da morire

Il prossimo capitolo probabilmente sarà dal punto di vista di Jared. Una bacio a tutti, e grazie a colore che recensiranno.

Giuka

  
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