Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: laragazzaverde    23/11/2015    0 recensioni
"Nagini, uccidi" esclamò a gran voce.
Severus Piton giaceva ora in silenzio in un letto di sangue e si immerse in un flusso di ricordi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Voldemort fissava indifferente il suo migliore seguace.
Chiuse gli occhi. 
“Peccato, mi ha servito bene.” pensò.  “Ma ormai la sua presenza rappresenta solo un problema.”

"Nagini, uccidi!” esclamò a gran voce.

Il grosso Pitone Moluro, indissolubilmente legato a lui da un legame che nessun mortale poteva comprendere, contrasse le poderose spire, in grado di ridurre una motocicletta in un inutile ammasso di ferraglia, e si lanciò in avanti. Le zanne affondarono impietose nel corpo del Mangiamorte, e mentre questo non faceva nulla per difendersi la bestia continuò ad attaccare. Ancora e ancora. Quando il pavimento fu comparso dal sangue dell’uomo, il serpente si arrestò indietreggiando.
Terminata l'opera il Signore Oscuro si smaterializzò, con il fedele seguace squamato al fianco.
Severus Piton giaceva ora in silenzio in un letto di sangue e si immerse in un flusso di ricordi.


Spinner's End era un vicolo come tanti, forse un po’ sudicio, ma tutto sommato accogliente. I vicini non andavano mai d'accordo, i bambini distruggevano puntualmente gli orticelli delle povere vecchiette in pensione e i cani abbaiavano giorno e notte: ma sotto sotto un tenero e gioviale equilibrio ne permeava le stradine sempre allegre e affollate.
La casa di Tobias Piton ed Eileen Prince, però, non godeva di altrettanta felicità. Fuggita dalla famiglia Purosangue, Eileen Prince era una donna che si era innamorata troppo presto, si era sposata troppo presto e aveva partorito decisamente troppo presto. Lontana dagli agi del suo mando d'origine, con un marito irresponsabile che passava le serate a bere, la giovane donna aveva cresciuto praticamente da sola il piccolo Severus, in condizioni sanitarie ed economiche che peggioravano di giorno in giorno. La Purosangue odiava quella vita squallida e priva di stimoli. Odiava ogni cosa. Ma non poteva tornare nella sua vecchia famiglia, dove ormai era stata cancellata dall'albero genealogico per quella sua insana relazione con un semplice babbano.
Severus Piton, dal canto suo, era cresciuto tra i racconti della madre: storie che parlavano dei Purosangue, di Serpeverde e dei suoi grandi valori, del mondo magico, lontano e fatto di meraviglie a stento immaginabili. Odiava la sua casa, un appartamentino piccolo e perennemente stipato di scatoloni, vecchie cianfrusaglie e oggetti inutili. Odiava la sua vita, dove non vi era mai abbastanza cibo, i vestiti erano sempre pieni di toppe e di seconda mano, dove tutti lo consideravano un teppistello, anche se di fatto non aveva mai fatto alcunché di male. Ma sopratutto, odiava i suoi genitori, e le sue origini tanto misere, quella coppia di dementi passava i pomeriggi a sbraitarsi contro, e non di rado suo padre percuoteva selvaggiamente la povera Eileen Prince.
Era quindi cresciuto fuori di casa, lontano da quell'ambiente domestico che tanto disprezzava. E fu fuori di casa che conobbe la persona che avrebbe cambiato la sua vita per sempre: Lily Evans era una bambina allegra e cordiale, sorridente e gentile con tutti, dai rossi capelli lunghi e simili a vampate di fuoco in perenne movimento.
Nonostante le sue origini babbane, era una strega come lui e questa cosa contribuì parecchio ad avvicinarli durante la loro infanzia. Passavano i pomeriggi sulla riva del fiume, facendo volare le foglie e sbocciare i fiori con la loro innocente magia ancora fuori controllo. Così presto strinsero una forte amicizia.
Iniziata la scuola, le aspettative del piccolo Severus erano grandi: aveva sempre sognato quel mondo pieno di magia e mistero, si era preparato per tutta la vita a quel momento e non vedeva l'ora di prendere il posto che finalmente gli spettava di diritto. Ma le sue aspettative si infransero quando conobbe il quartetto composto da James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus, un gruppo di teppisti che lo presero subito di mira nelle loro marachelle quotidiane. La vita scolastica era dura, tra le prese in giro e lo studio, non aveva un secondo di pace, e ora che Lily era diventata una Grifondoro la sentiva sempre più lontana e irraggiungibile.
Fu in quel baratro di disperazione che conobbe Lucius Malfoy, e con lui gli altri giovani seguaci di quel Voldemort che di giorno in giorno pareva acquistare sempre più potere e fama nel mondo magico. Lì si che poteva brillare, e con il suo talento per le pozioni e le arti oscure non faticò a farsi finalmente quel posto di prestigio e rispetto che aveva sempre desiderato.
Gli ideali corrotti di questa compagnia non poterono però, d'altra parte, che allontanarlo ancora di più dalla giovane Lily, che nonostante l'amicizia ancora stabile non poteva certo approvare i loro modi violenti e razzisti. Come se non fosse sufficiente Potter e i suoi non accennavano a dargli tregua e fu nel tentativo di difenderlo che Lily e Piton si separarono per sempre, quando lui, in un eccesso di rabbia, la chiamò: "Sporca Mezzosangue"
Più tardi, quando lei si mise con James Potter, comprese il proprio terribile errore, ma ormai non vi era più alcun modo di tornare indietro. Si immerse quindi nelle arti oscure, aggregandosi al gruppo di seguaci del Signore Oscuro, e tentò di dimenticare per sempre quella parte della sua vita.
Lily rimase per lui un sogno lontano, un amore che lo aveva corroso e perseguitato per tutta la sua giovinezza, e ancora non riusciva a dimenticare.

L’ha sempre amata, e sempre la amerà.

Il destino però non pareva intenzionato ad accontentarlo. Fu per caso infatti che riuscì ad ascoltare la prima parte della profezia della Cooman, e la riferì dunque al suo Signore: mai si sarebbe perdonato per quel gesto. A quel tempo ancora non sapeva che Lily aveva avuto un figlio, e che quel neonato avrebbe potuto essere scelto, come nuova vittima della furia omicida di Voldemort, Quando seppe che la sua amata era in pericolo fu con la disperazione nel cuore che si affidò a Silente. Il mago suggerì quindi ai Potter di ricorrere all'Incanto Fidelius, e per un po' Severus li credette al sicuro, almeno fino a quando Minus non li consegnò al Signore Oscuro.
Era una sera limpida a Godric Hollow, mentre il Mangiamorte, venuto a sapere della catastrofe, camminava come in trance in mezzo ai calcinacci e ai pezzi di pareti semi crollate della casa dei Potter. La notizia lo aveva raggiunto poche ore prima, ma non aveva voluto credervi: doveva constatare con i suoi occhi. In fondo, Lily era sempre stata una maga straordinaria, e, sebbene gli dolesse ammetterlo, anche Potter non se la cavava male: come era possibile quindi e avessero perso? Che fossero stati uccisi da una sola persona? Non poteva, non voleva crederci. Eppure quando la vide lì, distesa a terra con i suoi meravigliosi occhi verde acquamarina sbarrati, pallida e priva di vita, non poté più negare la realtà dei fatti. Cadde a terra bocconi, piangendo disperato, odiandosi, maledicendosi con tutto se stesso per le sue azioni, per aver informato Voldemort della profezia, causando la morte dell'unica persona al mondo che fossa mai stata in grado di comprenderlo. Si sentiva svuotato di ogni emozione, privo di un motivo per andare avanti, finché non lo vide: la creatura per cui LEI aveva dato la vita lo fissava con gli occhi sgranati di paura dalla sua culla, occhi verdi, come i suoi. E fu allora che decise: se non aveva potuto proteggere lei, che proteggesse almeno suo figlio, il frutto del suo amore sconfinato.
Si diresse quindi da Silente. Il mago comprese, e gli chiese se fosse disposto a rischiare la vita, pur di riscattarsi. Il suo fu un "Si", serio e deciso.
Fu quindi così che iniziò la sua missione di infiltramento presso Voldemort, fingendo di raccogliere per lui informazioni presso l'Ordine, ma agendo su comando del Preside di Hogwarts. Sapeva che il suo era un gioco pericoloso, ma era pronto a tutto pur di sdebitarsi, sebbene non potesse certo dire che il piccolo Potter gli fosse simpatico: semplicemente, i suoi occhi gli ricordavano troppo Lily perché non potesse proteggerlo.
Così, quando venne a sapere che anche lui era un Horcrux, e che per sconfiggere Voldemort doveva morire, non poté fare ameno di credere che tutto ciò che aveva fatto fino ad allora fosse inutile. Ma si fidava di Silente, e quindi lo avrebbe seguito.
Era giunto fin lì sapendo che il Signore Oscuro lo voleva morto, conosceva la storia della Bacchetta di Sambuco, e quindi fu con testa alta che continuò a recitare la sua parte di Mangiamorte fino alla fine.

Harry ora era sopra di lui, con la boccetta di ricordi argentei in mano.

"Hai i suoi stessi occhi..." mormorò Severus Piton, spirando, con un sorriso sulle labbra.

Sopra di lui, la sua Lily gli sorrideva, felice.
 

Ciao a tutti.
Ho pensato di dar voce agli ultimi pensieri di questo grand uomo, che io ammiro molto. 
Ho scritto altri piccoli capitoli, sempre su harry potter. Se avete voglia passate e leggeteli. 
Lasciate una recensione, anche solo poche righe, avrei piacere a sapere cosa pensate.
Buona serata,
Laragazzaverde

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: laragazzaverde