Sunburn~~                                       

Che cos'è l'amore?
Poeti, scrittori, artisti, chiunque ha cercato di rispondere a questa domanda. Molti dicono che sia solo una parola, un semplice sentimento. Alcuni solo un'illusione, ma non Edward.
Per lui l'amore esisteva, ed era qualcosa di estremamente prezioso, che però a volte diamo per scontato.
Un po' come il Sole.
Ci illumina, ci riscalda, dona la vita, ed è nostro amico. Però talvolta, può anche ferirci. Può farci venire mal di testa, e causare delle scottature sul nostro corpo.
Ovviamente, queste ustioni passano con il tempo, ma non sempre del tutto.
Ed era proprio così che Edward definiva l'amore, un'ustione.
Aveva imparato a proprie spese a dargli questa definizione, quando conobbe Athina Andrelos.
La prima volta che la vide era proprio sotto un raggio di luce, e lui ne rimase incantato. Fu lei a farsi avanti, lui era sempre stato troppo timido.
Come ogni storia che si rispetti, la loro cominciò calma, come la primavera, per poi sfociare in una passione senza confini. Trascorrevano le giornate chiusi in una stanza d'albergo, a fare l'amore. Di tanto in tanto si fermavano, Ed suonava per lei, mangiavano qualcosa, e poi ricominciavano.
Londra era sempre stata una città piovosa, ma non gli importava. Ed non era mai triste, perchè aveva il suo Sole sempre con sè. Non si lasciavano mai, e anche quando lui era in tour, si sentivano al telefono, perchè si sa, senza il calore che quella stella ci dona, congeleremmo e la vita finirebbe.
Poi però, dopo l'estate, arrivò anche per loro l'inverno.
Edward era sempre circondato da ragazze bellissime e non era mai a casa. Ad Athina invece, mancava la Grecia, il posto in cui era nata.
- Non è divertente? - le diceva sempre - Proprio tu, che sei il mio Sole, vieni da una terra in cui non manca mai -
E lei rideva - era vero, in Grecia non piove mai - , e lo baciava, perchè come puoi non baciare un uomo che ti dice una cosa simile? .
Furono due delle peggiori emozioni a spezzarli : la malinconia e la gelosia.
Cominciarono ad essere più freddi l'uno con l'altra, e sempre meno spesso prendevano un aereo solo per vedersi. Potrebbe sembrare una cosa folle, sorvolare mezzo mondo solo per vedere qualcuno, ma loro lo facevano, sempre.
Andarono avanti così per mesi, litigavano e non facevano mai veramente pace, fino a che lei lo mise di fronte ad una scelta.
- Io non ce la faccio più, devi scegliere Edward. Me o la musica? -
Come avrebbe mai potuto scegliere fra gli amori della sua vita? Amava da morire quella ragazza, ma aveva lavorato troppo duramente per arrivare dov'era, così la lasciò andare.
Il loro addio non fu uno di quegli addii pieni di lacrime. Fu estremamente calmo, quasi apatico, ma dannatamente doloroso.
I primi giorni furono i peggiori. Era rimasto esposto ai raggi solari troppo a lungo, e lo aveva fatto senza protezione. La sua pelle bruciava, emanando calore, quasi come se lei fosse ancora lì con lui. I suoi occhi non erano abituati al buio, reclamavano un po' di luce, ma sapeva fin troppo bene, che rivederla sarebbe stato un errore madornale. Se l'avesse rivista, non sarebbe mai più riuscito a lasciarla, gli avrebbe chiesto di tornare insieme. Avrebbe lasciato la musica. Ma era troppo tardi. Se fossero tornati indietro, il loro rapporto sarebbe stato tutta una finzione.
Così si limitò a scrivere canzoni su canzoni.
Beveva e suonava.
L'alcool e il lavoro erano diventati il suo balsamo, perchè non gli lasciavano il tempo di pensare. Era troppo preso da entrambi per soffermarsi a guardare la sua pelle bruciata.
Doveva solo scrivere e suonare, nell'attesa che anche quell'ustione guarisse, lasciandolo pronto per una nuova estate.

"You scar and left me,
like sunburn"

FINE

 Salve! Questa è una storia che mi è venuta in mente durante la notte. Non riuscivo a dormire, così mi sono messa ad ascoltare la musica. Quando è partita 'Sunburn', tutto ha cominciato a formarsi nella mia testa, ed ora è finito qui. Non ho grandi pretese per questa breve storia, spero solo che vi piaccia, e che non troviate completamente assurde le cose che ho scritto!