seabi
Tu
che vivi nel bosco
in una palafitta di petali e bambù,
parlami della notte delle fate
e della cascata di diamanti blu.
Raccontami delle serenate sul trifoglio
accompagnate dai bisbigli delle api,
e il sapore del miele sulle radici in germoglio
Senz’abito danzi nel grano,
calzando sandali di juta e rampicanti.
Senz’abito ti avvicini alla soglia
d’un castello che ha perduto il suo stemma:
ti lasciano entrare col vento d'estate
nascosta nella polvere del polline
fra miliardi di stelle e steli di lavanda.
Note autore:
La penultima poesia della racccolta.
Chiave di lettura: la donna protagonista può essere vista come la personificazione della Natura. Il castello ha perduto lo stemma perché è così vecchio che la famiglia originaria si è estinta.
Spiegazione del titolo: all'inizio la poesia era intitolata "Senz'abito", ma non mi sembrava suonasse poi tanto bene, così ho unito le prime sillabe delle due parole per formare un nuovo nome. :)
"Seabi" di Monique Namie
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