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Autore: Marty XD    01/12/2015    1 recensioni
"Chissà dove sei, adesso.
Nei miei occhi è ancora impressa la tua schiena, grande come quella di un super eroe, possente ma non per questo fiera delle ferite che porta. Ti ho ammirato e anzi, continuo ad amarti nonostante tutto, eppure la distanza di mesi e chilometri che ci separa è un peso insidioso, e infimo"
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tsunemori, Nobuchika Ginoza, Nuovo personaggio, Shinya Kogami
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chissà dove sei, adesso.
Nei miei occhi è ancora impressa la tua schiena, grande come quella di un super eroe, possente ma non per questo fiera delle ferite che porta.
Ti ho ammirato e anzi, continuo ad amarti nonostante tutto, eppure la distanza di mesi e chilometri che ci separa è un peso insidioso, e infimo.

Ripenso a quelle rare occasioni in cui abbiamo avuto modo di rivederci, abbracciarci, parlare, scherzare: erano momenti preziosi per me, ma adesso, ormai...
Forse era tutto solo costruzione della mia fervida immaginazione, forse quell'ultima volta non mi hai preso davvero fra le braccia, stringendomi forte e sussurando il bene che mi volevi.
Amavo il tuo sorriso, quando dopo qualche minuto ti lasciavi andare e tornavi ad essere un ragazzino, tradendo quelle pieghe dagli occhi dettate dall'età.
L'orologio ha appena segnato la mezzanotte e un minuto: ormai sono passati 8 anni dall'ultima volta che ci siamo visti. Sono successe un sacco di cose, forse non mi riconosceresti più, chissà.
Chissà come sei, adesso.

Spero che tu non stia patendo questo freddo: quell'ultima volta sei andato via con indosso solo una felpa. Anche quella volta, come le altre quattro in cui siamo stati insieme, non avevi con te valige, come per ridimensionare fin da subito il mio entusiasmo nel rivederti.
Vorrei provare, ancora una volta, quel battito così forte, il petto esplodere, correrti incontro, abbracciarti. Forse basterebbe solo una delle tue strane carezze sulla nuca, quelle in cui tenevi la mano immobile come a irradiare più dolcemente il tuo calore.
Forse.
Ma probabilmente, anche questa è solo una mia disperata convinzione.

Vorrei rivederti, ma ormai, lo so, devo fare un passo avanti.

Devo abituarmi alla tua assenza, una volta per tutte...eppure non riesco ancora a togliere quella collana che mi hai regalato quell'ultima volta. 
Il tuo nome, inciso su quella piastrina, è sempre con me, e ho paura lo sarà per sempre.

In quel momento, il rumore di una porta scorrevole ruppe il silenzio di pensieri.

- Finito gli allenamenti? -
- ..sì, paparino. -

Ginoza rimase interdetto sentendo quelle parole: non tanto perchè era la prima volta che si sentiva chiamare così, quanto piuttosto per l'uso di Quel nomignolo. Sorrise dolcemente al ragazzino, ormai sedicenne; lo avvicinò a sé mettendo un braccio attorno le sue spalle, già ben definite a causa degli allenamenti a detta sua troppo pesanti per l'età.
- Buon compleanno, Kou. - bisbigliò al ragazzo, lo sguardo in quegli occhi azzurri che sempre, inevitabilmente, provocavano in lui una forte nostalgia.
- E così stavate facendo una riunione alle mie spalle? Kouki, dopo gli allenamenti devi sempre coprirti, altrimenti i muscoli si raffreddano in modo traumatico e...-
- Sì sì, ma', ho capito, stavo per andare a letto tanto...-
Ad Akane non sfuggì quel sorrisetto di circostanza, come quella collana che, ormai troppi anni addietro, aveva accarezzato il suo corpo, forse nel giorno della sua vita in cui si fosse più sentita felice e libera. Abbracciò teneramente i suoi due uomini, dando un bacio di sfuggita al figlio.
- Buon compleanno, tesoro.......e adesso tutti a nanna, se restiamo ancora qui sul balcone rischiamo di prendere un accidente!- commentò l'ex ispettrice, sfregandosi le mani nel tentativo di scaldarle.
Prontamente, l'ex esecutore tolse un guanto - quello che copriva la sua protesi - e lo calzò in quella più piccola della compagna. Il ragazzo li osservò curioso: era incredibile come quell'uomo fosse sempre così premuroso e dolce con la mamma, senza tuttavia sembrare un irritante giovane innamorato.
Si preoccupava per lei, teneva a lei.

Chissà se anche tu avresti reagito così: non avendo mai visto tuoi gesti d'affetto plateali come questo nei confronti di mamma, non riesco a immaginarti così: un buon marito, un padre modello.
Chissà se tenevi davvero a noi.

I tre tornarono in casa, lasciandosi alle spalle quello splendido scenario innevato.
Mettendo da parte, almeno per qualche ora di sonno, il ricordo di lui.

 

 

 

N.D.A Buona sera! È la seconda one-shot che scrivo su PP e, come avrete intuito, è ambientata ben...16 anni dopo il film, e non aggiungo altro. Fan fiction scritta a tema "otp" per il secondo giorno della Psycho-Pass Week, indetta dal gruppo Facebook "Sibyl is watching you || Psycho-Pass Italian Group". Venite a trovarci se vi va, e fatemi sapere come vi è sembrata questa storia. Alla prossima ff!
   
 
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