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Autore: Aelliexy    02/12/2015    0 recensioni
Nathaniel era strano, non strano in senso negativo. Semplicemente era complicato, non complicato inteso come una persona contorta. Lui era sempre gentile. Gentile con tutti, anzi, quasi tutti. Castiel era un ragazzo detestabile. Trascorreva l'intera mattinata di scuola a non far nulla. Certo, la lezione non la disturbava mai, ma nemmeno la seguiva. Castiel era l'unico ragazzo che Nathaniel cercava di evitare. Lo evitava non perché ne avesse paura, questo mai. Nathaniel non ha paura di niente, lui è forte. Nathaniel e Castiel erano come... come due cervi che incrociano le corna, lottando e combattendo. Di certo non lo facevano per un premio, che premio mai potrebbero ottenere? Una ragazza? Quella Simone? No, assolutamente no.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Melody, Nathaniel
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Melody
1! Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Chinomiko, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



propositi di vita di una
Ragazza Innamorata







Nathaniel era strano, non strano in senso negativo. Semplicemente era complicato, non complicato inteso come una persona contorta. Lui era sempre gentile. Gentile con tutti, anzi, quasi tutti. Castiel era un ragazzo detestabile. Trascorreva l'intera mattinata di scuola a non far nulla. Certo, la lezione non la disturbava mai, ma nemmeno la seguiva. Castiel era l'unico ragazzo che Nathaniel cercava di evitare. Lo evitava non perché ne avesse paura, questo mai. Nathaniel non ha paura di niente, lui è forte. Nathaniel e Castiel erano come... come due cervi che incrociano le corna, lottando e combattendo. Di certo non lo facevano per un premio, che premio mai potrebbero ottenere? Una ragazza? Quella Simone? No, assolutamente no.
Nathaniel studiava sempre, era diligente e si comportava come un uomo maturo. Voleva avere successo e il costante impegno che dedicava alla scuola non gli permetteva di avere una ragazza. E se trovava il tempo, naturalmente avrebbe scelto una ragazza che gli si adatti. Qualcuno che sia come un suo sosia, così poteva condividere tutto con lei. Nathaniel, se mai doveva avere una ragazza, avrebbe dovuto scegliere una come lei. Ecco. Eppure non riusciva a capire. Perché tutte le volte in cui cercava di fargli capire qualcosa, lui la trattava sì con gentilezza, ma sempre con un leggero tono freddo e distaccato nella voce? Perché appena si accennava a un fatto accaduto a Simone in lui scorgeva un'interesse che mostrava solamente ai gatti a cui dava il cibo?
Nathaniel era suo!
Lei lo conosceva da più tempo di quella nullità di Simone, capace solo di piangere e chiedere consiglio ad altri. Lei stava fianco a fianco a Nathaniel tutti i giorni. Lei era l'unica che fosse sua pari a scuola. Lei, soltanto lei, poteva stare insieme a Nathaniel.
Simone non aveva possibilità. Nathaniel era troppo, fuori dalla sua portata. E forse, ma proprio forse, e solamente un pochino, anche dalla sua portata. Ma lei era testarda. Studiava tanto e poteva migliorarsi per raggiungere Nathaniel. Per questo non avrebbe permesso che Simone si innamorasse di Nathaniel. Non si preoccupava che accadesse l'incontrario perché Nathaniel non si innamorerà mai. Nessuna ragazza poteva farlo innamorare, nemmeno lei, ma di questo non le importava. L'importanza era poter stare accanto a lui e se non l'amore, ottenere anche solo il suo affetto era abbastanza per lei.
Simone, se proprio voleva un ragazzo, poteva stare con... Castiel. Sì, lui era perfetto. Nathaniel lo detestava e se Simone diventava la sua ragazza, avrebbe criticato Simone per quella sua scelta e l'avrebbe compatita. Ecco, lei, Melody, diventerà il cupido di Simone e Castiel. Di malavoglia, ma era un fastidio necessario.
E il lavoro fatto era stato ottimo, perfetto. Era bastato poco e si era sentita così disgustata dalla loro semplicità che non ha potuto gioire abbastanza. Castiel era così... ingenuo. Sì, ecco. Ingenuo era la parola giusta. Aveva appena rotto con Debrah e si era sentito perso, sfiduciato e, in contemporanea, anche arrabbiato. Ma era bastato che Simone facesse intendere che a lei lui interessava veramente e che lo mettesse a suo agio e che non domandasse tanto che lui cominciò a seguirla con lo sguardo in classe e nei corridoi, iniziòo a fare domande a caso sul suo conto e poi, approffitando dell'estate e del fatto che non si trovavano più in ambiente scolastico e che "casualmente" la incontrò al mare e passando la giornata assieme, la baciò. Dichiarando in tal modo che ora era la sua ragazza. Ridicolo!
E Simone era così stupida ma così stupida che non riuscì a non compatirla per la sua stupidità. Un incontro "casuale" con Castiel mentre portava a spasso quella grossa bestia che voleva far passare per cane, Castiel che l'accompagnava a casa dopo aver risolto il mistero del seminterrato grazie a mozziconi di sigaretta dimenticati – o almeno così sembravano – sulle scale, Castiel che compare nel momento e nel posto giusto e la salva da Ambra e poi il pigiama party dove capì di aver vinto. Simone era cotta.
E cotto lo divenne Castiel in seguito.
Tutto era perfettamente come lei desiderava. Perché allora quando aveva fatto i complimenti a Nathaniel per l'esibizione – era stato fantastico, brillava magnificamente nel ruolo di batterista – lui li aveva sì accettati, ma con un tono quasi gelido e poi si era congedato bruscamente? Perché aveva seguito Simone e aveva cercato di scusarsi? Per quale assurdo motivo Nathaniel avrebbe dovuto chiedere scusa a quell'idiota?
Nathaniel era suo!
Debrah le si era avvicinata e aveva chiesto notizie di Simone, affermava che era curiosa e che voleva diventarle amica. Mentiva e questo Melody lo sapeva. Però le disse tutto. Simone si meritava un po' di sofferenza per aver costretto Nathaniel a inginnochiarsi a lei per delle scuse, come se lei gli fosse superiore! Ridicolo!
Debrah era riuscita a far dubitare tutti di Simone e Simone ha pianto. Era stato meraviglioso. Vedere Simone che piangeva di disperazione e frustrazione l'aveva fatta sentire felice. Era allegra e si sentiva bene. Rise internamente quando Castiel non prese le sue difese. Godette della tristezza di Simone.
La gioia la rese leggera, quasi si librava nell'aria, la realtà, invece, immediatamente la ancorò a terra.
Le lezioni erano terminate, la mattinata era stata felice e lei stava attraversando il cortile della scuola per andare a casa quando vide Nathaniel. Sorrise pensando di avvicinarsi e domandargli se voleva fare un pezzo di strada assieme, e vide Simone.
Stupida! Era stata stupida!
Stupida a credere che Simone lo fosse perché in realtà era furba. Scoprendo Castiel per quella nullità che era, ora cercava il conforto di Nathaniel. E Nathaniel non avrebbe potuto non offrirgli quel conforto perché lui è troppo buono.
Simone singhiozzava e Nathaniel l'abbracciava.
Nathaniel era suo!
Debrah, era tutta colpa di Debrah. Se lei non fosse comparsa, Simone ora starebbe tra altre braccia, braccia che non erano quelle di Nathaniel.
Debrah doveva sparire. E così accadde. Senza che lei dovesse fare alcunché. Qualcosa doveva farlo, però.
Castiel e Simone dovevano riappacificarsi. E forse ci sarebbe persino riuscita se non fosse arrivato quel dannato Dakota a rovinare tutto. Si intromise tra Simone e Castiel e li separò. Ma in fondo che importava di chi era il ragazzo di Simone finché questi non era Nathaniel?
Li lasciò stare e Simone lasciò stare Nathaniel.
Nathaniel era e sarebbe sempre stato suo.
Di questo ne era certa.
Forse, invece, era un po' meno certa di Nathaniel e Castiel. Qualcosa era cambiato nel loro modo di approcciarsi. Non si sentivano più i loro litigi nel liceo, ed era insolito. Però si evitavano come loro solito. In realtà non le importava più di tanto, erano questioni maschili. Lei era una donna e non si sarebbe intromessa in quegli affari.
E poi, qualunque cosa fosse accaduta, Nathaniel un giorno avrebbe finalmente capito che lei era l'unica degna di stare al suo fianco. Bastava solo che aspettasse il momento e che allontanasse qualunque fastidio che avrebbe incontrato nel frattempo.
Ecco, farà questo. Dedicherà tutta se stessa in questo compito. E intanto si sarebbe preparata. Studierà ed avrà un'immagine impeccabile per poter essere la compagna di Nathaniel. Per poter essere alla sua altezza. Tutti dovranno invidiarla ed essere gelosa della sua posizione e dovranno rendersi conto che loro non erano niente al suo confronto. Niente.
Questi erano i suoi propositi di vita, pensò.




Note finali: un seguito che non è nemmeno un vero e proprio seguito di un'altra storia che, ma guarda!, è incompleta anch'essa.
Ciao, ciao, alla prossima! ♥
  
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