Fanfic su attori > Josh Hutcherson
Segui la storia  |       
Autore: lallab    03/12/2015    0 recensioni
Un passato doloroso, una ferita curata male, che solo l'amore, quello vero, può guarire, un'amicizia che salva dalla pazzia, dai demoni interiori, una famiglia dolce, attenta e unita, che aiuta a crescere... piccole grandi follie, commesse tra le pagine di un libro che racconta una perdita, una perdita che non si augura a nessuno, specie ad una ragazza di appena diciotto anni. Josh con la sua dolcezza, la sua armonia, riuscirà a portarla lontano dal mondo di ombre, nel quale Cecilie si è rifugiata...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scendo sbuffando, mi tolgo il cardigan e lo metto in borsa, arriccio il naso
–che sole!- mi giro per vedere Josh e Lily che si sventolano
–okay se a Roma è caldo, qui siamo all’inferno, io capisco, il freddo mi da fastidio, ma non si può vivere così!- si toglie la maglia pesante, fisso il cielo e scuoto la testa, Osvaldo trotterella verso di noi, carico di bagagli, con l’aereo privato è tutto più semplice, tutti i manager si schierano dietro come una sfilata, chi al telefono, chi con valigie, sembrano andare al rallentatore, prendo Lily sottobraccio e ci avviamo verso le macchine
–dimmi, cos’hai in programma per la spa?- lei mi guarda, sorride
–sarà una sorpresa tesoro, sei comunque troppo tesa e hai la pelle devastata- sorrido
–oh grazie, Lily, i tuoi complimenti sono di certo i più graditi- Josh ci affianca
–che succede?- lo guardo
–Lily mi ha detto solo cattiverie!- lo abbraccio
–oh Lily come osi!- dice lui stringendomi e fingendo in modo vergognoso, lo fisso
– mi prendete in giro? Bene! Sam! Sam!- chiamo il marito di Lily che sta scendendo ora dall’aereo
–sì?- si gira
–tu mi vuoi bene vero?- lui sorride
–certo! Ignora quei matti, mi hanno preso in giro per non so quanto tempo in questi giorni- scoppio a ridere
–visto? Almeno lui sa come consolarmi- rinfaccio a Josh, mentre le macchine si fermano davanti a noi, Josh mi prende per la vita e mi fa girare
–sei una matta, ma io ti amo anche per questo!- mi bacia, non lo ha mai fatto così, sorpresa ricambio il bacio, Lily applaude, spingo via Josh
–ma che fai? Ahaha mi hai spaventata!- rido, lui sorride
–devi essere sorpresa, perché altrimenti non ti calmi- affondo la testa sulla sua spalla
–ti amo- mugolo, mi stringe
–ti amo- sospira. 
Batto il piede a terra, mentre il test di gravidanza è sul bordo della vasca, mi mordo un labbro
–allora?- chiede Josh da fuori
–non ancora!- urlo fissando il timer, mancano trenta secondi, sbuffo fisso il rotolo della carta igienica, con disegni floreali, abbraccio le ginocchia con le braccia, venti secondi, mi alzo e vado avanti e indietro, mi fisso nello specchio, controllando se la mia pelle fa effettivamente schifo, in effetti sono un po’ spenta, sollevo le sopracciglia, prendo un bel respiro, dieci secondi, batto nervosamente un piede a terra, incrocio le braccia, guardo il telefono e sorrido al mio schermo: io e Josh a Madrid, il timer suona facendomi sobbalzare, lo prendo: due linee, esco dal bagno, mi giro verso il letto
–positivo- dico seria, Lily mi fissa
–sono incinta?- chiede, annuisco
–ma ho un ritardo di una settimana! È normale per me!- dice preoccupata
–evidentemente Lily questa volta il ritardo sarà di nove mesi- sorrido abbracciando Josh, lui mi da un bacio sulla tempia, prendo un bel respiro, Lily fissa il test
–Lily se non ti fidi possiamo aspettare di tornare a casa- dico, lei scuote la testa
–devo dirlo a Sam!- urla, esce gridando il nome del marito, io mi sdraio sul letto
–che vorresti fare Josh?- chiedo, fissando lui  che si sdraia sopra di me, mi fissa
–sei bellissima signorina Sanders- mi da un bacio, prendo tra le mani il suo viso e rispondo al bacio, mi porta sopra di lui
–ripeto la domanda: che devi fare?- rido mentre mi bacia dietro l’orecchio, si toglie la maglietta
–secondo te?- scuoto la testa
–lo sai che non posso Josh!-  dico mettendo il broncio
–non ti è concesso baciarmi?- chiede ironico
–ti stai spogliando!- dico indicando il suo petto nudo, si avvicina sempre di più
–devo farmi una doccia- sussurra al mio orecchio, sorrido
–sei un bastardo! Aah- mi prende in braccio, scoppio a ridere, chiudo gli occhi mentre gira su se stesso
–aaah no! Aiuto! Perché lo fai sempre? Mi terrorizzi!-lui ride e mi mette giù, mi tengo la testa tra le mani
–oddio! Ti odio! Vatti a lavare! Puzzi!- indico il bagno, lui prova a baciarmi e mi scanso
–mamma mia quanto sei antipatica!- faccio una linguaccia e lui entra ridendo.
Sono a pancia in giù nel letto, fisso la vetrata di fronte a me, il cielo inizia a scurirsi, guardo l’orologio, sono quasi le sei, Josh dorme accanto a me, con l’accappatoio legato in vita, allargo i lembi e gli bacio il petto
–abbiamo la cena amore- sussurro, mugugna e si gira, alzo gli occhi al cielo
–Josh!- grido, lui sussulta
–ma cosa urli?- chiede mettendosi una mano sulla faccia
–almeno mi senti!- dico sempre urlando
–ti avevo già sentita!- grida in risposta, mi alzo dal letto, mi da una pacca sul sedere
–smettila e preparati Josh- dico seria
–Cecilie, mancano due ore, ti prego calmati!- lo avveleno con un’occhiata, entro in bagno e mi fiondo in doccia, stasera abbiamo l’incontro con i responsabili della distribuzione del film, cose noiose, purtroppo di routine, poi domani conference e premiere, dopodomani un giorno di tregua mentre il giorno dopo si parte per Dubai, torniamo a casa passando per New York e poi la premiere a Los Angeles, mentre esco dalla doccia entra Josh
–mi devo asciugare i capelli- si giustifica quando lo guardo male, scoppio a ridere alla sua faccia delusa
–ah, adesso mi prendi in giro eh?- dice accendendo il phon, lo abbraccio e poggio il mento sulla sua spalla
–ti amo- lui stringe la mascella
–non ti sento, c’è il phon- dice, scuoto la testa lo prendo e lo spengo
–ho detto che ti amo- non mi guarda
–la smetti? Non ti stavo prendendo in giro, mi ha fatto ridere la tua espressione- incrocia le braccia
–devo asciugarmi- dice secco
–uffa- gli do il phon, appena mi giro mi prende i fianchi e mi schiaccia contro la parete della doccia, sento il suo respiro sulla nuca, mi alza l’accappatoio
–ahaha che fai?- dico abbandonando la testa sulla sua spalla, mi gira e mi bacia, mi solleva un ginocchio e se lo porta sul fianco, mugolo
–che c’è?- chiede affannato
–niente l’assorbente interno mi da fastidio- riprende a baciarmi, incrocio le gambe sulla sua schiena, sorride
–che bello quando sei arrabbiato- dico sospirando mentre scende a baciarmi il mento
–perché?- chiede fissandomi dal basso
–perché sei diecimila volte più focoso- scherzo, scuote la testa
– perché quando sono felice non sono focoso?-  mi mordo un labbro
–beeeh sei dolcissimo, delicato, invece se ti incazzi, sei rude- stringe le mie cosce
–mh interessante-grugnisce, butto la testa all’indietro e rido.
Infilo il vestito
–mi allacci?- chiedo girandomi, tenendo i capelli asciutti da un lato con la mano
–O.J. dov’è?- chiede, sorrido
–visto che ieri ho dato di matto perché non ci lasciava intimità ho ottenuto che, per le questioni di minore importanza, posso fare da sola- mi giro
–mi dovrei mettere la crema sulle gambe..chi mi aiuta?- chiedo prendendo, la mia crema chanel dal comò e agitandola sotto il suo naso, sorride e la prende, mi metto seduta sul letto, scocco uno sguardo malizioso a Josh, si mette la crema sul palmo della mano e prende la mia caviglia, iniziando a spalmarla dolcemente, dal basso verso l’alto, poggio i gomiti sul materasso e chiudo gli occhi
–sei bravo come massaggiatore- lo sento sorridere, appena finisce
–okay. Le scarpe- dico chinandomi per cercarle, appena poggio la mano a terra, quella di Josh mi sfiora, sento una scarica elettrica e mi precipito sulle sue labbra, come un’assetata nel deserto, mi prende il viso dolcemente, ci alziamo senza staccare le labbra, un bussare leggero ci interrompe, sorrido abbasso lo sguardo
–vai- faccio cenno con la testa, mi fiondo in bagno e inizio a truccarmi, occhi, labbra, velocemente, entra Lily
–dai! Muoviti!- dice prendendo lo smalto rosso, infilo le scarpe le lei lo mette sulle unghie dei piedi, mentre metto un altro po’ di mascara
–amore!- grida Josh
–arrivo!- urlo in risposta, Lily passa veloce sulle unghie delle mani, si alza
–dai corri, corri!- soffiando sulle mani corro fuori dalla stanza, mentre Josh tiene la porta aperta, tengo sottobraccio la pochette, che inizia a vibrare
–amore il telefono- mi avvisa Josh
–lo so, non posso toccarlo, ho lo smalto appena messo- guardo in alto
–dammi- apre la borsa e prende il mio i-phone, risponde
–pronto?- sorride –ciao Sophie! Sono Josh sì, bene grazie, un po’ faticoso, sì ahaha certo- scoppia  a ridere
–ma sono loro due a stare insieme?- chiede Lily, sorrido
–sì, certo- lui si gira
–stt, scusa Sophie, le ragazze qui ti reclamano ti passo Cecilie- mi porge il telefono
–mamma?- rispondo
–tesoro! È tanto che non ci sentiamo!- alzo le spalle
–mah veramente da ieri!- mi fisso le unghie asciutte e lucide
–ah ma lo sai che mi devi chiamare sempre! Io devo sapere! Dove sei?- chiede interessata
–a Tel Aviv- rispondo asciutta
–aaah Israele. Mh stai attenta vero?- alzo gli occhi al cielo, mentre si apre l’ascensore
–sì sì mamma devo andare ti prego ciao!- lei ridacchia e attacca,ci dirigiamo verso il bar dell’hotel e io faccio appena in tempo a mettere il telefono nella pochette per stringere la mano dell’uomo che mi sta davanti, alto e sorridente
–Cecilie Sanders! È meraviglioso conoscerti!- sorrido imbarazzata, mentre sua moglie si presenta
–sono Aymelle, è un onore, ho letto il libro alla prima edizione e quando John mi ha detto che la sua compagnia avrebbe prodotto il film  l’ho pregato di portarmi qui per conoscerti- sorrido mentre mi avvicino
–spero che non si sia fatto pregare troppo- lei scuote la testa
–ho ancora una certa influenza su mio marito- si gira di profilo e noto la pancia
–ma..tu … oddio non lo avevo notato auguri!- lei si sfiora la pancia
–sono tre gemelli, sono al terzo mese ma già si nota, anche per questo non posso uscire spesso, mi stanco sai- do un’occhiata in giro, mentre aspettiamo gli altri, Josh parla con il marito, mi porgono un flute di champagne
–oh grazie- Lily saluta Aymelle e iniziano a chiacchierare, Sam mi prende da parte
–Cecilie..ehm..puoi venire un momento?- mi giro, lo fisso curiosa
–sì certo- lo seguo, usciamo dal bar  e si ferma vicino agli ascensori, si strofina le mani sui pantaloni neri
–oddio è imbarazzante … Cecilie, Lily è incinta, ma insomma, io sono stato attento, io non volevo dirglielo però non è il momento per me, non mi sento pronto, io ho una paura tremenda- si mette una mano sugli occhi, io lo fisso seria
–sai che è una reazione comune a tutti gli uomini? Anche Josh aveva paura, dell'idea del matrimonio, del formare una famiglia, anzi anche ora ne è terrorizzato, ma se lei è quella giusta Sam, andrà tutto bene, ha solo bisogno di te, ti devi preparare, nessuno ti chiede di essere già pronto ora, hai nove mesi per prepararti, sono sicura che quando realizzerai sarai il papà più orgoglioso del mondo- gli stringo il braccio, inizia a suonarmi il telefono
–oddio scusa è mia sorella, a proposito di bambini- rispondo
–pronto Charlotte?- sento un sospiro
–ciao sorellona, come stai?- chiede, respiro profondamente
–Charlotte che succede?- chiedo lievemente infastidita
–no niente, cioè in teoria tutto, non so se mamma te lo ha detto, però ecco io e Charlie, vorremmo sposarci!- spalanco la bocca
– Charlotte no! Sei pazza? Sei troppo giovane! Anzi siete troppo giovani! Due ragazzini! Senti smettila di dire scemenze!- inizio ad alzare la voce, lei ridacchia e mi manda in bestia, sbuffo
–la smetti di fare la gallina per un secondo e pensi alle conseguenze? Sei così giovane, già essere incinta è tanto, ma addirittura sposarsi Chari ascoltami, tesoro non puoi pensarlo davvero- lei sospira
–perché dovrei aspettare, Cecilie questi bambini sono stati un regalo del signore, li amo più di quanto ami me stessa, non erano programmati okay, ma li amo e amo Charlie, so che è quello giusto cecilie! Me lo sento, come sento i mie due gemelli dentro di me, sento che è la cosa giusta da fare, niente mi è sembrato più giusto di questo fino ad adesso- interrompe la tirata
–capisco- dico in tono asciutto, lei ride
–davvero? Perché dovrai essere la mia damigella d’onore!- chiudo gli occhi
–oh Charlotte!- mi lamento, lei sospira
–aha devi venire, per forza!- mi prende in giro, sbuffo
–e va bene! Sorella impiastro! Ma guarda tu! e quando sarebbe l’evento dell’anno?- chiedo ironica, lei sorvola
–allora all’incirca fine aprile inizio maggio, così la mia pancia sarà visibile- dice eccitata, scuoto la testa
–tra due mesi?riuscirai a fare tutto in tempo?- lei sbuffa impaziente
–mia madre e la madre di Charlie, mettile insieme e fanno un’agenzia di wedding planner! Tu non ti preoccupare, ah al vestito ci penso io, tu porta le tua chiappe mosce, la tua pelle spenta e Josh, qui, al resto, penso io!-alzo gli occhi al cielo
–va bene, senti devo andare ho da fare, IO, lavoro- sottolineo l’io lei ride e attacca.
Torno da Sam che nel frattempo si fissa le scarpe, gli do una botta sul braccio
–vai! Vai da lei!- scuote la testa
–no, vedi, non ho detto nulla quando lei me l’ha detto, ho solo pensato “porca miseria” come faccio?- roteo gli occhi
–che significa come faccio? I soldi li avete! Vi amate! Siete sposati! È il coronamento del vostro amore! Samuel! Vai da Lily e dille che la ami! ora!- balbetta  con i piedi
–muoviti!- sibilo lui prende un bel respiro e sparisce.
Mi raggiunge Josh, mentre invio un messaggio di risposta a Blaine, che mi chiede come sto e dove sono, mi abbraccia
–ehi principessa, che succede?- lo fisso
–niente perché?- fa cenno con la testa
– perché dovresti stare con noi, non qui ad armeggiare con il tuo i-phone, dai vieni- mi prende la mano, guardo i suoi occhi, sono indubbiamente verdi, sorride
–che guardi?- arrossisco
–i tuoi occhi amore … sono verdi … - lui alza le sopracciglia
–lo sono sempre stati Cecilie- scuoto la testa
–no, no, i tuoi occhi sono castano nocciola, con venature verdi dalla pupilla verso l’esterno, e hai venature verde scuro, mai stati così verdi Josh- lui sorride e diventano ancora più belli
–quanto li hai osservati?- sorrido
–ogni volta che ti guardo amore mio, mi piacciono così tanto, poi sono a pesce, vanno all’ingiù- gli pizzico una guancia, lui arriccia il naso e scuote la testa
–andiamo a cena dai, ci aspetta un filetto speciale- prendo la sua mano calda e morbida, sorrido e stringo la pochette entrando in sala da pranzo. 


Cena di lavoro
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Josh Hutcherson / Vai alla pagina dell'autore: lallab