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Autore: Gomizzle    03/12/2015    0 recensioni
Due normalissimi ragazzi,Justin Bieber e Selena Gomez si ritrovano ad affrontare l'ultimo anno di superiori.
Quest'ultimo sarà pieno di emozioni,amore,amicizia,felicità,tristezza,debolezze e problemi adolescenziali.
Come si comporteranno i ragazzi in questa situazione?!
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Selena Gomez, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV'S SELENA

Ricordo solo le forti grida della signora Swift e la morsa al petto che non mi faceva respirare.
Era tutto così confuso, non riuscivo a realizzare, sembrava di vivere un sogno... Un incubo.
Justin si trovava accanto a me, mi stringeva la mano per tranquillizzarmi, ma come fai a tranquillizzare una persona se tu per primo non lo sei?
Vedevo i suoi occhi inondati di lacrime, la mascella contratta e la gamba che si muoveva perchè picchiettava il piede ininterrottamente sul pavimento. Era nervoso, come ogni persona presente in quella stanza.
Erano tutti distrutti. 
I nostri cuori si erano ridotti in polvere.
Le nostre speranze si erano spente come le luci dei lampioni durante il giorno.

I ragazzi si trovavano tutti in commissariato. Il dolore che persuadeva i loro corpi era davvero molto forte e incurabile. Ognuno, al proprio fianco, aveva i rispettivi genitori, ma anche loro non stavano vivendo un periodo facile, anche loro stavano soffrendo.
E poi... I genitori della ragazza erano uno spettacolo straziante alla quale nessuno avrebbe mai voluto assistere. Il padre era accasciato a terra e singhiozzava ripetendo più volte il nome della sua adorata figliola. La madre era vicino al padre ed urlava come se una qualsiasi persona la stesse pugnalando più volte, senza fermarsi. 
I poliziotti guardavano questo scenario di sofferenza con un'espressione di dispiacere dipinta in volto. 
La disperazione avvolgeva l'atmosfera...
Mancava ancora una cosa da fare, ovvero riconoscere il corpo, ma era impossibile: il volto della ragazza era totalmente tumefatto e squarciato, era irriconoscibile.


Sentii gli agenti farfugliare qualcosa riguardo il riconoscimento del corpo.  Parlavano di analisi approfondite, di analisi del DNA, parlavano del fatto che c'era una piccola possibilità che quel corpo non appartenesse a Taylor. 
Stentavo a crederci, le coincidenze erano troppe.

POV'S JUSTIN

Dopo due ore in quel posto, decisi di tornare a casa insieme a mia madre, Selena e Mandy. Decidemmo di prendere una pizza e rilassarci, anche se in quelle circostanze non era una delle cose più facili da fare.
Ci sedemmo tutti a tavola, ognuno con il proprio pasto e la propria bevanda. Non sapevamo cosa fare o dire così per rompere la freddezza di quell'atmosfera decidemmo di aprire il discorso "scuola". Un classico quando si è in famiglia.
"Selena, come stanno andando gli studi per gli esami?" le chiese mia madre, sfoggiando il suo solito e bellissimo sorriso.
"Bene, insomma sto facendo letteralmente i salti mortali per mantenere il ritmo, ma comunque non posso lamentarmi." rispose lei, ricambiando il sorriso con uno dolce e delicato, che io amavo.
"Tu su cosa ti stai preparando?" mi chiese Mandy, con un tono di voce pacato e affusolato, oserei dire.
"Sto portando degli approfondimenti che vanno dalle origini alle caratteristiche di tre generi musicali che io personalmente amo molto. Questo per quanto riguarda musica, il resto sto facendo degli schemi su tutto il programma, ma mi resta molto difficile..." risposi, abbassando il tono di voce e lo sguardo mentre pronunciavo l'ultima frase.
Non riuscivo seriamente  a mantenere la lucidità giusta per continuare ad andare avanti, ma ce la stavo mettendo tutta e in fondo ero fiero del mio lavoro.

POV'S SELENA

Eravamo arrivati al dessert,  una semplice torta al cioccolato che mamma si era divertita a fare insieme a Pattie, quando mio padre mi chiamò.
Mi alzai dopo uno "scusate" sussurrato e risposi alla chiamata.
"Hei papà." dissi stampandomi un sorriso in volto.
"Ciao piccola mia, come va?" chiese lui, era felice di sentirmi, lo percepivo, ma capii anche che era davvero molto preoccupato.
"Bene non va, ma ora sono con Justin, Pattie e la mamma a cena. Ci siamo presi un break per respirare e rilassarci, anche se è difficile non pensare alla situazione in cui ci troviamo." spiegai, portandomi una mano sul lobo per giocarci un po'. Lo facevo sempre da piccola prima di addormentarmi, mi piaceva e mi rilassava.
"Salutali, comunque avete fatto bene. Se potessi verrei anche io, ma sai che qui per via del lavoro non posso proprio muovermi." disse lui come per giustificarsi, poi chiese cambiando tono se ci fossero delle novità.
"Si, cioè..." non riuscii a parlare, mi faceva davvero male pensare a ciò. "Stiamo tutti aspettando i risultati del DNA, siamo tutti con l'ansia. Siamo tutti senza speranze ed è bruttissimo, papà. E' davvero brutto e io non ce la faccio a reggere un peso così grande." gli spiegai, trattenendo le lacrime che accennavano a scendere.
In quel momento volevo andare ad abbracciare mio padre, ma non potevo e mi prese un piccolo attacco di nostalgia "Mi manchi tanto, papà." sussurrai.
"Amore mio, stai tranquilla e non perdere mai la speranza. Ricorda, essa è colei che deve morire mai." mi rispose lui, dopo una frazione di silenzio.
"Mi manchi anche, Selena." concluse poi.

Tornai a tavola con il sorriso in volto, ma in realtà la mia mente aveva ricominciato a viaggiare nelle tenebre. Guardai tutti i presenti e con un tono di voce basso gli dissi che mio padre li salutava. Justin e mia madre capirono che c'era qualcosa che non andava, però.
Lui senza farsi vedere mi prese la mano e con il pollice ne accarezzò il dorso. 
"E' arrivato di gustare questa torta!" esclamai dopo una frazione di silenzio imbarazzante.
Fu in quell'istante che riprendemmo a parlare e a scherzare.
Una parte di me però fremeva ancora per sapere la risposta: Il corpo è di Taylor?
Intanto continuavo a ripetermi che "la speranza deve morire mai". Tra un sorriso e l'altro, tra uno scambio di sguardi con Justin e tra uno scambio di battute con le nostre adorate mamme la preoccupazione si alleviò e... Mi sentivo bene.

POV'S JUSTIN

Dopo la cena ci spostammo sul divano a guardare una serie tv che tutti amavamo, mia mamma preparò il thè e Mandy dispose sul tavolinetto del salotto dei cupcake che aveva fatto insieme a mia madre la mattina. 
Diciamo che riuscimmo a staccare la spina per un po', fra chiacchiere e risate riuscimmo ad alleviare il pensiero costante di Taylor.
Dopo tutto era giusto così, dovevamo pensare anche un po' a noi stessi e trovare un po' di pace. 
"Justin questo ti somiglia." disse Selena ridendo, indicando un tipo buffo, basso e tozzo che apparve sullo schermo. Effettivamente somigliava a me, ma... No. Era troppo imbarazzante.
Mia mamma scoppiò a ridere e disse "ottima affermazione, Selena." Mandy invece commentò con un "Povero Justin, si somigliano solo per i lineamenti del viso e la forma delle labbra" e io ero lì che me la ridevo e continuavo a dire che non ero poi così brutto, buffo ed imbarazzante. Forse diventai anche un po' rosso in volto, ma probabilmente nessuno ci fece caso. 
Mi sentivo davvero bene, ero con tre delle persone che amavo di più in tutta la mia vita, mangiavamo, bevevamo e ridevamo. Scherzavamo su ogni piccola cosa e, anche se i segni dello stress e della stanchezza erano scavati sul nostro volto, sorrisi e risate riempirono la stanza. 

Justin, Selena e le rispettive mamme rimasero tutta la sera, fino a tardi, a guardare la televisione e a parlare, riuscendo fortunatamente a rilassarsi e riposare il cervello.
Anche Michael, Luke, Kendall, Kylie e Ryan riuscirono a dedicare un po' di tempo a sè stessi. Chi, come Justin e Selena, passò una serata in famiglia e chi invece optò per un giro nel centro della città degli Angeli.
Furono invece i genitori di Taylor a passare le ultime ore della giornata a pensare e a pregare che quel corpo non fosse della propria figlia. A quanto pare le loro speranze non si erano dissolte come in realtà sembrava che fosse. 
Passarono tutti la notte in modi differenti: chi a fissare il soffitto, chi a dormire dalle tre alle quattro ore e chi a piangere.
Il fatidico giorno era ormai arrivato però, grazie alla scientifica di Los Angeles la polizia aveva ottenuto i risultati del DNA...  Ora la fine poteva essere davvero vicina. 

                                                       
                                                  
YAY!
Eccomi qui con un nuovo e piccolo capitolo di passaggio.

Lo so, è inaccettabile postare un capitolo di passaggio dopo 25 giorni circa, ma il tempo materiale scarseggia e io faccio del mio meglio, seriamente.
Per me, anche se non un vero e proprio "segmento" della storia, è importante. Nel "summary" avevo raccontato la situazione generale, qui invece ho voluto analizzare una giornata tipo di Justin e Selena. Tra preoccupazione e spensieratezza. 
In oltre ho inniettato una bella dose di suspance.

Cosa ne sarà di Taylor?? *accetto ogni tipo di ipotesi*

Diciamo che, ora potrei anche dileguarmi.
Mi scuso tanto per l'enorme ritardo, ma ormia penso che solo dopo 20/25 riesca a pubblicare nuovi capitoli.

Il prossimo capitolo sarà molto carino, ma non voglio spolierarvi nulla, mentre il prossimo ancora sarà davvero una bomba.

Recsenite e fatemi sapere cosa ne pensate.
Fate le vostre considerazioni.
Accettate le mie scuse.
Abbiate pazienza.
Sappiate che vi amo.


Ora mi dileguo.

ALL THE LOVE



 
  
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