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Autore: Alicecream    04/12/2015    0 recensioni
Raccolta di storie scritte in ore buche, allegorie degne di Dante e significati figurali abbastanza incomprensibili serviti insieme a un goccio di vino rosso (quello che bevo mentre studio letteratura, s'intende).
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta Giulia Barcella detta Giulia Barcella, Regina delle Capre Selvatiche e rappresentante in Senato delle Drosofile Meleni.
Giulia studiava alla prestigiosissima scuola privata Accademia Amaldi, nella classe 3A. Il suo compagno di banco era un carciofo, mentre accanto al carciofo c'era la sua migliora amica Grigiastra detta anche La Belen dei Poveri ma dei Quartieri Alti (Ossimoro per gli amici).
Un giorno cadde da cavallo come San Paolo e vide l'Arché, ma non lo incontrò anche perché era vestita male e sopratutto non era circondata dalle sue personali guardie del corpo: la signorina Laura detta anche ‪#‎Vadoafarelapipì‬ e la signorina Alice detta anche ‪#‎Soffionasofree‬.
Quindi decise di architettare un piano malefico per cadere per sbaglio nelle braccia dell'Arché (che era sempre stato in classe con lei ma non lo aveva mai visto perché in classe erano in 128 per radice di centocinquantatre). Ovviamente la radice di 153 era rappresentata dalla Mano della Famiglia Addams.
Il piano era il seguente: non fare nulla finché lui non se ne sarebbe accorto (o se ne fosse accorto? Grammar nazi non vede scrittore non sente). Così il veltro scese sulla sulla terra in forma di Putin e avrebbe dichiarato guerra alla 3A se tre alunni (un maschio, una femmina e un vegetale) non si fossero offerti come volontari all'interrogazione della NATO.
Le due ‪#‎Nhjnh‬ però avevano corrotto tutto quello che ti dico: “Ehi amiko Putin, se tu non estrai Varicellethor e Giuliethor ti faccio esplodere una progressione aritmetica sulla Russia e poi conquisto il ghiaccio equatoriale a Risiko”.
Ado intervenne in difesa del ghiaccio equatoriale perché c'era il surriscaldamento globale e poi aveva conquistato un sacco di petrolio a Monopoli perché aveva tre dadi sul parco della Vittoria. Però Putin gli offrì la Svizzera e tutti furono contenti.
A questo punto Varicellethor, Giuliethor (che indossava un parka firmato dalla Elie Saab giapponese, chiamata Il Mio Fornaio Banana) e il carciofo vennero estratti da Putin per l'interrogazione di Filosofia aramaica sull'epoca delle Stelle di Natale.
Però Varicellethor non aveva studiato perché era occupato ad andare alle macchinette a comprare IL NUMERO QUARANTA (Chiara e Miriam, imparate) in ricevitoria, così Giuliethor si travestì da lui e lui da lei e il carciofo restò un carciofo: Giuliethor nei panni di Varicellethor prese 8,6 periodico, mentre Varicellethor nei panni di Giuliethor prese radice di undici. Il carciofo, triste per essere stato escluso dalla coppia di Avengers, prese radici di cencinquanta per Hitler al secondo, e poi si sposò con Putin. Dalla loro unione nacque XXY e vissero per sempre su un orso bruno.
Alla fine dell'interrogazione NATO si evolse in DNA e divenne una persona malvagia e malvagia. Attaccò la coppia di Thor, in particolar modo Giuliethor, e la colpì al deltoide destro e trapezio con la sua spada fatta a mano dagli artigiani cinesi pagati tre centesimi al giorno (per indicare la Trinità).
Varicellethor in difesa della sua salvatrice assoluta le si mise davanti e mentre lei si faceva massaggiare la spalla dolorante da carciofo, l'uomo (AHAHAHAHAHAHA) il giovane prode fanciullo attaccò l'orribile orrendo schifoso pleiotropico (climax) essere con forma umanoide ma senza cromosomi sessuali con un martello a forma di testata nucleare al plutonio che gli era stata data da Putin. Dal corpo di DNA si espanse un effluvio verde a forma di atomo di stronzio (riferimenti puramente casuali) (in caso non si fosse capito, DNA è uno stronzo) e pezzi di carne iniziarono a spargersi nello spazio siderale (da R in R).
Chiara Fon Prosdai vide il suo unico e grande amore (cit. Il Volo) morire male e si sentì trafiggere da una moltitudine di lame (cit. Cavalcanti), poi comparve anche Piter Minus detto Betty e a caso morì anche lui. Prosdai cercò di suicidarsi per solidarietà, ma non riuscì e visse per sempre con un handicap alla psyché (a parte che ce lo aveva già).
Varicellethor, sconfitto il maligno, si accorse di essersi innamorato di Giuliethor (forse grazie agli effetti degli effluvi d'amore sparsi dal suo sternocleidomastoideo) e le chiese la mano, regalandole un anello ricavato da una scheggia del suo martello (siete liberi di interpretare figuralmente il martello in modi più ambigui).
Così Varicellethor e Giuliethor vissero per sempre insieme sulla Rosa dei Beati, e fecero grandi cose tipo: prendere in giro quello sfigato di Dante, creare una casa di moda basata sui giubbini fluorescenti, spedire Ossimoro nel girone degli eretici e guardare anime (l'attività più utile, saggia, magnifica e soprattutto istruttiva per i suoi valori morali) (NO). Capra.

FINE.

  
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