Non sono ancora un assassino.

Voglio dire che non mi sono ancora macchiato di omicidio. Ho assassinato la magia ed i monoteismi e considero adesso l'ipotesi di rivolgere le mie attenzioni al genere umano. Ho studiato molto prima di giungere alla presa di coscienza che il tempo era stato preparato. Camminando in una giornata gelida, inzuppata di sole, ho notato che il sangue, pulsando in vena, reclamava luce e clamore.

Scrivo dal sud della Francia. Mi trovo nel castello di Saint Felix dove vivo da tempo in isolamento volontario. Una condizione che non disdegno affatto, dato che le terre dei poderi circostanti mi assicurano una rendita non trascurabile. Progetto dunque di andare incontro al mondo per mondarlo. Ho programmato il mio primo spostamento che mi porterà sulla riviera ligure. Precisamente mi recherò a Sanremo, dove mi occuperò di una certa persona che non ha ben digerito il fatto che avessi costretto il direttore del casinò a stendere il panno nero sul tavolo della roulette solo qualche tempo fa. Questa persona di sesso maschile, corrosa dall'invidia, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per ostacolare la diffusione dei miei vini sulle piazze forti di tutto il continente. Questo non mi aggrada. Ho in serbo un trattamento di tutto riguardo per questo genere di esseri. Ho appena ultimato l'addestramento mitico, alchemico percorso, che mi consentirà di offrire ai porti e alle città l'orrore che reclamano. Le questioni pratiche come la gestione dei miei averi e la coltivazione dei vigneti sono sistemate. Mi resta solo da chiudere il bagaglio. Porterò con me due bauli in acciaio che viaggeranno su un convoglio speciale che mi precederà nelle successive tappe del mio viaggio. Non appena avrò concluso i miei affari a Sanremo, mi dirigerò verso sud, sono atteso in una città bagnata dall'Adriatico e circondata dagli ulivi.

Ritengo opportuno aggiornare regolarmente queste pagine in modo tale da rendere pubbliche le mie gesta che facilmente potrebbero derivare verso l'orrore più nero. Chiunque potrà rintracciarmi seguendo la mia traccia su questo bollettino. In tal modo potrò spiegare personalmente le ragioni ed i contenuti delle delle mie azioni a chi vorrà conoscerne l'origine. Indosso il mio vestito nero. Sono atteso al castello della laguna. Il conte *** mi aspetta al suo ricevimento di fine anno. Dalle nostre parti viviamo in un tempo sospeso. Pur non disdegnando affatto la modernità, siamo ancora legati a certi costumi e tradizioni che si tramandano dall'epoca in cui le automobili ancora non avevano sostituito i cavalli. Adatterò il mio aspetto ed i miei indumenti all'epoca corrente non appena avrò lasciato queste terre benedette dall'eresia.