Percy si sveglio' con la fronte impregnata di sudore e la schiena percorsa da brividi, aveva sognato degli strani uomini che si muovevano velocissimi e avevano una forza sovrumana, inoltre erano tutti ,dal primo all'ultimo, di una bellezza abbagliante. Non sapeva il perché ma era rimasto veramente impressionato (e spaventato) da quegli strani esseri. La sua era una paura irrazionale generata da un istinto primordiale che gli diceva che quei "cosi" erano una brutta cosa per lui e che doveva stargli alla larga anche se non ne comprendeva il motivo. Dopo essersi ripreso si preparò per uscire dalla sua capanna dedicata a Poseidone. Appena uscito trovo' i ragazzi della casa di Ermes che si facevano due tiri a canestro onto i ragazzi di Apollo. -Ciao ragazzi- -Ciao Percy- A parlare era stato Will ,il capogruppo, -Hai per caso visto Nico? - -No mi dispiace, mi sono appena alzato- -Ah okay....ci vediamo dopo a colazione- -Okay- Allontanandosi dal campetto da Basket vise , con la coda dell'occhio una nota treccia bionda. -Hey gufetta come stai? -disse Percy schiacciandogli un sonoro bacio sulle labbra. -Bene testa d'alghe, piuttosto, tu hai una brutta cera, che è successo?'- -Oh niente solo uno strano sogno- -Cosa hai visto?- -Niente di comprensibile come al solito , delle persone fisicamente bellissime e incredibilmente forti e veloci...ovviamente non ho la più pallida idea di cosa voglia dire- Osservò Annabeth per qualche secondo e constato' quanto fosse bella la SUA ragazza, con quegli occhioni grigio che si abbinavano perfettamente ai suoi capelli, ovviamente non guardo' solo quello ma anche tutto il resto. -Hey bellezza andiamo al padiglione che sennò mi fregano tutte le ciambelle! - Annabeth era talmente assorta nei suoi pensieri che non si era accorta di essersi fermata. -Oh si...scusa andiamo- Arrivati al padiglione Percy chiese -Ah cosa stavi pensando prima?- -Niente di particolare solo...devo trovare Chirone- e lo lascio li su due piedi. Intanto si era avvicinato Mr.D, il direttore del campo. -Jackson ti aspetta in nella casa grande alle 12,30, non fare tardi- detto questo se ne andò, lasciando una Percy Jackson totalmente basito.