Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Fabiola19    07/12/2015    0 recensioni
Ad un anno dalla distruzione dell' Unico Anello e della sconfitta di Sauron, la nostra Sakura è costretta di nuovo a fare ritorno nella Terra di Mezzo per un' altra avventura, insieme ai suoi precedenti amici di Tomoeda. Insieme a Kerochan, ritornato a sorpresa da Valinor per questa missione, e a 13 Nani guidati da Thorin Scudodiquercia, Sakura viene coinvolta in un' epica impresa per riconquistare il perduto Regno di Erebor strappato ai Nani dal temibile Drago Smaug. Il loro viaggio li condurrà nelle terre selvagge, in paesi inospitali e pericolosi abitati da Goblin, Orchi e terribili Warg (o Mannari). Ora la cattura carte è più consapevole dei pericoli che la Terra di Mezzo le offrì in precedenza, e decide alla fine di partecipare a questo secondo viaggio, all' oscuro da parte sua e di tutti del ritorno di Sauron, sotto forma di una misteriosa e sinistra figura che si fa chiamare il Negromante. Lungo il cammino, la nostra eroina non solo scopre che la sua magia può essere utilizzata in quelle terre, a causa della scomparsa del Signore Oscuro, ma entra anche in possesso di una nuova Carta di Clow, i quali poteri assomigliano molto a quelli del vecchio Anello magico.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kero-chan -Cerberus, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Azog arrivò sul ciglio della collina, circondato dai suoi seguaci, e tutti compreso lui erano a cavallo dei propri Mannari che sarebbero scesi all' attacco dei Nani. Il rosso del tramonto si tinse in cielo, come il preludio che il sangue sarebbe dovuto scorrere nel terreno più in basso. L' Orco Pallido diede l' ordine, manovrando una mazza che teneva nella mano destra: << Inseguiteli! Fateli tutti quanti a pezzi! >> e un branco di Lupi discese la collinetta dirigendosi verso il gruppo di Sakura, che si trovò impreparato all' arrivo delle bestie. Sentirono degli ululati, e Dwalin strinse ancora di più la sua ascia. Sakura rabbrividì a quei versi: << Qualcuno ha parlato di Lupi? >> domandò ironicamente la ragazzina riferendosi a Kerochan: << Siamo finiti dalla padella... >> << ...nella brace! Scappate. Scappate! >> finì per ultimo la tigre per concludere la frase di Thorin. Il gruppo cominciò così a correre più avanti tra le urla terrorizzate delle ragazze che lo componevano: << Forza, Meiling! >> disse come sempre Tomoyo per far smuovere la sua amica. La velocità dei Lupi era molto più superiore a quella dei Nani, che stavano sempre più per essere raggiunti: << Muovetevi, dai! >> spronò ancora Dwalin i suoi compari. Le bestie feroci rompevano con la loro massa corporea i rametti degli alberi che si trovavano nella loro strada, mangiandone qualcuno prima di assaporare la carne delle prede in fuga. La notte scese come l' oscurità che si portavano dietro quelle creature selvagge che emettevano versi feroci: << Correte! >> esclamò Thorin sentendo sempre più la vicinanza dei Lupi sul loro gruppo. Sakura rimase un po' più indietro a tutti gli altri per aver intrapreso un tratto composto da rocce e lievi alture. Yuki si accorse del distaccamento della giovane da loro, ma non poteva trasformarsi in quel momento perchè sarebbe subito stato azzannato dai Lupi. Questi adesso furono ormai a pochi metri dalle loro prede, correndo come cavalli imbizzarriti. Sakura fece per saltare un' altra altura, però questa risultò un po' più alta delle altre, facendo cadere la giovane in avanti: << Sakura! >> gridò Li vedendola a terra e con i Lupi che stavano per raggiungerli. Sakura fece per rialzarsi, guardata in modo preoccupato da tutti i suoi amici che erano più avanti. Un Lupo saltò dall' altura da dove era appena scesa Sakura, e la puntò pronto per darsi la carica verso di lei.

La cattura carte si ritrovò separata dalla Compagnia, e stava per essere sbranata dalla bestia: << Oh, no! >> disse Toy distante con gli altri dal feroce animale che stava per assalire la sua sorellina. Questo ringhiò ancora una volta e si buttò contro Sakura. Rimase per un attimo titubante su cosa doveva fare, e nel breve tempo che pensò che richiamare il sigillo non l' avesse salvata in tempo dalla bestia, estraò Pungolo e se la mise con la punta rivolta verso il Lupo. Questo si ritrovò impalato alla testa con la lama che gli si sprofondò nel cervello. La bestia frenò, ormai morta, ai piedi della ragazzina che assunse un' espressione d' orrore all' uccisione della sua prima vittima, e lasciò il pugnale una volta che venne spinta lievemente dalla frenata contro un tronco di albero: << Resisti, Sakura! >> gridò Tomoyo per richiamare la sua amica paralizzata dal panico e dal gesto che fu costretta a fare. Alcuni Nani scappavano ancora dall' inseguimento degli altri Lupi. Balin fu salvato da Thorin che lasciò cadere la sua lama elfica sulla testa di un Lupo che stava per azzannare il primo Nano. Il gruppetto di Sakura si fermò nell' andare a correre in aiuto della loro compagna, vedendosi la strada bloccata dal combattimento tra Nani e Lupi con i primi che agirono in fretta nel difendere il loro quattordicesimo membro. Il Lupo abbattuto da Thorin, venne finito in contemporanea con Dwalin, pugnalando la carcassa dell' animale più volte. Ori fece cadere una martellata all' indietro verso la testa di un altro Lupo, riprendendo così a distaccarsi dalle bestie feroci. I Nani che non si fermarono nel combattere, si ritrovarono alla fine della discesa che si apriva in un burrone dopo che superarono la fitta coltre di tronchi di pini. Si trovarono in un vicolo cieco, e avrebbero trovato la morte in entrambi i casi, sia buttandosi dal precipizio e sia rimanendo sul ciglio del burrone finendo poi sbranati dai Lupi. Yuki e Toy osservarono in lontananza che la strada più in là finiva nel precipizio, e non seppero più cosa fare insieme a tutti gli altri Nani: << Salite sugli alberi! Tutti. Forza, sali, Sakura! Sali! >> avvertì Kerochan alla sua amica immobile e nascosta dietro un tronco a fissare la carcassa di lupo che aveva davanti. Bifur lanciò una sua piccola ascia che scalfì la testa di un Lupo in corsa, facendolo stordire per un attimo e sbilanciandolo tra le sue gambe che rotolò strisicando nel terreno: << Forza, Sakura! Sali su un albero! >> le disse il cinesino vicino ormai ad un tronco pronto a risalirlo. I Nani saltavno così tra i rametti più in alto degli alberi, dandosi prima la spinta sulle teste di alcuni loro compagni più alti di loro: << Yuki, salta! >> Toy mise le mani unite e spinse il piede del suo amico per farlo mettere prima lui al sicuro sull' albero, con Kerochan che si arrampicava nello stesso con le unghie. Meiling e Tomoyo vennero aiutate prima da Li nel risalire l' albero: << Andate più in alto che potete. Sbrigatevi! >> << D' accordo >> gli rispose Meiling afferrando l' avviso.

Sakura era a pochi metri dal tronco in cui i tre amici stavano risalendo l' albero. La ragazzina però voleva prima estrarre Pungolo dalla testa del Lupo morto, e riprovò ancora quando non riuscì al primo tentativo. Gli ululati delle bestie si avvicinavano ancora di più, e Sakura tremò con le mani prima di riafferrare nella fretta la spada conficcata nella fronte della bestia. Kerochan risalì la punta dell' albero insieme a Yuki e a Toy: << Arrivano! >> gridò Thorin vedendo i Lupi in grande massa arrivare verso gli alberi. I tredici Nani si aiutarono a vicenda nell' arrampicarsi agli arbusti, saltando tra le loro teste per giungere ad un' altezza maggiore rispetto a quella cui avevano loro. Bombur si appese al primo ramoscello, cercando poi di risalire gli altri. I Lupi delle Terre Selvagge avevano appena disceso il pendio, e tra loro c' erano in groppa alcuni Orchi: << Muoviti, Sakura! Stanno per arrivare! >> le urlò di nuovo Li, non riuscendo ad individuarlo nella terra ferma: << Sì, ci sono quasi! >> rispose la ragazzina premendo un piede sulla testa del Lupo per sfilare con facilità la lama. La giovane ebbe di nuovo fra le mani la sua spada elfica e, confusa, cercò tutto il resto del gruppo che non vedeva nei paraggi. La vista della cattura carte si fermò in avanti, vedendo altri Lupi che si dirigevano verso di lei a tutta velocità. Questa rimase ancora paralizzata dalla paura, però la voce di Tomoyo fece in modo di richiamarla: << Quassù, Sakura! >> << Eccomi! >> e la cattura carte raggiunse in fretta il tronco, afferrando subito la mano del suo amato che era rimasto ancora nei bassi rametti per mettere in salvo l' ultimo membro. I Mannari tentarono di saltare in corsa per azzannare la ragazzina, ma ora si trovava fuori pericolo mentre guardava dal basso, aiutata dal suo Li a risalire la cima del tronco, le bestie che schioccavano le bocche e che passavano in mezzo ai tronchi. Gli ultimi Nani cercarono di rimanere più in alto possibile, e tentarono anche di rimanere fermi nei rametti, dando alcune occhiate ai Lupi che scorrevano minacciosi alla base degli arbusti: << Tutto bene? >> domandò Li alla sua amata per accertarsi della condizione in cui lei si trovava: << Sì >> rispose lei con tono scioccato: << Ne ho abbastanza di questi Lupi! >> si lamentò frignando Meiling stringendosi più forte che poteva al tronco. In effetti, Toy notò che ai primi giorni di questo viaggio, furono attaccati da creature del genere che ora erano tornate all' attacco sul loro stesso gruppo. La tigre balenò il suo sguardo verso una farfallina dalle alette gialle, e fece per allungare la sua coda felina verso il piccolo volatile. La farfallina si posò sul batuffolo bianco di Kerochan e la tigre si portò la coda vicino alla bocca, pronunciando parole nella lingua dell' animale come aveva fatto in passato. Come ebbe finito, il Guardiano vibrò la sua coda al cielo, facendo svolazzare libera la farfalla. I rinforzi per la Compagnia sarebbero presto arrivati ad aiutarli e a metterli in salvo. I Lupi stavano sempre più circondando ogni singolo tronco alla base, girando intorno e ringhiando verso le prede rifugiate in cima.

Fu a questo punto che tutti i Lupi smisero di ringhiare all' avvertire dei passi del loro capo branco, il Mannaro Bianco, abbassando le orecchie per paura. Questi si fermò su una roccia rialzata e in groppa c' era un Orco dalla carnagione pallida che brandiva nella mano ancora intera una mazza ferrica e tagliente sulla punta. L' altro braccio dell' Orco era tagliato a metà, sostituito da un rametto che improvvisava l' arto mancante. Thorin roteò la sua vista verso l' Orco e non ebbe più dubbi sulle cicatrici che riportava quell' essere. Il Nano abbassò un cespuglietto davanti a lui, emettendo il nome del suo più acerrimo nemico: << Azog! >> rimanendo incredulo alla ricomparsa di esso. Era vivo e vegeto, e in carne e ossa, con qualche mancanza di parti del corpo. Tutti si voltarono alla vista dell' Orco, sbigottiti anche loro dalla figura dell' energumeno: << Che cosa? >> << Come? Ho sentito bene? Quello è Azog?! >> chiesero rispettivamente Yuki e Meiling, con questa che iniziò a tremare come una foglia: << Impossibile! >> ribattè Li sorpreso come per svegliarsi da un brutto incubo. Ma non era un incubo, era la realtà. Il Mannaro Bianco ringhiò con gli occhi che gli brillavano fluorescenti nel buio della notte. Azog fece così per tranquillizzare la sua bestia, e inspirò a pieni polmoni l' aria che si respirava in quel momento: << Lo senti? L' odore della paura? >> chiese l' Orco schernendo il Principe dei Nani, mentre sfiorava il pelo bianco del suo Mannaro con la specie di protesi del suo braccio mozzato. Dietro all' Orco Pallido si avvicinarono i suoi seguaci in groppa ai loro Lupi da caccia: << Lo sapevo! Allora c' era davvero lui dietro a tutto questo >> si confermò Toy vedendo il gruppo di Orchi che li aveva inseguiti nelle colline nei pressi del regno Elfico. Azog tirò in su un altra inspirazione per provocare a Thorin: << Ricordo che tuo padre ne era impregnato, Thorin, figlio di Thrain >> << No, non può essere >> si ripeteva il Nano ancora rifiutandosi di credere alla resuscitazione di Azog. Sakura rivolse uno sguardo di preoccupazione a Thorin che sentiva un senso di rabbia e ancora più di fallimento in cuor suo. Azog si accorse tra i Nani che vi erano anche degli umani, insieme ad una tigre gialla, secondo a quanto gli avevano descritto i suoi servi: << Cosa? >> si domandava Kerochan all' Orco Pallido che aveva il nome di Azog. Questi si ritraè sorpreso alla vista dei nuovi componenti della Compagnia, ribadendo ciò che gli era stato riferito: << Non mi sbagliavo ad aver sentito parlare di umani. E c'è anche una tigre >> << Che cosa? >> << E adesso che avrà in mente? >> chiesero Li e Tomoyo. Toy e Yuki rimasero con i denti digrignati alle notizie che arrivarono sul loro conto all' Orco Pallido, ormai anche loro delle prede indifese del Profanatore. Balin diede un' occhiata a Thorin come per chiedergli di più, se quello era il vero Azog. L' Orco non staccava però gli occhi di dosso al suo rivale che faceva come suo obiettivo, ed emise un altro ordine: << Quello è mio. Uccidete gli altri! >> i Mannari sorpassarono il loro capo e si fiondarono verso gli alberi, cercando di risalirli in corsa. I grossi Mannari si dettero così tanta spinta che a poco a poco stavano per raggiungere i Nani che si trovavano ad un basso livello dei rametti che uno ad uno venivano staccati dai morsi delle creature che per un attimo rimanevano appesa ai ramoscelli.

Ogni arbusto veniva così mosso bruscamente dai mostri a quattro zampe nel tentativo di far cadere qualche preda da sopra: << Reggiti, Yuki! >> gli gridò Toy nel proprio albero per tenersi stretti alla parte centrale dell' arbusto. Sakura teneva puntata la sua spada Pungolo verso i musi ravvicinati delle bestie che mordevano e spezzavano al volo i rametti. Quasi che non abbattevano gli alberi dal peso che esercitavano in essi: << Andiamo ancora più in cima! >> consigliò Meiling al suo gruppo cominciando a scalare più su: << Sakura, vieni via da lì! >> la riprese ancora Li vedendola imbambolata dal terrore e accovacciata nei primi rametti. Thorin per poco non cadde giù, a causa dello sbilanciamento che ebbe sopra all' albero. Si aggrappò per fortuna ad un ramo e con la faccia rivolta verso il basso, potè vedere i Lupi carnivori che gli mostravano i denti aguzzi e che graffiavano il tronco dell' albero alla base. Anche Balin si sentì come se stesse per cadere giù, ma si tenne ancora al ramo mentre l' albero su cui era insieme a Thorin si scuoteva gradualmente. Azog emise un ghigno di vendetta che si stava per consumare sulla feccia nanica con al fianco alcuni dei suoi servi Orchi che digrignavano nervosamente i denti alla quasi riuscita di sterminio della Compagnia dei Nani: << Resisti, Kili! Resisti! >> esclamò il Nano Fili a suo fratello che lo vide in un albero distante da quello dove lui era. Le bestie non cessarono un attimo di far impanicare le loro prede, saltando ancora più in alto e staccando a morsi sempre più ramoscelli e rami, arrivando addirittura fino a sotto i piedi dei Nani in alto. Era questione di tempo prima che gli alberi avessero ceduto e avrebbero fatto cadere ogni membro della Compagnia verso le fauci dei Mannari: << Bevete il loro sangue! >> incitava Azog le sue belve feroci che diventarono ancora più aggressive e decise nel distruggere gli alberi. Uno dei Mannari si agganciò con le sue unghie al tronco dell' albero di Sakura e dei suoi compagni, e staccò con la forza della sua mandibola un grosso ramo sopra il suo muso, facendo tremolare la cattura carte che era pericolosamente esposta agli attacchi dei mostri. Dopodichè il Lupo cercò di arrampicarsi nei rami più su, accorciando le distanze con la ragazzina: << Stai attenta! >> le gridò Tomoyo quando notò il muso del Lupo troppo ravvicinato ai piedi della giovane. Per fortuna il ramoscello dove posò le zampe il Mannaro si spezzò, facendo ripiombare la belva alla base dell' arbusto. Questo cominciò a inclinarsi verso il terreno, scoprendo le sue radici sotterrate e con i mostri che ancora si tenevano ad esso per farlo distaccare completamente dalla terra. Meiling, Tomoyo, Li e Sakura si trovarono insieme al resto di alcuni Nani nel loro albero a doversi reggere ancora più forti ai sostegni del lungo tronco. Questo si scontrò con gli alberi dove erano situati il resto dei Nani, che si ritrovarono così a dover saltare in rami di alberi più avanti che uno ad uno cadevano come nel gioco del domino. I Mannari seguirono sempre i movimenti dei Nani dal basso che si spostavano di tronco in tronco, barcollando e rimanendo a penzoloni come scimmiette nei ramoscelli.

Sembravano come se fossero pezzetti di carne che penzolavano e questo faceva ancora di più scatenare gli schiocchi delle bocche dei Mannari di sotto: << Saltate! Da questa parte! >> diceva Kerochan ai suoi due gruppi per arrivare nell' albero dove era lui insieme a Toy e a Yuki. Il domino degli alberi continuava uno alla volta, fino a quando i Nani non saltarono sui ramoscelli di quest' ultimo che si trovava proprio sul ciglio del dirupo. I quattro ragazzini saltarono in contemporanea sull' ultimo arbusto, sbattendo su dei rami che trovarono subito come sostegno. Li non riuscì a reggersi bene all' impatto e scivolò dal ramo cui si era tenuto, ma Sakura fece in tempo ad afferrarlo alla mano prima che finisse giù tra le fauci dei mostri: << Ci sono qua io >> lo avvisò la ragazzina per ribadirgli il sostegno su di lui e a risollevarlo fin sopra. Ora l' intera Compagnia potè rendersi conto del pericolo che incombeva su di loro, con alle spalle lo strapiombo che si affacciava inesorabile. Azog dal suo Mannaro bianco ridacchiò perfidamente alla trappola cui finirono i Nani, ad un passo dal finire distrutti: << Sakura? State tutti bene laggiù? >> le domandò Yuki dalla cima: << Sì, siamo al sicuro >> rispose corto la giovane sentendo poi il tremolìo dell' albero fino a loro provocato dagli incessanti attacchi dei Lupi: << Ah! Ancora per poco, direi! >> corresse Meiling all' amica: << Tenetevi forte! >> avvisava ancora il Nano Fili al resto. Le speranze di salvezza si stavano sempre più affievolendo per tutti in quell' istante, che nel voltarsi da una parte e dall' altra vedevano solo belve che li circondavano e che erano prossime a mangiare tutti quelli che erano nascosti fino a sopra la cima dell' albero: << Kerochan, che facciamo? >> chiese Toy al Guardiano che stava poco più in alto a loro. La tigre senza parlare, roteò lo sguardo su delle pigne appese vicino a lui, e con le zampe ne prese una cominciando a darle fuoco con la sua bocca. In pochi secondi la pigna divenne una sfera di fiamme e la tigre la lanciò verso il basso, verso il terreno, e l' oggetto di fuoco rotolò fino ai Mannari che evitavano di venire a contatto con il fuoco, temendo la pigna infuocata. Thorin guardò confuso, insieme alla Compagnia, il gesto di Kerochan che non servì a granchè per tenere a bada i Lupi. Ma questo poteva sicuramente farli allontanare, e se avrebbero lanciato le pigne più avanti, avrebbero fatto in modo che le belve stessero alla larga dagli alberi. Azog mollò un verso di rabbia alle fiamme alle quali i suoi Lupi avevano tanta paura e che si propagavano nell' erba intorno: << Eh? Hanno paura del fuoco... >> notò Tomoyo osservando la scena. Sakura osservò in alto il suo amico Kerochan che prendeva altre pigne e cominciava a darle fuoco, per poi passarla a quelli di sotto: << Fili! >> lo richiamò da sopra mollandogli in caduta libera l' oggetto infuocato. Il Nano la afferrò al volo, passandosela da una mano all' altra per non scottarsi i palmi dalla pigna incandescente. Il cinesino ebbe anche lui lo stesso piano della tigre, volendolo seguire: << Ma certo, che idea! >> esclamò Li staccando le pigne: << Sakura, dai fuoco a tutte le pigne che trovi attaccate con la Carta del Fuoco. Riforniremo gli altri per difendersi dai Mannari >> spiegò alla sua amata: << Ah! Sì! Un colpo di genio, Li! >> si complimentò la sua amata con lui. Sakura afferrò una pigna in un albero e fece per farle prendere fuoco quando Fili le avvicinò la sua.

Poi la cattura carte passò la sua stessa pigna a Tomoyo che aspettò il momento giusto per lanciarla sui Lupi: << Carta del Fuoco! Aiutami! >> disse Sakura richiamando il potere della Carta magica con lo scettro già in mano per bruciacchiare le pigne che aveva in mano. Una ad una le passò a tutti gli altri vicino a lei, e Kerochan pensava a fornire i Nani di sotto. Soffiarono sulle pigne per far alimentare le fiamme e insieme lanciarono gli oggetti infuocati sui Lupi. Le pigne sbatterono sulle teste dei Mannari, dalle quali sprizzarono bricciole di cenere di fuoco: << Bel colpo! >> esultò Meiling avendo beccato un mostro in testa. Sakura fece cadere la sua stessa pigna alla base dell' albero, e di seguito una cascata di queste si depositò sempre più vicine alle zampe degli animali che si allontanavano sempre di più dal cerchio di fuoco creato verso di loro. Gli Orchi cominciarono a infuriarsi per la mancata cattura delle loro prede, vedendo tutti i Lupi che si disperdevano e che fuggivano dall' albero: << Allontanatevi, luride bestiacce! >> ringhiò Toy lanciando insieme all' amico Yuki le pigne di fuoco che arrivavano a loro. Uno dei Lupi prese fuoco sul suo dorso e cominciò ad allontanrsi del tutto dalla zona, facendo scappare alcuni Mannari che lo videro prendere fuoco. I Lupi che Azog aveva mandato adesso si ritraevano dietro al suo Mannaro bianco, e l' Orco Pallido lanciò un grido di rabbia al cielo mentre i Nani e il resto della Compagnia si prendevano gioco di lui: << Sì! Beccatevi questo! >> esclamò Li festeggiando con gli altri alla vittoria che stava per arrivare. Thorin si trattenne dall' esultare, e al suo posto ci pensarono i suoi compari che mostravano alle loro grida di vittoria i pugni alzati. Ma ad interrompere il bel momento fu lo scricchiolìo improvviso del lungo tronco: << Reggetevi! >> avvertì Kerochan a tutti. Le radici dell' albero si sradicarono dal ciglio e fecero inclinare l' arbusto pericolosamente verso il vuoto. I Nani adesso rimasero a penzoloni nei ramoscelli, con l' albero che rimase dritto in orizzontale: << Sakura! >> la chiamò Li per avvertirla di tenersi bene al tronco: << Toy, stai attento! >> gli disse Yuki preoccupato per il suo amico che trovò che si reggeva con le braccia tra due rami: << Mi sa che siamo tutti in pericolo >> notò il giovane Toy dando un' occhiata in giro. Meiling fece per abbassare lo sguardo nel vuoto, e un brivido di vertigini le percorse la pelle, facendola agitare sul ramo dove era appesa: << Aiuto! Qualcuno ci aiuti, vi prego! >> urlò lei isterica con le unghie che si tenevano ancora di più al ramo. Il Nano Ori scivolò dal ramoscello cui si reggeva, cadendo verso il basso su suo fratello Dori, al quale si aggrappò ai suoi piedi. Ora i due Nani stavano per piombare nel vuoto, con il primo che faceva a fatica a reggersi al ramo per via del peso che Ori gli esercitava ai piedi: << Oh, no! Dobbiamo aiutarli! >> disse Sakura vedendo i Nani in balìa del dirupo. Ma non fece alcun movimento che l' albero si inclinò ancora di più verso il basso, facendo aggrappare con maggiore forza tutti i componenti della Compagnia. Ori scalciava a più non posso all' aria dalla paura che lo pervase in corpo: << Signor Kerochan! >> lo chiamò Dori per avvertirlo che la presa sul ramo stava per mollarla.

La tigre fece in tempo a voltarsi, e proprio sul punto in cui Dori scivolò verso il basso mollando il ramo, la tigre fece in tempo a far cadere la sua lunga e sottile coda alla quale il primo Nano afferrò sulla punta. La tigre mollò un verso di dolore allo stiramento del suo batuffolo di coda, sentendo i piccoli peli bianchi che gli venivano tirati uno alla volta: << Ah! Non so per quanto potrò resistere, ragazzi! >> avvisò preoccupato lui all' agitazione continua dei due Nani verso il vuoto: << Reggiti, Ori! >> disse Dori al Nano sotto di lui. Sakura e il resto dei suoi amici rimasero con il fiato sospeso alla difficoltà che si presentava a loro, in pericolo di vita dalla sospensione sul vuoto e con Azog alle spalle che li minacciava. L' Orco Pallido ghignò maleficamente alla fine che stavano per fare i Nani, con le fiamme che bruciavano l' erba ai suoi lati. Thorin smise di guardare il vuoto e puntò il suo sguardo verso il suo nemico. Rivolse ad Azog tutto il suo odio che provava, e l' Orco accolse gli occhi fissi del Nano che lo puntavano insistentemente ad un gesto di sfida. Azog sfoderò la sua faccia furiosa a Thorin che, assetato di vendetta, fece per rialzarsi dal tronco stando in piedi su di esso in tutta la sua statura regale. L' Orco sogghignò un' altra volta con il colore freddo azzurro dei suoi occhi che volevano per forza spingere il Nano a venirgli incontro. Sakura notò il Nano davanti a lei più che mai deciso, disinteressarsi del resto dei compagni che adesso puntava in direzione di Azog. Thorin estraò la sua lama elfica e allo stesso tempo prese un grosso tronco di quercia, spezzandolo da uno dei rami grossi. Con il vento che soffiava in faccia al giovane Principe, questi fece per incamminarsi verso il suo avversario commettendo un' azione che aveva quasi della pazzia. Sakura guardò aggrappata ad un ramo, inerme, il Nano che si spingeva verso il suicidio: << No, Thorin, fermati! >> esclamò Sakura richiamando l' attenzione dei Nani e dei suoi amici, con Yuki e Toy che emisero sospiri di rabbia per via della loro distanza dal fermare Thorin: << Hey, ma dove vai?! >> cercò di richiamarlo Li ma inutilmente cercando di fermarlo insieme alle sue due amiche. Azog ringhiò ancora una volta soddisfatto all' abboccare della sua preda verso di lui. Thorin era ormai involato verso il terreno infuocato, non distogliendo mai gli occhi di dosso al suo nemico che quasi siedeva comodo sul suo Mannaro sopra la roccia. Il Nano si sentiva sempre più il sangue ribollire in corpo, e piano piano i suoi compagni di dietro notarono che il suo passo accelerava così come aumentava la sua smorfia di rabbia al disprezzo che provava per Azog. Ora Thorin era quasi vicino alle fiamme che bruciavano alcuni rametti dell' albero abbattuto, ma questi non si curò affatto del fuoco, troppo concentrato a riversare la sua vendetta su Azog. Kerochan sollevò il suo sguardo verso il Nano, nel mentre che era occupato a reggere i due Nani dalla sua coda, che vide voltato di spalle già pronto a scendere dal tronco: << Non lo fare! >> intimò Balin all' amico lanciato allo sbaraglio.

Niente poteva più fermare la sua corsa furibonda, e intraprese sempre più velocità scuotendo più frequentemente le braccia che reggevano lo scudo e la lama. Oltrepassò un cerchio di fuoco che si sovrastò in mezzo alla sua strada, ma tutte le scintille gli passarono ai lati quasi facessero lasciare il Nano passare nel suo intento di uccidere Azog. Questi spalancò le braccia come per schernire il Nano ad accoglierlo davanti a lui. L' Orco Pallido non smise un attimo di sorridere perfidamente al suo rivale di un tempo che stava per eliminare. Ma Thorin era più sicuro del mostro bianco e agitò ripetutamente la sua spada Orcrist in alto pronto a far cadere contro Azog la lama elfica. Il suo bersagli oera sempre più vicino e la foga di voler distruggere per sempre il suo nemico si incrementava nel cuore di Thorin. D' improvviso Azog si chinò verso il dorso bianco del Mannaro e urlò alla carica. Il Mannaro saltò dalla roccia non appena il Nano fu vicino e le zampe della bestia colpirono la fronte di Thorin facendogli fare un movimento brusco della testa all' indietro, frenandolo nella corsa. Il Nano stordito si accasciò a terra, sbattendo violentemente la nuca al terreno e con lo sguardo che roteava dalla confusione in quell' ambiente circondato dalle fiamme: << Oh, no! >> esclamò Tomoyo temendo il peggio per Thorin. Sakura si strinse i denti al gesto pericoloso che Thorin aveva deciso di affrontare, pagato con una triste sorte che attendeva il Principe. Kerochan non poteva staccarsi dalla cima dell' albero perchè alla sua coda si tenevano ancora Dori con Ori più in basso al primo Nano. Le mani di Dori stavano sempre più scivolando dal batuffolo di coda della tigre, seguito dai costanti urli di Ori che faceva dirigere lui e suo fratello sempre più verso il basso: << Aiuto! >>, ormai tutti erano costretti ad assistere alla morte prossima del loro capo branco che si ritrovò in balìa dell' Orco Azog. Il Mannaro bianco si voltò verso la sua preda abbattuta, pronto a ricaricarlo come se fosse un toro imbizzarrito. Thorin ebbe ancora le forze di rialzarsi da terra, mai abbandonando il suo orgoglio da guerriero sottomesso. Ansimò dalla fatica, cercando di sferrare dei fendenti più veloci. Azog caricò insieme al suo Mannaro di nuovo contro il Nano. L' Orco Pallido roteò la sua mazza ferrosa verso il volto di Thorin, passandogli a fianco con la sua bestia in corsa che confondeva il Nano su quali dei due nemici doveva far cadere il colpo. Thorin si sentì l' odore del ferro che gli sbattè contro metà del suo viso, facendolo atterrare ancora una volta a terra: << No! >> gridò Balin assistendo agli attacchi cui doveva subire il suo amico Thorin. Azog ruggì di rabbia per ribadire al Nano che un atto di sfida all' Orco Pallido era segno di morte per i suoi avversari: << Resisti! >> gridò anche Yuki per incitare il Nano al combattimento. Sakura fu costretta ad intervenire, e fece per rialzarsi anche lei dal tronco vedendo Thorin che soffriva in balìa del nemico: << Sakura... >> Li si accorse dell' espressione decisa della sua amata quando la vide elevarsi fin sopra gli altri.

Thorin venne afferrato per metà corpo dai denti aguzzi del lupo bianco che stringeva sempre di più la sua mascella sul Nano che gridava dal dolore che si sentiva. I denti del Mannaro gli si infilarono nella carne del braccio, facendogli provare un dolore molto acuto al suo gridare a squarciagola: << Thorin! No! >> urlò anche Dwalin assistendo a quella scena. Ma quest' ultimo non appena si mosse nel suo ramo, si trovò a penzoloni nel vuoto con il sostegno in legno che penzolava a metà. Le urla di Thorin si smozzarono piano piano quando la bocca del Mannaro lo sollevò e lo stringeva ancora di più facendo assaporare alla belva un po' di carne nanica. Azog, adesso vittorioso, rivolse il suo sguardo e il suo sorriso malefico sulla Compagnia preoccupata per il loro compagno. Thorin reagì a sua volta, e mollò nel muso del Lupo Bianco un colpo di elsa. La bestia scaraventò dalla sua bocca il Nano che finì sopra una roccia, sbattendo la testa sul materiale duro di essa. L' Orco Pallido rivolse i suoi occhi freddi e assetati di sangue alla sua sinistra, sibilando un ordine ad un suo servo: << Portami la testa del Nano >> riferì indifferente alla quantità di sangue che ne sarebbe uscita. Il servo già armato della sua sciabola, scese dalla sua cavalcatura da Mannaro, e si diresse verso il corpo di Thorin che giaceva a pochi passi nella roccia. Sakura vide che la spada del Nano era lontana perchè egli potesse afferrarla subito. La ragazzina non aveva altra scelta: doveva salvare Thorin. E quindi fece per estrarre dal suo fodero Pungolo: << Che hai intenzione di fare? >> le chiese Meiling timorosa per il movimento che la cattura carte fece nel tirare fuori la lama elfica. I suoi amici lessero la decisione della ragazzina che puntava seria all' orco che stava sempre più avvicinandosi alla testa di Thorin: << Verremo con te >> le disse sempre la cinesina per proteggere le spalle all' amica, il cui volto era illuminato dalla luce blu di Pungolo. Thorin era ancora svenuto sulla pietra, il volto macchiato di alcune gocce di sangue e riempito da lievi tagli. Il Nano si sentiva come se le ossa gli fossero state spezzate, e si mosse a malapena al sentire i passi dell' orco verso di lui. Il Mannaro Bianco di Azog ringhiava all' esecuzione che si stava per compiere. La sciabola dell' orco si posò poco sopra la gola di Thorin che si risvegliò in tempo pre vedere il nemico che stava per finirlo. Con uno sforzo, Thorin cercò di afferrare senza distogliere lo sguardo dal mostro la sua spada, ma inutilmente e riuscì solamente a sfiorare il terreno. La vita del Nano si sarebbe conclusa presto, e l' orco prese ancora una volta la mira con la sua sciabola prima di sollevarla in alto per recitare il colpo finale. Ma nel momento in cui l' orco stava per far cadere la lama, ecco che Sakura si tuffò contro il mostro e lo atterrò, salvando Thorin da una brutta fine. Il Nano tirò un sospiro di sollievo, mentre Azog cominciò a irritarsi insieme al suo lupo per la mancata decapitazione di Thorin. L' orco, disarmato a causa della ragazzina, la levò da sopra di lui, facendola mettere a pancia all' aria. Il mostro diresse contro la cattura carte un pugno, ma questa fu lesta a reagire e ad affondare Pungolo nel petto dell' orco. Questo si ritraè di nuovo a terra, e Sakura lo assalì dirigendogli un altro fendente. Poi con il terzo colpo, fece in modo che l' orco morisse lanciando un ultimo suo grido di dolore.

Azog si limitò solo a osservare la scena e a emettere un sospiro di lieve rabbia. Thorin, in quell' istante, smise di agitare il suo braccio per afferrare la spada, e chiuse le palpebre, rimanendo immobile a terra. Sakura aveva salvato Thorin e fece per estrarre la sua spada dal petto del cadavere dell' orco per poi rivolgere lo sguardo verso Azog il cui Mannaro ringhiava contro di lei. Intorno all' Orco Pallido si riunirono anche gli altri suoi servi. Sakura si ritrovò adesso circondata da Lupi e da Orchi mentre rivolgeva loro una faccia da guerriera dopo aver ucciso la seconda vittima. Azog sorrise malignamente, non curandosi del gesto della ragazzina, considerandolo imprudente perchè lei stessa stava per essere distrutta. Questa per ultima difesa, agitava davanti a lei Pungolo nel tentativo di far allontanare i Lupi: << Uccidetela >> ordinò Azog ai suoi soldati orchi. Questi passarono lentamente avanti al Mannaro Bianco, puntando alla ragazzina occhi minacciosi con i loro lupi affamati. Sakura non smetteva un attimo di roteare all' aria la sua spada, decisa a tutti i costi di proteggere Thorin. Le bocche dei Mannari si aprirono mostrando i denti aguzzi alla cattura carte nei guai. Delle urla di battaglia si sentirono al lato dei lupi selvaggi, e come in un attimo, le bestie vennero raggiunte dai Nani che mollarono furiosi i loro fendenti alle creature: << Eccoci, Sakura! >> disse alla carica Tomoyo giungendo in salvo della sua amica con gli altri due, insieme a Toy e a Yuki, ritrasformatosi in Yuè. Il Giudice Supremo scagliava cristalli taglienti ai lupi in una delle sue strategie di combattimento, in modo da permettere ai Nani di tenere impegnati gli Orchi in groppa alle belve. Toy e Li aiutarono più che potevano i loro amici Nani in difesa di Thorin, scheggiando le loro lame con quelle degli Orchi. Dwalin fece sbattere il ferro della sua ascia sul muso di un Mannaro, facendolo stordire per poco. Kili e Fili agitarono più che potevano i loro colpi, acciecati anche loro dalla furia. Anche Sakura voleva partecipare e fiondarsi sui terribili mostri. Quindi alzò ad un suo urlo di rabbia la sua spada Pungolo verso un Mannaro, che lo graffiò in una guancia, e al secondo fendente gli fece sbattere i denti contro Pungolo. L' orco che stava sopra rivolse un suo colpo di sciabola alla ragazzina, ma questa lo parò instintivamente. Adesso l' orco doveva proteggersi dai lanci di pietre da parte di Meiling e di Tomoyo che assunsero il loro compito di una volta in battaglia per difendere le persone più care a loro e permettere così di distrarre il nemico. Sakura caricò verso il Mannaro bianco di Azog, ma la bestia raggiunse per prima la giovane, che sbattè sul grande muso del lupo. Azog fece impennare la sua bestia che scaraventò con un movimento del suo muso la cattura carte, facendola cadere all' indietro. Fili continuava così come gli altri a roteare più volte le loro spade sugli Orchi che furono protetti per prima dai Mannari cui erano seduti al galoppo.

Adesso Azog rivolse, libero da ogni attacco, il suo Mannaro contro la cattura carte indifesa che si ritrovò con le spalle attaccate ad un tronco. Il Mannaro bianco fece per avvicinarsi minaccioso sulla sua preda, ringhiandole pronto a sbranarla. Sakura non poteva più essere aiutata dal resto della Compagnia, anch' essa impegnata nella lotta contro gli Orchi. Kerochan, intanto, era rimasto nell' albero con alcuni Nani e con lui stesso che resisteva dal peso dei due Nani sulla sua coda. La farfallina di prima si presentò svolazzando all' altezza del muso della tigre, e in quel momento, Dori scivolò con le mani dal batuffolo di Kerochan, precipitando nel vuoto con suo fratello Ori. I due Nani volavano in direzione del terreno, ma una grossa aquila reale, d' improvviso, si mise sotto di loro, salvandoli in tempo. Dori e Ori rimasero per un po' con gli occhi chiusi per poi accorgersi dopo un po' che non stavano più cadendo. La grossa aquila era una di quelle che la tigre richiamò tempo fa, e ora portava lontano i primi due Nani dal campo di battaglia. Una dietro l' altra, giunsero altre Aquile reali che diressero le loro ali verso il pendio avvolto sulla punta dalle fiamme. Il Guardiano emise un sorriso spensierato alle sue vecchie amiche di viaggio. Azog rivolse il suo sguardo nel cielo notturno al sentire lo stridìo di un' aquila. Una di queste svolazzò davanti all' Orco Pallido e al suo Mannaro, e ad artigli spiegati prese un Lupo al fianco di quello bianco, dirigendolo verso il vuoto e lasciarlo cadere. Sakura rimase a bocca aperta al ritorno delle aquile salvatrici: << Sì! >> << Ottimo lavoro, Kerochan >> dissero Li e Toy ad una bella pensata della tigre. Una seconda aquila planò con le sue zampe sopra un albero, abbattendolo con la forza delle sue zampe per schiacciare due lupi che si trovarono sotto. Una terza aquila afferrò tra i suoi artigli due Mannari e un Orco che fece precipitare allo stesso modo del primo lupo, mentre Dwalin si abbassava al passaggio poco sopra la sua testa della grande bestia volante. Il Nano diresse i suoi occhi verso una quarta aquila che con le sue grandi ali sprigionava un forte vento che fece inclinare le fiamme verso i Lupi, bruciandone vivi alcuni. Le grandi bestie volanti si mischiavano tra gli Orchi e i Lupi, sterminandoli quanti più ne potevano, sotto gli occhi furiosi di Azog: << Sì, vittoria! Abbiamo vinto! >> << Prendetevi questo, mostricciatoli! >> esultarono dalla gioia Tomoyo e Meiling abbracciandosi allegramente. L' Orco Pallido cominciò a lanciare le prime grida di sconfitta sui suoi avversari, rivolgendo un' occhiataccia malvagia alle due ragazzine che furono bersaglio del Mannaro, dopo Sakura. Le aquile piombarono di nuovo sul campo, finendo di scaraventare nel vuoto altri lupi prima che facessero del male a qualche componente della Compagnia. Fili non seppe cosa pensare a riguardo, rivolgendo più volte i suoi occhi al cielo alla venuta delle nuove creature volatili, rapide e veloci negli attacchi. Infine, un' Aquila planava a zampe aperte verso il corpo di Thorin. Questo venne afferrato delicatamente insieme alla sua spada Orcrist che si schiacciava nascosta tra i lunghi artigli del grosso uccello. Lo scudo di quercia che reggeva fino a quel momento il Principe dei Nani, venne lasciato dalla presa di questo cadere con un tonfo nella dura roccia dove prima posava Thorin, che ancora rimaneva svenuto.

Kili e il resto osservò preoccupati il loro compagno ferito che veniva trasportato in alto dall' aquila reale per allontanarlo dal campo di battaglia. Azog mollò una ringhiata a bocca aperta alla fuga del suo principale rivale, e puntò nella direzione di Meiling e di Tomoyo: << Hey, stà buono. Buono! >> intimava Meiling alla belva. Ma l' Orco Pallido fissava oltre le spalle delle due ragazzine, verso un' aquila che giungeva alle loro spalle. Il grosso animale le afferrò da dietro e le tirò su. Il Mannaro bianco cercò di addentarle con la sua bocca, ma l' aquila volò ancora più in alto, fino a ridirigersi oltre il dirupo e mollando nel vuoto le due ragazzine: << Meiling! Tomoyo! >> gridò la cattura carte temendo il peggio. Una seconda aquila discese dalle parti di Azog, e si diresse a zampe aperte verso la cattura carte, che venne presa di botto dalla velocità dell' animale. Questo passò oltre il dirupo, mollando la presa della ragazzina, e gettandola anche lei nel vuoto, ma un' ennesima aquila salvò Sakura come se gli animali si fossero intesi già da prima. Fu il turno di Li, che anche lui venne afferrato d' improvviso da un' aquila. Toy, seguì dopo il cinesino, afferrato dalle zampe della bestia insieme a Yuè. Li venne fatto lasciare al volo dalla sua aquila verso quella cui si era messa la sua amata, ricongiungendosi dietro di lei: << Stai bene? >> chiese il ragazzino a Sakura, che rispose: << Sì. Siamo salvi >> al fianco dei due amanti si vibrò in aria un' altra aquila che portava sopra Meiling e Tomoyo, che rassicurarono Sakura di essere in vita. Yuè e Toy vennero mollati anche loro al volo sopra il dorso di una seconda aquila di passaggio, che si apprestava ad allontanarsi dal campo, raggiungendo il loro gruppo in volo: << Ci siamo anche noi >> avvertì Yuè a Sakura e agli altri, destando serenità in loro. Le aquile fecero così un ultimo giro di salvataggio, afferrando gli ultimi Nani appesi sull' albero in bilico. Uno dei Nani venne sbalzato da uno dei rametti dal volo di un' aquila che gli passò a fianco, facendolo precipitare nel vuoto. Ma il piccolo essere venne tratto in salvo dai riflessi di un altro animale alato. L' albero, così come il campo di battaglia, venne rimosso da tutti gli amici Nani, messi in salvo dal piano di Kerochan. Rimase solo lui ad essere tratto in salvo. L' albero cominciò a cadere verso il vuoto, con la tigre che rimase sulla punta del tronco, aspettando nel saltare. Sakura e gli altri rimasero un po' preoccupati per il loro ultimo componente, che saltò come da vera tigre e anche questa tratta in salvo dalla sua aquila che si diresse a raggiungere le altre compagne che si allontanavano nel cielo notturno, al chiaro della luna. L' albero cadde così inesorabile nel dirupo, senza che ci furono vittime su di esso. In pochi istanti, le aquile con i loro passeggeri sparirono all' orizzonte, oltre le montagne. Azog, questa volta, emise il suo più grande urlo di rabbia e vendetta all' allontanarsi delle sue prede, agitando la sua mazza in alto e con l' inferiorità numerica dei suoi uomini che lo circondavano mentre guardava svanire le sue speranze di uccisione del Principe dei Nani che si allontanava dalla vista dell' Orco Pallido, oltre le catene montuose.

   
 
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