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Autore: Heaven Black    09/12/2015    0 recensioni
In questa storia si leggerà di come è nata l'amicizia tra gli Avenged Sevenfold, accompagnati da Heaven, migliore amica dei ragazzi e di grande aiuto nei momenti più critici e non.
Vedremo come questi cinque ragazzi hanno incoronato il loro sogno, tra alti e bassi.
La storia di un'amicizia scritta dal principio. E' tutto quello che dovete sapere per ora, ci leggiamo alla fine di ogni capitolo!!!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Sono così felice che tu sia tornato papà"
"Anche io piccola, è stata davvero un'impresa!"
"Dovrai partire di nuovo?"
"No, no. Dimmi, a voi com'è andata? Vi siete trovati bene tu e Brian?"
"Sono successe molte cose...", spiego ogni cosa a mio padre e quasi si mette a piangere di gioia quando scopre che Brian è finalmente riuscito ad entrare in una band e che hanno inciso il loro primo disco.
"Devo assolutamente ascoltarlo!", a queste parole scoppio a ridere, sembra un bambino.
La serata procede tranquilla fin quando non suonano alla porta, mi alzo dal divano dove fin poco prima ero seduta assieme a mio padre e apro la porta, più che sicura che si tratti di Brian.
"Ehy Heaven!", salutano i ragazzi sulla soglia della porta, e con loro ovviamente c'è anche la mia amica
"Ehy! Ma, che ci fate qui?", domando felice di vederli, come se non ci vedessimo da secoli.
"Eravamo di passaggio, cercavamo Brian e volevamo dirvi una cosa", fa il misterioso Zacky.
"Brian è uscito, tornerà a momenti, entrate avanti!"
Faccio entrare i quattro ragazzi e, come richiudo la porta di casa, mio padre si alza e saluta tutti.
"E' un piacere rivedervi ragazzi!", dice stringendo la mano a Matt e dandogli delle pacche sulla spalla, come fa anche con gli altri
"Piacere nostro signor Black", ammettono Johnny e Rev quasi in sincrono
"Oh avanti, chiamatemi semplicemente Peter! Accomodatevi avanti!", mi viene quasi da ridere nel vederli quasi imbarazzati, solitamente sono abituati a fare come se questa fosse casa loro, più di una volta è successo che siano entrati, abbiano preso le birre e si siano arenati sui divani per poi iniziare a sparare le cazzate più assolute, ma ora con il padrone di casa mantengono tutti un comportamento decisamente...anormale.
Tra una chiacchierata e l'altra sono passati vari minuti, decido di alzarmi per andare in cucina, in modo da sistemare un po' i piatti che abbiamo usato per cenare io e mio padre, non mi va di lasciarli sul tavolo fino a domani, poco dopo che apro l'acqua del lavandino sento una presenza alle mie spalle e mi scappa un ghigno.
"Non ci pensare nemmeno James", dico tutto d'un fiato girandomi quel tanto che basta per vedere il chitarrista con gli occhi sbarrati, le mani protese in avanti pronte a farmi spaventare e la bocca aperta.
"Non è giusto, non riesco più a farti spaventare!", si lamenta
"Si che ci riesci, solo, non tutte le volte", gli faccio la linguaccia e torno a lavare i piatti, lui mi affianca appoggiandosi con il bacino al bordo della cucina con le braccia incrociate al petto.
"Hai detto a tuo padre di noi?", mi chiede
"Gli ho solo accennato che usciamo insieme, non ti preoccupare"
"Vivrò ancora per qualche anno", ironizza ridacchiando facendomi correre un brivido gelido lungo la schiena
"Sì stupido, lo farai", mi scompiglia i capelli e riceve uno schiaffetto sulla mano colpevole.
"Brian?"
"Mi ha detto che andava a farsi una passeggiata, per lasciare un po' me e mio padre da soli, tornerà tra poco di sicuro"
"C'è un modo, secondo me, per farlo tornare prima...", socchiude gli occhi e mi guarda con la sua solita espressione da bambino ribelle
"Che hai in mente?", chiedo quasi spaventata, quando ha quell'espressione non c'è mai da fidarsi
"Ognuno di noi ha un richiamo a cui, anche se involontariamente, risponde sempre. Per te ad esempio basta che urlo che sono dietro la batteria senza maglietta e compari come per magia davanti a me con gli occhietti a cuore", divento tutta rossa a queste parole e gli tiro dietro lo straccio con cui stavo asciugando un piatto.
"Ma non è vero!"
"Sì che è vero! In ogni caso fammi finire", si schiarisce teatralmente la voce, "Se vuoi un'altro esempio, prendi Matt. Non importa dove si trova, ma basta che io pronunci le parole magiche e lui apparirà di punto in bianco ovunque"
"Rev ma stai bene?"
"Non mi credi?"
"Certo che no, quando sarebbe successo poi?"
"Oh quando è successo è stato esilarante, volevamo fare uno scherzetto al nostro caro vecchio Gates, io Zacky e Johnny ci siamo messi dietro alla porta della camera di Brian, abbiamo urlato le parole magiche, siamo scappati in bagno e prontamente pochi secondi dopo è comparso Matt, di ritorno dalla cucina, che si è fondato nella camera di Brian, dalla quale sono uscite tre semplici parole, ergo 'Porca puttana, Matt!' seguito da un urlo femminile e le parole di Matt che non sapeva più come scusarsi, ovviamente solo con la ragazza.", scoppiamo a ridere a quel ricordo, "Dovevi vederli! Si sono inseguiti per tutta la casa e Brian era quasi caduto perchè mentre correva cercava di infilarsi i pantaloni!", rido più forte immaginandomi la scena e Jimmy non è da meno, si è addirittura piegato sul ripiano della cucina e si tiene la pancia.
"Si, ma è stato un caso, sicuramente le vostre paroline magiche", imito il tono con il quale le ha dette il batterista, "Non c'entrano nulla"
"Vuoi la prova?"
"Si"
"Bene, vuoi scommettere qualcosa?", mi chiede malizioso e con un sorrisetto beffardo
"No, mi basta vederlo"
"Va bene, ma non mi parlare in doppi sensi"
"Rev!", gli tiro lo straccio in faccia facendolo ridere
"Ok, ok la smetto!", si mette vicino a me e mi cinge le spalle con un braccio, "Sta a vedere", e poi alzando di poco il tono di voce canticchia "I'm a barbie girl!"
Sto per ribattere ma proprio quando sto per aprire bocca dalla porta della cucina compare M. Shadows che agita una mano in modo molto femminile e urla "In a barbie woooorld!"
Scoppio a ridere come impazzita assieme a Jimmy che mi abbraccia e mi dice che aveva ragione lui
"Smettetela con questa storia!", si lamenta Matt
"Nemmeno per sogno amico! Potresti farla quella scenetta sul palco! Sai che ridere!", dice Rev con le lacrime agli occhi.
"Effettivamente per smorzare la tensione potrei....ma che cazzo mi fai dire Rev?! Ma io ti uccido!", ribatte Shadows avvicinandosi minaccioso al batterista che inizia a correre seguito da Matt che continua a maledirlo, anche i ragazzi scoppiano a ridere dopo che gli ho spiegato tutto e sotto lo sguardo divertito di mio padre, Matt e Jimmy si ritrovano sul pavimento a picchiarsi come dei veri e propri bambini, continuando a ridere.
La porta di casa si apre rivelando la figura di Brian che se ne esce con un "Ehy, scoppia una rissa e non mi invitate? Begli amici che ho!", facendo il finto offeso si dirige verso le scale e quando sta per fare il primo gradino Jimmy gli afferra la cintura e lo trascina giu insieme a loro, facendogli sbattere il sedere a terra e, insieme al cantante, inizia a scompigliare i capelli al povero Brian che inizia ad urlare come una ragazzina.
"Stronzi i capelli no!"
"Suvvia Brian, non fare la donnetta mestruata!"
"Cos...no no no no! Matt posa quella roba! Lontano da me avanti, sparisci!", inizia a preoccuparsi Brian vedendo il cantante farsi passare un bicchiere d'acqua da Zacky e minacciarlo di rovesciargliela in testa.
"Brian dovresti vedere la tua faccia! Ehy ma...", Jimmy improvvisamente si blocca, facendo a sua volta fermare tutti, si avvicina a Brian e gli studia i capelli in modo attento.
"Che c'è Jim?", domanda Haner preoccupato
"Amico, non farti prendere dal panico ma..."
"Mi avete strappato un capello?!"
"No.."
"Mi avete rovinato l'acconciatura!?"
"No, Brian...non allarmarti ma..hai un capello bianco", Brian sbianca, si alza e va di corsa al bagno, noi restiamo in silenzio pregustandoci la scena.
"JAMES!!!", urla il chitarrista dal bagno e per noi è un via alle risate.

Dopo un paio di ore decidiamo di andare al Johnny's e quando arriviamo ci sediamo al nostro solito tavolo e ordiniamo le nostre solite birre.
"Allora ragazzi", inizia a parlare Matt, "C'è un motivo se siamo qui, e voi due", indica me e Brian, "Dovete ancora sapere una cosa!"
"Dicci tutto Shads!", esclama Brian stringendo a se Lidia
"Il nostro disco ha fatto un gran successo, sono stato chiamato da un critico, e mi ha detto che sarebbe disposto a pagarci una grande somma se riusciamo a comporre almeno tre canzoni entro la fine del mese, e visto che siamo appena agli inizi di luglio gli ho detto che ci stavamo, ma ora viene il bello", si avvicina di più al tavolo appoggiandoci i gomiti e sogghignando, "Se gli andranno a genio le nostre canzoni, la somma che riceveremo è esattamente quella che ci serve per aprirci lo studio!", urla felice
"Stai scherzando?!", chiede Brian sbalordito
"No amico!"
"Oh cazzo si!", urla Syn più felice che mai mentre inizia a dare il cinque ai suoi amici
"Sono felicissima per voi!", ammetto congratulandomi con Matt per la sua grande idea, e poi, è merito di tutti se sono arrivati fin qui.
"Bene, ordiniamo un'altro giro, questo lo offro io!"
"Un giro di birre pagato da Synyster Gates? Di sicuro non mi tiro indietro!", ridacchia Zacky.

Tra un brindisi e l'altro avremo consumato almeno sei birre a testa, e la situazione ora è questa:
Johnny addormentato sotto al tavolo.
Zacky è appoggiato alla spalla di Matt ed entrambi sono mezzi sdraiati sul tavolino.
Io e Lidia siamo ancora abbastanza sobrie, avendo bevuto un po' di meno, e quindi ci toccherà fare da tassiste per i ragazzi.
Jimmy e Brian sono ancora svegli, ma completamente andati, continuano a sparare frasi a casaccio e spesso scoppiano a ridere come idioti.
"Ehy! Ehy Jimmy! Pink is the new black! Ahahah, pink is the new black!", urlacchia Brian con voce stridula
"Ma come cazzo ti escono queste?!", ride Jimmy mentre Brian lo sovrasta con la sua voce continuando a parlare.
"By the way, red and gray, is not the fuck new black, not the new black, pink is I like and told him!"
"Brian sei un cazzo di coglione!"
"Zitta testa di papera!"
"Una papera?! Dove?!?"
Io e Lidia ci guardiamo e iniziamo a ridere come delle stupide.
"Non glielo faremo mai dimenticare, vero?", mi chiede
"Mai!".

























***



















 TRE ANNI DOPO

 "Jimmy!!! Muoviti o faremo tardi!", urlo al ragazzo che sta occupando il bagno da almeno venti minuti
"Non riesco a sistemare la maglia!", mi urla di rimando
"Cosa?!".
James Sullivan, grande e vaccinato, non riesce a mettersi una maglia?!
Entro nel bagno senza bussare, quando mai lo abbiamo fatto, e sbarro gli occhi nel vedere che in realtà il ragazzo è ancora sotto la doccia.
"James Owen Sullivan! Esci di lì!", dico avvicinandomi aprendo l'anta e spegnendo il getto d'acqua, lancio l'accappatoio al batterista e mi avvicino allo specchio, "Siamo in ritardo Jimmy, Matt ci uccide!"
"No che non ci uccide!"
"Rev, sono le 20.15, e voi alle 21.00 dovete esibirvi a Long Beach!", guardo la figura del batterista dallo specchio e lo vedo iniziare ad asciugarsi velocemente.
"Matt non mi uccide, mi seppellisce vivo!", finito di asciugarsi abbandona l'accappatoio nella doccia e inizia a correre per tutta la camera alla ricerca dei vestiti che deve mettersi questa sera, finisco di truccarmi e mi do un'ultima occhiata allo specchio, i capelli sono lunghi fino alla spalla, ai lati sono ancora rasati mentre davanti e sopra sono costantemente corti, in modo che possa farmi ogni tipo di acconciatura punk, grazie a Zacky ho trovato una tinta efficacie e ora ho delle ciocche viola scuro sparse qua e la, per questa sera ho optato per un pantalone in pelle strappato su un ginocchio, con una catenina che scende sulla gamba destra, ho una canotta con il logo dei Sevenfold e le scarpe sono le mie amatissime Converse nere borchiate, come accessori ho la mia collanina con una piccola bara rossa, regalata da Jimmy, l'anello a forma di teschio che mi regalò Brian a 16 anni e l'orecchino è una piccola ala.
Torno in camera da Jimmy vedendo che finalmente anche lui è pronto.
L'ansia che sto provando in questo momento è tantissima, ma meglio non darla a notare.





 JAMES'S POV

Infilo le scarpe e finalmente sono pronto, recupero le bacchette della batteria dal mobile della camera e le metto nella tasca dei pantaloni, ancora non ci credo.
Il nostro primo vero e proprio live, ci esibiremo a Long Beach e abbiamo venduto tutti i biglietti disponibili in brevissimo tempo, tutta questa adrenalina non farà altro che farmi agitare quandoo arriveremo lì.
In questi tre anni abbiamo realizzato tutto, se non la maggior parte dei nostri sogni, ci siamo aperti uno studio, Heaven e Lidia sono due ottime manager, abbiamo una casa discografica invidiabile e siamo addirittura riusciti a salire sul palco assieme ai Metallica, indubbiamente quello è stato il sogno di una vita. Ora viviamo tutti per conto nostro, Heaven vive con me, Brian vive di nuovo a casa sua con Lidia, Matt si è comprato una villetta non molto lontano da qui e vive insieme a Valary, quei due insieme sono l'amore, mi fa strano parlare così, ma è la verità, stanno davvero bene insieme e spero che lo stiano per sempre, se lo meritano, Zacky e Johnny sono ancora su mercato e anche loro hanno una vita propria ora.
"Ehy Jimmy, allora andiamo?", mi chiede Heaven riportandomi con i piedi per terra ricordandomi che abbiamo un concerto da fare.
"Si andiamo"
Usciamo di casa e come saliamo in macchina inizio a guidare verso lo stadio di Long Beach, come da programma, accendo lo stereo e alla radio in questo momento sta passando "Saturday Night" dei Misfits, subito io e la mia ragazza iniziamo a cantare a squarciagola e io me ne approffitto per riscaldare la voce, visto che tra meno di un'ora anche io avrò le mie parti da corista da fare.

Dopo una mezz'oretta arriviamo sul luogo, è stracolmo di gente e grazie agli addetti della sicurezza riusciamo a passare inosservati per entrare nel back-stage, come entriamo noto subito tutti i miei compagni di band, e ci sono anche Valary e Lidia che subito iniziano a parlare con la mia Heaven.
Mi siedo su un divanetto vicino a Brian e inizio a sbandierare le bacchette della mia amata batteria fingendo di suonarla.
Stasera sarà da paura, me lo sento.






MATT'S POV

Continuo a fare su e giu per il back-stage, tiro un sospiro di sollievo vedendo arrivare anche Jimmy e Heaven e poi torno ad isolarmi continuando a ripassare tutte la canzoni che suoneremo questa sera.
Mi sembra quasi un sogno, sembra soltanto ieri che io, Jimmy e Zacky ci trovavamo per la prima volta a suonare e a conoscerci, ed ora siamo qui, a fare il conto alla rovescia per il nostro primo e grande concerto.
Non dubito sulla band, siamo stati grandi anche nelle prove e sono sicuro che daremo un gran bello spettacolo ai nostri fans, riscaldo ancora la voce sperando che le mie corde vocali facciano il loro dovere, l'anno scorso mi sono dovuto operare e non è stata una passeggiata, non ho potuto cantare per diverso tempo e quando mi hanno detto che potevo tornare in campo è stata dura. Inizialmente non riuscivo nemmeno a parlare, la mia voce era bassa e ancora più roca del solito, avevo paura, ho avuto davvero paura di non riuscire più a cantare, ma per fortuna con l'aiuto dei ragazzi sono riuscito a tornare con la mia solita voce dopo qualche mese, e anche grazie a Valary.
Già, quella ragazza mi ha cambiato la vita, subito dopo il diploma ci siamo messi insieme e qualche mese dopo siamo andati a vivere per conto nostro, indubbiamente è la cosa più bella che mi sia capitata.
Guardo l'orologio posto sulla parete, le 20.40.
Ci siamo quasi.
"Andrà tutto bene, amore", mi dice Valary avvicinandosi
"Lo spero", capisce a cosa mi riferisco e non perde tempo per lasciarmi un bacio pieno d'amore, le sorrido e la abbraccio per poi lasciarle un bacio in fronte.
20.43.
Ok, muoio qui.




 BRIAN'S POV 

Sono seduto sul divano vicino a Jimmy, ripasso mentalmente le mie parti da chitarrista e corista, e inizio ad inventarmi qualche assolo, visto che avrò qualche minuto solo per me.
Tutto questo è letteralmente eccitante.
Fa paura, è vero, la consapevolezza di esibirsi davanti a tutte quelle persone che chiamano e urlano il tuo nome ...ma è proprio questo che volevo nella mia vita, non posso farci nulla mi piace stare al centro dell'attenzione, e da quando siamo diventati una band affermata in tutto il mondo ammetto di essermi dimostrato in tutto e per tutto, se mi chiedessero di suonare nudo solo per fare uno spettacolo 'diverso' penso che sarei in grado di farlo.
Adoro l'adrenalina che si prova quando le persone ti acclamano come un vero e proprio Dio, quando credono di conoscerti anche meglio di quanto tu possa conoscere te stesso, quando conoscono i testi delle canzoni anche meglio di noi. E' bellissimo.
Sapere che siamo arrivati fin qui, con i nostri sforzi e sacrifici, sapere che ci sono persone là fuori che ti amano anche se tu sei la persona più stupida del mondo, sapere di essere qui con i tuoi migliori amici che continuano a credere in te e tutti insieme vi fate forza a vicenda. Non potevo chiedere di meglio.
Le 20.45, manca poco...
"Mi manchi", mi volto verso Jimmy e lo vedo cercare il mio sguardo, gli sorrido
"Mi manchi anche tu", gli passo una mano dietro al collo, lo avvicino e gli lascio un bacio sulla tempia destra
"Ma se siete attaccati?", domanda Zacky alzando un sopracciglio.
"Ci vediamo tutti i giorni, eppure siamo fatti così", afferma Rev tutto felice.
20.47

"Sevenfold! Sevenfold! Sevenfold!"

Le urla dei fans arrivano fino a noi.
E l'adrenalina sale.






ZACKY'S POV

Sentire le urla dei fans che ci chiamano nella speranza di vederci su quel palco subito è una scossa. Un brivido freddo mi assale mentre sono davanti allo specchio per sistemarmi il mio amato papillion nero, incredibile dove siamo arrivati.
Mi volto verso i miei compagni e guardandoli mi viene in mente di quando Matt mi disse che alla band serviva un'altro chitarrista che facesse da solista, ricordo che mi arrabbiai, dicendogli che se non gli andavo bene poteva anche dirmelo senza girarci troppo intorno, ovviamente mi trattenne e mi spiegò per bene cosa intendeva, mi disse che non dubitava affatto di me, ma che secondo lui era meglio avere due chitarristi nella band in modo da eccellere negli assoli. Quando si presentò Brian sentii subito una forte intesa, la prima volta che provammo insieme, senza nemmeno metterci d'accordo, durante l'assolo ci mettemmo spalla contro spalla, e nella nostra situazione viene molto comodo, visto che io sono mancino mentre Brian è destro.
Inutile dire che dimenticai la rabbia nei confronti di Matt e iniziai ad approvare in pieno quella sua grande idea.
Le 20.50
"Ehy Vee, sei pronto?"
"Si, Brian. Sono pronto"

"Sevenfold! Sevenfold! Sevenfold!"



JOHNNY'S POV

Ok, la cresta è perfetta, il mio adorato basso è pronto, i testi li ho ripassati e ora non mi resta che aspettare, 5 minuti, i 5 minuti più lunghi di tutta la mia vita!
Sono felice di essere arrivato qui, sono entrato nella band poco prima di Brian e si può dire che quel giorno è stato perfetto.
Ricordo che giravo per i corridoi di scuola quando conobbi Jimmy, finimmo a parlare del più e del meno e, come se nulla fosse, mi invitò alle prove.
Credo che tutti in questo gruppo reputino Jimmy come un vero e proprio angelo, è grazie a lui se gli Avenged Sevenfold esistono, ha spronato Matt ha fondare il gruppo, e poi ci ha trovati tutti lui, ha trovato Zacky in una rissa e aiutandolo lo ha convinto a darsi alla sua più grande passione, ha trovato Brian al negozio di musica e lo ha portato da noi dandogli la possibilità di inseguire i suoi sogni, ha trovato me, mi ha preso sottto la sua ala e mi ha dato la possibilità di rifarmi.
20.55
Ci siamo.

  
"Sevenfold! Sevenfold! Sevenfold!"







BRIAN'S POV

"Bene ragazzi là fuori c'è una folla che vi aspetta, avete tre minuti!", ci informa Larry
Ci siamo, tocca a noi, ci guardiamo tutti negli occhi e come da manuale ci abbracciamo, ci stringiamo in un abbraccio di gruppo e ci possiamo sentire davvero come rinati.
"Facciamoli a pezzi ragazzi!"
"Siamo i migliori"
"Vi adoro ragazzi, questa band è merito vostro"
"Anche merito tuo Jimmy, senza di te sarei ancora in camera a cantare i testi dei Guns N' Roses", ridacchiamo alle parole di Matt e ci separiamo, imbraccio la mia chitarra e lascio un'ultimo saluto a Lidia che mi abbraccia augurandomi buona fortuna, con la coda dell'occhio riesco a vedere Matt che bacia Valary, e Heaven che ha dato una pacca sul culo a Jimmy che ridacchia.
Usciamo dal back-stage.
Saliamo i gradini per arrivare sul palco.
Il delirio.
I fans urlano i nostri nomi mentre noi ci mettiamo nelle nostre postazioni, mi volto un'ultima volta e cerco lo sguardo di The Rev che, come sempre, ricambia subito.
Matt urla.
Inizio a suonare Critical Acclaim, le dita si muovono veloci sulla mia bambina.
Alzo lo sguardo al cielo e sorrido.
Guardami papà, guarda dove sono arrivato. Ci sono riuscito, ho raggiunto il mio sogno, e spero che tu sia fiero di me.


SPAZIO AUTRICE

Siamo arrivati a questo penultimo capitolo! Che ne pensate??? Spero non sia troppo noioso!
Ci tengo a specificare che l'ultima frase pensata da Brian è strettamente personale, e non lo dico per farvi scappare un voto o un commento positivo sulla mia storia, semplicemente spero anche io di poter raggiungere i miei sogni, e scrivere questa storia, insieme a tutte le altre che ho scritto e scriverò è già un piccolo traguardo.
Spero di renderti fiero di me papà, mi manchi. Per sempre la tua scimmietta.

Maraforevergates
 
   
 
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