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Autore: Annika Mitchell    11/12/2015    1 recensioni
Dobbiamo smetterla di dirci pazzi, senza farci curare mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A quella puttana dell'insonnia.

 

Perché non siamo in grado di fare altro che farci del male, io e te? Ci ostiniamo.
Io la sofferenza l'ho sempre vista come un qualcosa da ritrarre, come la bellezza che si cela dietro a un tramonto e a degli occhi tristi. La sofferenza è stata sempre ispirazione. Ma questa sofferenza è differente da qualsiasi cosa io abbia mai provato. Non c'è nulla di poetico, nulla di struggente, nessuna bellezza celata tra le mie lacrime. È una sofferenza che lacera. Ha il gusto delle lacrime copiose, del sangue amaro sulla bocca dello stomaco e del veleno sulle labbra mentre pronunciano parole taglienti come lame.

Perché ci ostiniamo a farci del male a vicenda? Perché non siamo in grado di essere felici senza graffiarci e senza morderci, prima di dirci che ci amiamo e che non succederà più? Perché non ci sembra la stessa cosa, fare l'amore, se prima non ci siamo dati battaglia? Che assurda idea, quella dell'amore, del tuo corpo sopra - dentro, contro - il mio, come nient'altro che una tregua dopo un'interminabile guerra. Tregua, pace, miracolo. Resurrezione?

Dobbiamo smetterla di dirci pazzi senza farci curare mai. Forse la verità è che siamo troppo infantili e ingenui, nel credere che sia così che ci si ama.

Una volta M. mi ha detto che l'Amore, quello vero, non ti deve mai levare il sonno. Non sai quante volte mi ha svegliato il tuo pensiero, di notte.

Mi sto tenendo così tante cose dentro, che rischio di morirci annegata. Il nostro amore fa acqua da tutte le parti, eppure tu continui imperterrito a fare lo sportivo e a voler nuotare in mezzo al maremoto. Ma le mie onde non si fermano mai, dovresti aver imparato.

Ti ho detto che quando un artista si innamora di qualcuno, quella persona non potrà morire mai. Mi hai chiesto se fosse una bella cosa e non ti ho mai dato una risposta. No, non lo è. Non lo è mai, perché significa che a lungo tormenterai la mia mente e seguiterai a svegliarmi la notte, solo per ricordarmi che di te non è rimasto che il fantasma che alberga il mio cuore e che devo dipingerti da qualche parte, se non voglio perderti ancora.

Sei la sofferenza che non riesco più a ritrarre.


 
Note: prodotto dell'insonnia, dei miei amori JOS e R2, dei miei 20 anni e delle sbronze il lunedì. Un bacio a M.
   
 
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