Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Fabiola19    12/12/2015    0 recensioni
L' avventura dei nostri amici di Tomoeda continua in questa seconda parte del loro secondo viaggio nella Terra di Mezzo. Scampati all' agguato dell' Orco Pallido, il gruppo della giovane Sakura Kinomoto, il Guardiano alato Kerochan e 13 Nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, continuano il loro viaggio alla riconquista del Regno dei Nani di Erebor. Lungo la strada incontreranno Beorn il cambia pelle, lo sciame di ragni giganti di Bosco Atro, gli Elfi Silvani della foresta guidati da Legolas, Tauriel e dal re Thranduil ed infine un uomo chiamato Bard che li condurrà a Pontelagolungo. Qui, i Nani e Sakura, cercheranno di convincere il Governatore e gli abitanti della Città a lasciarli proseguire nella loro missione, promettendo loro di entrare, alla fine dell' impresa, in possesso del tesoro della Montagna. Finalmente giunti alla Montagna Solitaria, si troveranno ad affrontare il pericolo più grande: il Drago Smaug. Kerochan, intanto, indagherà sul mistero del Negromante, intorno alle rovine della sua fortezza, per scoprire se la minaccia che incombeva sulla Terra di Mezzo un anno fa è tornata.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kero-chan -Cerberus, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Touya/Toy, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il Nano si sentì in pericolo adesso, sapendo che c' era qualcuno che gli dava la caccia alla decifrazione del messaggio in Lingua Nera. Ora fissava la tigre come se fosse un agente segreto che pareva conoscesse delle vie di fuga, nascoste da una possibile trappola: << Thorin, non puoi più aspettare: tu sei l' Erede al Trono di Durin. Mobilita gli Eserciti dei Nani, e se ne avete la forza e la potenza per riconquistare Erebor, convoca in assemblea le Sette Famiglie dei Nani. Pretendi che rispettino il voto >> aumentava il tono di carica Kerochan, ma senza farsi sentire da tutti. Thorin lo ascoltava sicuro di scendere in campo, ma dovette ribadire un' ultima cosa al Guardiano, dicendola sempre sotto voce e con segretezza: << I Sette Eserciti fecero quel voto a colui che maneggia il Gioiello del Re: l' Archengemma. E' l' unica cosa che li terrà uniti, e nel caso tu l' abbia dimenticato, il gioiello è stato rubato da Smaug >> in quell' istante gli occhi di Kerochan balenarono verso l' uomo calvo che notò per prima il Nano. L' uomo puntava ai due discutenti sul tavolo e cercò di nascondersi nella sua camminata dietro ad un pilastro, tentando di avvicinarsi per afferrare qualche parola. Il Principe dovette fermarsi nel parlare, scorgendo adesso i due uomini di prima che uscivano dalla locanda alle spalle della tigre che davano ogni tanto occhiate a lui e a Kerochan. Quest' ultimo diede poca importanza a ciò che avevano afferrato i due uomini, e propose con un' espressione di furbizia il suo aiuto al Nano nell' impresa che stava per scattare: << E se io ti dessi una mano a recuperarlo? >> chiese sicuro. Thorin non poteva credere che il Guardiano voleva davvero recuperare l' Archengemma, il famoso gioiello perduto tra l' oro di Erebor. Era una missione suicida per lo stesso Thorin: << Come? L' Archengemma giace a mezzo mondo da qui, sepolta sotto le zampe di un Drago Sputafuoco >> fece per far rendere conto a Kerochan il pericolo che si presentava. Ma questi continuò diritto per la sua strada: << Sì, infatti. Ed è per questo che ci serve una scassinatrice >> introdusse così il ruolo che avrebbe dovuto avere un altro membro che si sarebbe unito a Thorin. Quella scassinatrice fu Sakura Kinomoto.


 


 


 

***


 


 


 

A distanza di sei mesi dalla partenza da Tomoeda e dall' inizio del secondo viaggio, la cattura carte si trovò a fare da osservatrice per la sua Compagnia. Thorin la mandò sopra ad una collina per controllare i movimenti degli Orchi che ancora li seguivano insieme al loro capo Azog, in groppa ai loro Mannari. I Nani e gli amici di Sakura sostavano alla fine della collina, tenendosi un po' nascosti tra le rocce nel caso in cui la cattura carte avrebbe detto che gli Orchi si stavano avvicinando a loro. La giovane sbucava ogni tanto da una trincea di rocce nella sua postazione, osservando il gregge di Mannari con i loro fanti che percorrevano una collina distante dal luogo dove era Sakura. Gli ululati dei lupi affamati si sentirono in tutta l' area. Sakura si sentì un solletico improvviso al naso, che alla fine fece andar via con uno starnuto. L' Orco Azog sembrò averla sentita nello starnutire con le sue lunghe orecchie, e si fermò su una roccia con il suo Mannaro Bianco a guardarsi intorno. L' Orco aveva i raggi del sole rosso che albeggiava all' orizzonte che gli si posarono nella pelle pallida. Questo volse la sua faccia furiosa verso la direzione di Sakura, mostrandole i suoi denti accuminati. La cattura carte si abbassò, mimetizzandosi dietro alla roccia, nella speranza che Azog non l' avesse vista. Quest' ultimo diede ancora un' occhiata in giro con gli occhi freddi e assetati di vendetta che non volevano farsi perdere neanche un minimo movimento nei paraggi. Dopodichè, non trovando niente, diede un colpo di talloni ai fianchi della sua bestia, riprendendo a muoversi in avanti insieme agli altri Orchi. Sakura risollevò pian piano la testa oltre il masso, notando che Azog era sparito per il momento. Una ringhiata molto grossa le giunse alla sua sinistra, facendola tremare per poco. Sakura sgranò gli occhi e si nascose di nuovo dietro la roccia, rimanendo attaccata al muro di essa. Una seconda belva che non era stata vista da lei prima, adesso la vide chiaramente accostata ad un lato del sentiero dove Azog e i suoi erano appena appostati. Sakura emise un' espressione di stanchezza alla comparsa di quella che poteva essere una nuova minaccia che stava dando loro la caccia senza preavviso. La bestia ringhiava con le zampe anteriori posate sopra ad una roccia davanti a lei, fissando gli Orchi che se ne erano appena andati. La cattura carte scorse la figura di un orso abbastanza muscoloso nelle zampe, con la pelle che gli si era diventata grigia dalle prime luci dell' alba. Con il passo quatto, la ragazzina fece per discendere la collina il più in fretta possibile per avvertire il resto della Compagnia che aveva visto un' altra bestia nei paraggi. Questo mostro emise il suo ruggito più acuto nell' aria, rivolto a tutti coloro che osavano avvicinarsi a lei.

Gli Orchi e Azog perlustravano ancora la collina che andava a formarsi in una vasta catena montuosa, cercando tra le nuvole che scendevano tra loro la Compagnia di Nani, ricercata adesso da un' ennesima bestia feroce, oltre ai tanti Mannari. I Nani e il gruppo di Kerochan udirono i passi della loro compagna che si avvicinavano con la rottura di piccoli ramoscelli che venivano schiacciati dalla stessa ragazzina. La videro che stava discendendo il sentiero stretto della collina: << Quanto è vicino il branco? >> chiese informazioni Thorin: << Troppo vicino. Un paio di leghe, non di più. Ma questa non è la parte peggiore >> avvertì Sakura riunendosi con il fiatone tra il suo gruppo: << Cosa intendi dire? >> le domandò Toy subito intorno a lei, insieme al resto del gruppo: << I Mannari ci hanno fiutato? >> domandò Dwalin a fianco a Thorin: << Non ancora, ma lo faranno. Abbiamo un altro problema >> rispose sempre la solita ragazzina con già le prime domande che le venivano fatte in preda al panico: << Ti hanno visto? Ti hanno visto? >> le chiese la tigre Kerochan da una parte del grande gruppo: << No, non è questo... >> << Mh, che vi avevo detto? Silenziosa come un topo. Ha la stoffa della scassinatrice >> disse il Guardiano per far sapere a tutti i Nani delle abilità di Sakura. Questa non terminò la frase che già la Compagnia di Nani si mise a parlare tra di loro nel giudicare in modo benevolo la loro compagna: << Un attimo di silenzio, vi prego... >> cercò di farli zittire inutilmente Sakura, osservata dai suoi compagni che si misero in disparte dal tentare di calmare gli scambi verbali e accesi dei piccoli amici: << Sembra che non le diano ascolto >> << Poverina >> commentarono Meiling e Tomoyo con Li che sbuffò dalla testardaggine dei Nani, sapendo che la sua amata aveva da dire qualcosa di importante: << Kerochan, dovevi metterci proprio tu in questa situazione? >> disse Sakura richiamando l' autore della discussione: << Cosa? Non ti sento, Sakura >> rispose la tigre assordata dalle parole dei Nani. Fu a questo punto che la ragazzina mise da parte la voce serena, cercando di sovrastare la sua oltre quelle di tutti: << Volete darmi ascolto? Volete darmi ascolto?! >> alla fine tutti quanti i Nani smisero di parlare cogliendo le altre notizie che stava per dargli la loro scassinatrice: << Sto cercando di dirvi che c'è qualcos' altro là fuori >> indicò la direzione della collina, destando timore nei Nani, da Thorin fino a Bofur, così come nel suo gruppo: << Che cosa? >> chiese Li incredulo: << Quale forma ha assunto? Quella di un orso? >> chiese Kerochan anche lui timoroso.

Sakura gli diede conferma, scoprendo che l' aveva letta nel pensiero in qualche modo: << S... Sì, ma più grosso! Molto più grosso >> aggiunse la cattura carte. Ora tutti guardavano al Guardiano come un colpevole, sospettando che non li aveva avvisati riguardo a questo mostro in arrivo: << Kerochan, dicci che cosa sta succedendo >> gli disse Tomoyo speranzosa nel voler ricevere qualche buona notizia dall' amico giallo: << Tu sapevi di questa bestia? >> chiese Bofur con un pizzico di tono di rimprovero alla tigre. Ma questa non rivolse alcuna risposta alla Compagnia, e si voltò pensierosa dietro di loro, ormai tutti conoscenti di quello che Kerochan gli aveva nascosto: << Io dico di fare dietro front >> << Ed essere travolti da un branco di Orchi? >> aggiunse Thorin alle sciocchezze che Bofur proponeva, riaccendendo la discussione in mezzo ai tredici Nani, coinvolgendo qualche componente del gruppo di Sakura: << Potremmo andargli incontro e fronteggiarli per finirli una volta per tutte >> disse Toy: << Non ce la faremo. E' già tanto se li teniamo lontani con pigne di fuoco >> rispose a nome dei suoi compagni Thorin, che approvarono senza obiettare alla decisione del loro capo: << Ma è l' unico modo, non abbiamo altre vie di fuga. Lo capisci o no? >> << E allora perchè non ci vai solo tu, eh? >> chiese il Principe Nano per poco attaccandosi alla fronte del ragazzo per ingaggiare con lui un nuovo scontro verbale: << Ma voi due dovete sempre litigare? >> li separò Sakura stroncando sul nascere una lite. Si fece avanti Yuki, che interpellò Kerochan: << Che cosa dovremmo fare, Kerochan? >> domandò alla tigre voltata, e questa rispose: << C'è una casa. Non è lontana da qui, dove noi potremmo, ehm.. trovare rifugio >> << Perfetto, una casa va più che bene >> disse Sakura per cercare di mettere tutti d' accordo: << Spero che abbiano anche delle coperte per la notte, e del dolce latte caldo >> sperava Meiling sognando un salotto da sogno: << Aspettate, di chi è la casa? Amico o nemico? >> si intromise Thorin per chiedere informazioni sul luogo sconosciuto in cui stavano per andare, quasi sul voler spezzare i sogni della cinesina: << Nessuno dei due. Lui ci aiuterà o ci ucciderà >> rispose quasi all' indifferenza la tigre. Sakura e le due amiche emisero dei sospiri di spavento alla sentenza del loro amico: << Cosa? Oh no... >> commentò Sakura senza più speranza: << Dovrò dire addio al mio dolce salotto! >> si sconfortava Meiling riguardo ai suoi desideri: << Lui chi? Spiegati meglio >> disse Toy insistendo sulla tigre, ma il tempo correva veloce sul gruppo: << Che scelta abbiamo? >> domandò Thorin non sapendo neanche lui cosa fare. La risposta gli venne data dal ruggito troppo ravvicinato della bestia orso che sembrava aver fiutato i Nani insieme agli altri componenti da sopra la collina: << Nessuna >> concluse Kerochan con un' unica cosa da fare.

La Compagnia intraprese così una lunga corsa tra le Terre Selvagge, giungendo poi per affacciarsi in una vasta radura composta interamente dalla natura sotto il sole ormai già alto nel cielo azzurro. Sorpassarono un ruscello che separava quel verde prato dal terreno roccioso più in là, non smettendo mai di muovere le gambe: << Forza! >> diceva Kerochan per guidare il grande gruppo dietro di lui: << Avanti! >> continuò lo stesso ad urlare a gran voce per far avanzare alcuni Nani che risultarono più indietro al gruppo. Azog aveva intuito già la scia delle sue prede dove erano dirette, e anche lui stava dando loro la caccia, insieme ai suoi servi. Gli Orchi finirono dentro ad una fitta foresta di tronchi magri, seguendo sempre la Compagnia che vi si era addentrata, e manovrando la sua mazza in avanti per far dirigere in una corsa a tutta velocità gli altri Lupi e Orchi al suo fianco. La Compagnia discese in fretta un pendio coperto di foglie cadute che rallentavano il passo dei Nani, schivando qualche tronco che si presentava davanti ai fuggitivi. Il branco di Azog si dovette fermare sul ciglio di una collinetta, sentendo il verso della bestia di poco fa che li avvisava che erano entrati nel suo territorio. Ma i Nani furono più esposti al pericolo, e il grande gruppo si fermò per un istante al sentire il ruggito spaventoso dell' orso che li stava seguendo: << E' dietro di noi! >> esclamò Tomoyo impaurita: << Per di qua, svelti! >> ordinò Kerochan per far smuovere tutti i componenti. Il gruppo riprese così la corsa: << Forza, Sakura! Non rallentiamo! >> la prese per una mano Li per tirarla nel riprendere il lungo correre e per svegliarla dal terrore che la stava riassalendo: << Correte! Correte! >> urlava Thorin a tutti i suoi compagni. Bombur era l' unico tra i Nani che rimase pietrificato, e lo stesso Thorin lo tirò per uno dei lunghi baffi, destando anche lui dalla paura nel fissare la collina: << Bombur, vieni! >> e infine tutti i membri della Compagnia si rimisero a seguire il passo veloce di Kerochan che sembrava quasi un giaguaro. I membri del gruppo discesero a grandi passi una seconda salita, e saltarono una grossa radice che era posizionata nel loro sentiero: << Non lasciatelo indietro! >> avvertiva uno dei Nani per tenere sotto d' occhio Bombur che risultava molto lento nella corsa. La compagine riuscì a intravedere la fine della foresta, e più in là videro la casa detta dal Guardiano: << Alla casa! Svelti! >> diceva quest' ultimo per sostenere con un ultimo sforzo tutti quelli che gli stavano dietro. Furono in campo aperto, nel giardino che circondava la casetta in mezzo alla radura, e come ordine di Kerochan, Bombur si mise a correre più velocemente dei suoi compari e del resto. Superò incredibilmente con uno scatto l' ultimo posto, sorpassando tutti quelli che lo guardavano con sguardo confuso e meravigliato data la sua velocità con la grande massa che si portava in corpo. Bombur varcò il primo cancello della casa insieme a Kerochan, e il ruggito dell' orso si sentiva anche se era ancora dentro la foresta: << Forza, andate dentro! >> diceva la tigre sostando ad un lato del grande cancello e facendo scorrere i Nani e i suoi amici che giungevano in ritardo al primo varco. Bombur finì per essere il primo della fila, andando a tutta birra attraverso il giardino e percorrerlo con i piedi che non smettevano di agitarsi dalla corsa che gli prese. Andava tutto dritto verso il portone principale della casa, e cercò di buttarlo giù con la sua forza.

Ma invece il grasso Nano rimbalzò con la sua pancia sulla porta, trovandola serrata, e sbattendo la faccia contro di essa cadde all' indietro: << Vai! >> esclamò Kili buttandosi con una spalla sul portone insieme al fratello Fili per buttare giù le due ante: << Apritela! >> avvertì Toy in fondo. Kerochan diede un' ultima occhiata al bordo della foresta, non sentendo più il ruggito dell' orso. Alla fine, la bestia apparve sbuccando con un saltotra i folti cespugli verdi e ruggendo più che poteva nella sua corsa inarrestabile. Sakura e i suoi tre amici furono gli ultimi a varcare il primo cancello insieme ad alcuni Nani, e presto si ritrovarono ammassati dietro a tutti gli altri che sostavano davanti alle porte chiuse. L' orso infuriato stava percorrendo la distesa d' erba a tutta velocità, macinando metri a grandi passi: << Sbloccate la serratura, accidenti! >> esclamò Meiling isterica al sentire il terremoto che faceva la bestia nell' emettere i passi sul terreno. Ma i Nani spingevano inutilmente le ante senza sentire tra le loro grida gli avvertimenti della cinesina: << Ma che succede? >> si domandò Yuki in fondo alla calca con i suoi amici. Giunse a gran voce Kerochan che chiudeva di corsa la fila: << Aprite la porta! >> e l' orso dalla pelle nera era già sul punto di raggiungere il varco del cancello: << Presto! >> ordinò lo stesso Thorin notando la bestia che stava per sbranarli tutti. Il giovane Principe fece per farsi largo tra la folla e giungere al portone, tra l' incapacità dei suoi compari: << Fatelo! Thorin! >> gridava il Nano Dori non sapendo come sbloccare le ante. Thorin alzò la piccola sbarra che teneva agganciate le due ante, e tra l' imbarazzo di quelli che sostavano davanti ad esse, aprì il portone per riversarsi dentro alla stalla. I Nani e il gruppo di Sakura si riversarono in tutta fretta nella prima stanza che si presentava: << Presto! >> dissero alcuni Nani per far muovere Kerochan a intruffolarsi dentro. La Compagnia di piccoli esseri fece per richiudere le ante del portone, ma in una di queste vi sbattè la grossa testa dell' orso. Questo si sporse per poco alla vista del gruppo, sbraitando con un sonoro ruggito verso di essi e mostrandogli la dentatura che si portava nella bocca enorme. I Nani fecero pressione sulla porta, urlando in preda alla disperazione per il volto mostruoso dell' orso che scorsero ai loro occhi. Tomoyo si mise una mano alla bocca per trattenere un urlo che le stava per uscire. Sakura estraò di conseguenza Pungolo, e rivolse la punta verso il faccione del mostro terribile. Lo stesso fecero Li e Toy, sguainando le loro spade nel caso in cui la bestia fosse riuscita ad entrare. Questa continuava a ruggire nel tentativo di aprire le ante della porta, e allo stesso tempo Sakura digrignava con cattiveria la sua faccia contro il viso del mostro. La ragazzina sembrò aver tirato del tutto fuori il suo coraggio, e questo lo notò Li che le stava al fianco, non avendo mai visto quella faccia nel volto della sua amata. Kerochan indirizzò un' occhiata alla bestia che si dimenava con la testa che premeva sul grosso portone. Il Guardiano sembrò avvertire la bestia di una qualche messa in scena che doveva per il momento abbandonare. Infine, con un ultimo sforzo, i Nani alla porta spinsero l' anta che teneva aperta il grosso bestione e la chiusero, lasciando lui all' esterno.

<< Forza, ragazzi! >> gridò Dwalin ai suoi compari per abbassare la grossa sbarra in legno e serrare all' interno le due ante. La Compagnia fu salva per miracolo dall' attacco dell' orso, e poterono levare i loro sospiri di sollievo ad una fatica accumulata e al pericolo scampato. Alcuni dei piccoli amici si accasciarono alle ante del portone: << C'è mancato un pelo >> disse Toy riponendo la sua lunga katana nella custodia, seguito poi da Sakura e da Li. Meiling, che fino ad ora aveva trattenuto la tensione, buttò giù il fiato e svenne tra le braccia di Tomoyo: << Oh no, Meiling, che hai adesso? >> chiese l' amica reggendo la cinesina a sé. Yuki si risistemò gli occhiali ad una situazione più sicura: << Quello cos'è? >> domandò il Nano Ori al Guardiano per chiedere spiegazioni riguardo all' abominevole mostro che trovarono per la loro via di salvezza: << Il nostro anfitrione >> rispose per il momento corto Kerochan, aspettando che tutti si voltassero verso di lui. Con un sorrisino che sembrava ridersela alle facce impaurite di tutti, la tigre proseguì: << Il suo nome è Beorn. Ed è un mutatore di pelle >> << Grandioso! Ci mancava solo questa >> commentò Toy irritato dal secondo incomodo. La tigre fece per camminare avanti, ascoltata inutilmente dall' apparecchio acustico e schiacciato di Oin, ridotto in quello stato dai Goblin che li presero nelle loro caverne: << A volte è un enorme orso nero. Altre volte è un omone grande e forte. L' orso è imprevedibile, ma con l' uomo ci si può ragionare >> rammentava Kerochan fermandosi in mezzo a due fila di buoi dalle corna affilate e rinchiusi nei loro recinti. I Nani fecero così per spargersi per la casa, entrando prima per la cucina ornata con una struttura legnosa nei mobili. La tigre aggiunse un' ultima cosa: << Tuttavia, non è che faccia salti di gioia per i Nani >> e rivolse un' occhiata scomoda ai Nani Oin e Gloin e a quelli davanti a lui, e si scambiavano occhiate di timore, come se fossero ospiti sgraditi agli occhi del Guardiano. Tomoyo, seduta su del fieno, tentava di svegliare Meiling sventolandole un fazzoletto sopra la faccia, per farle prendere aria: << Hey, Thorin, controlliamo le finestre >> disse Dwalin per accertarsi insieme al suo amico dei movimenti che faceva il loro inseguitore: << Se ne sta andando >> riferì parola a bassa voce Ori, sbirciando dal buco della serratura. Il fratello Dori fece per allontanarlo dalla porta, mettendolo in guardia: << Vieni via da lì. Non è naturale, niente qui lo è. E' ovvio: è sotto un oscuro incantesimo >> disse superstizioso Dori, rivolgendosi alla tigre. Ma Kerochan contraddisse ogni pensiero negativo del Nano: << Non essere sciocco. E' sotto un solo incantesimo, il suo >> rispose di fretta prima di sorpassare i due Nani: << Bene. Sakura, Li, aiutate Tomoyo a far riprendere Meiling >> ordinò il Guardiano poi ai suoi amici: << Sì, subito >> disse Sakura ad ordine ricevuto e si diresse con Li verso Tomoyo.

La tigre rivolse un altro ordine ai suoi altri due amici: << Toy, Yuki, aiutiamo i Nani a preparare la cena >> << D' accordo >> risposero all' unisono i due: << Cercate di dormire tutti voi. Starete più al sicuro qui, stanotte >> emise un ultimo avvertimento a tutti la tigre, poi bisbigliò qualcosa tra sé e sé in modo che non fosse sentito dagli altri: << Lo spero... >> disse con espressione insicura prima di tornare a svolgere il suo compito con i due ragazzi. I Nani e gli amici di Sakura si misero in seguito ad organizzarsi il salotto e i posti per la cena non appena sarebbe tramontato il sole.

   
 
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