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Autore: rosewhite    12/12/2015    1 recensioni
Dopo anni di fatiche e dolori Megan è finalmente dove vorrebbe essere.
Agente Speciale di un'agenzia soprannaturale segreta ora si troverà di fronte ad una nuova missione più pericolosa e controversa di quanto credeva.
Riuscirà la nostra eroina a portarla a termine oppure perirà nel tentativo?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 1

 

L’ufficio del Generale,come il suo proprietario, emanava rispetto e potere anche nella sua semplicità. Una grande scrivania di legno scuro regnava dal suo posto avanti all’immensa vetrata, che dava sul giardino sempre curato, accerchiata da librerie che toccavano il soffitto stracolme di vecchi tomi su ogni razza che aveva camminato sulla Terra e sul territorio magico.

Meg una volta aveva anche visto un libro sugli unicorni, da qualche parte su uno scaffale in alto a destra.

Il Generale Hamilton disse loro di accomodarsi sulle due sedie imbottite , anch'esse di legno scuro, di fronte alla regina della stanza. Una volta che i due agenti si furono seduti prese da un cassetto della scrivania due fascicoli ed accese la lavagna alle sue spalle, portata lì dalla sala riunioni attigua per l’occasione.

Sullo schermo comparve la mappa della città con tre puntini rossi.

Rimise a posto un ciuffo di capelli castani scivolatogli davanti al viso.

<< Arriverò subito al dunque. Abbiamo un grosso problema. In giro c’è una nuova droga che fa perdere completamente il controllo agli esseri soprannaturali. >> esordì con quel tono pacato e al tempo stesso autorevole che lo contrastingueva.

Nel breve momento di pausa che seguì, Megan iniziò a pensare a quanto preoccupanti erano le parole appena dette. Questo voleva dire licantropi che si trasformavano tra gli umani, vampiri che attaccavano senza lucidità, demoni che perdevano le loro sembianze umane tra la folla e streghe che appiccavano incendi o Dio solo sa cos’altro involontariamente.

<< Ci sono stati diversi casi e i soggetti prima di perdere il controllo sono stati visti tutti nei tre locali evidenziati. Quindi abbiamo una pista da seguire. Fortunatamente la droga agisce dopo qualche ora, quindi ci sono stati pochi feriti e siamo riusciti a ripulire tutti i civili coinvolti. >> Che in gergo significava che tutti i ricordi inerenti a qualsiasi cosa fuori dall’ordinario erano stati completamente cancellati dalle loro menti.

Il Generale George Hamilton si portò le mani dietro la schiena. << I membri del PS - ovvero Popolo Soprannaturale- che hanno usato questa droga, detta Oblivion, dicono di averla comprata tutti da persone differenti e, soprattutto, di non sapere che era una droga specifica per i soprannaturali. >> Si accomodò sulla grande poltrona dal lato opposto a quello di Tyron e Megan, si sistemò i baffi con le dita ed intrecciando le mani li guardò intensamente. Sembrava che quegli occhi castano chiaro volessero entrare nei loro corpi per scrutarli da dentro.

<< Agente Speciale Evans, Agente Speciale Cooper, siete due dei nostri migliori agenti. Ho bisogno che lavoriate insieme e che concludiate velocemente questa missione.>> Fece scivolare verso i due i fascicoli.

<< Qui dentro troverete tutte le informazioni che abbiamo a nostra disposizione. Avrete due squadre d’appoggio che sorveglieranno i due locali dove non vi troverete. Hanno il compito di avvisarvi in caso notassero qualcosa di sospetto.  È tutto chiaro? >> Quando i due agenti risposero affermativamente, il gran capo si alzò, segno che la riunione era terminata.

<< Perfetto. Conto su di voi. Ora studiate il materiale e preparatevi per uscire. Andate e buona fortuna. >> Così loro si alzarono ed uscirono. Appena la porta si chiuse alle loro spalle Tyron disse: << Vedi di non metterci troppo a preparati strega. Tra un'ora ci vediamo all’ingresso. Cerca di non essermi d’intralcio. >> Meg non sapeva se mandarlo a quel paese o semplicemente lanciargli un maleficio che l’avrebbe reso un tappeto per almeno un paio d’ore, ma non ebbe nemmeno il tempo di decidere che Mr. Muscolo scomparve dalla sua visuale girando l’angolo.

Oh, quella sarebbe stata senza ombra di dubbio una delle missioni più difficili da affrontare. Ma non per la droga, gli spacciatori o il pericolo, ma perché avrebbe dovuto sopportare quel pallone gonfiato per chissà quanto tempo.

“Oh grande e Sacra Fenice, ti prego, dammi la pazienza di non incenerirlo e fa che questa storia finisca presto.”

 

Meg rischiò di cadere mentre cercava di leggere il fascicolo che le levitava davanti infilandosi i jeans neri attillati, troppo attillati.

Questa nuova droga aveva colpito proprio tutte le razze, nessuna esclusa. Anche un giovane gnomo. E la cosa la stupì perché solitamente gli gnomi se ne stavano per i fatti loro e non erano molto inclini alla socializzazione.

I locali interessati non erano nemmeno famosi per l’affluenza dei soprannaturali, quindi perché sceglierli?

Ognuno dei soggetti interessati aveva descritto lo spacciatore in modo diverso,l’unica cosa che li accomunava era il fatto di essere umani.

Quanti ne avevano coinvolti? Sapevano quello che facevano?

Ma la domanda principale era chi. Chi c’era dietro tutto questo?

Mentre applicava il mascara le rotelline nel suo cervello iniziarono a muoversi. Che quello fosse stato solo un esperimento?

Chiunque ci fosse dietro forse voleva solo testare gli effetti dell’Oblivius. Per questo erano stati scelti posti poco frequentati dai membri del PS, è più facile colpire e vedere le conseguenze con un solo soggetto.

E che fosse quello il motivo del continuo cambio degli spacciatori? Non serviva un legame se nessuno doveva tornare a comprare ed ovviamente rintracciarli era più complicato.

Anche se poteva essere un caso il fatto che nessuna razza fosse stata colpita due volte.

E soprattutto c’era stato un solo attacco per volta, mai di più in una notte.

La cosa le puzzava.

Era pronta ed aveva letto il fascicolo con ben dieci minuti di anticipo. Voleva proprio vedere cosa le diceva Mr.Muscolo, che nel frattempo l’aspettava già nell’atrio.

Così quando arrivò ticchettando, per via degli stivaletti, si beccò un’occhiataccia scocciata.

<< Ce ne hai messo di tempo>>

Meg guardò l’orologio.

<> Non la fece terminare, prese le chiavi della sua moto e si voltò.

<>

Guardando con disprezzo le spalle muscolose fasciate dal giubbotto di pelle nera, ebbe voglia di tirargli in testa le chiavi. Ma non lo fece. D’altra parte era una strega saggia e soprattutto quello non sarebbe stato un buon inizio.
Non che Tyron avesse intenzione di avere un buon inizio. O un buon proseguimento. Voleva solo che quella storia finisse in fretta per tornare a lavorare da solo. In pace. Senza dover dar conto a nessuno delle sue azioni. E soprattutto senza sentire quel fastidioso rumore di tacchi che lo seguiva.

Il Midnight si trovava a circa 20 minuti d’auto dalla sede dell’Alleanza.
Tyron lo raggiunse in 10, Meg rimase bloccata nel traffico e ce ne mise 30.

Mentre aspettava spazientita, più per le future frecciatine del demone che per il traffico, iniziò a picchiettare le unghie sul volante mentre vagava con la mente.

Continuava  a pensare che qualcosa non andava.
Era un caso che questa droga colpisse principalmente gli esseri soprannaturali?
E se non lo era qualcuno del PS doveva aver progettato quella cosa. A che scopo?
Se si veniva a conoscenza dell’Oblivius esseri come vampiri, ninfee, alcuni demoni e qualsiasi altra razza immortale, ormai annoiati dopo aver visto praticamente tutto della vita, potevano avvicinarsi a questa droga, con risultati a dir poco tragici.

 
   
 
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