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Autore: FrenzIsInfected    15/12/2015    5 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Ascesa agli inferi Il sangue sgorgava dal petto di Chloe. Anche dalla bocca fuoriusciva un liquido nerastro.
- Pensi davvero di potermi uccidere con un coltellino? Non sai che i demoni non muoiono mai, Daveigh Carroll? - disse la bambina, senza porre resistenza alla presa di Ellen.
- Il che è solo parzialmente vero, Chloe Morrell. - .
Masha era apparsa tra gli alberi.
- E adesso questa chi diamine è? - fece spazientita Daveigh.
- Masha! Dove eri sparita? Sei una codarda! - inveì la fotografa.
- Mi dispiace, Ellen. Ma avrei comunque potuto fare ben poco per aiutarti, a parte aprire le porte della villa. Non posso torcere un capello a Chloe. - si giustificò il fantasma.
- Perchè? - .
- Regole dall'alto...sai cosa intendo. - .
Chloe cominciò a tossire.
- Che mi sta succedendo? - chiese.
- Stai morendo, Chloe Morrell. Per la seconda volta. - la sbeffeggiò Ellen.
- Ma io sono immortale! - urlò la bambina.
- Ognuno di noi ha il suo tallone d'Achille, Chloe. Il tuo era il petto. Era lì che si concentrava la tua forza vitale, e quella delle tue vittime. Daveigh ti ha distrutto il cuore, ed ora torni da dove sei venuta. - spiegò Masha.
Chloe cominciò a dimenarsi, sputando sangue a destra e a manca, pronunciando parole incomprensibili con tono grave.
- Che sta dicendo? - domandò Daveigh.
- E' lingua nera. E non la tradurrò. - fece Masha.
- DAVEIGH CARROL! ELLEN CLARK! NON FINISCE QUI! TORNERO'! TORNERO'! TOR... - .
La bambina diede un ultimo sputo di sangue, cominciò ad afflosciarsi, e cadde per terra senza vita.


Ellen guardava Daveigh, che guardava il cadavere della bambina.
- Ce l'abbiamo fatta, Daveigh. Abbiamo ucciso Chloe! - esultò la fotografa.
La giornalista si inginocchiò.
- Abbiamo vendicato le anime di quei bambini. Abbiamo vendicato le vittime di Chloe. Abbiamo...abbiamo ucciso un demone. - disse quasi sottovoce.
Il silenzio fu rotto solo dal respiro delle due.
Fin quando, all'improvviso, Chloe iniziò a tossire.
- E' ancora viva? - fece sbalordita Ellen.
Daveigh girò il corpo della bambina.
Chloe non aveva più quel volto inumano che la caratterizzava. Dei lineamenti giovani, gli occhi e l'espressione di dolore lasciavano ad intendere che quella fosse la vera Chloe, non il demone mangia bambini.
- Chi...chi siete? - sussurrò.
La giornalista accarezzò la bambina.
- Siamo due amiche, Chloe. - disse.
- Non state...con loro? - .
- No, Chloe. Non siamo i satanisti. - .
- Come ti chiami? - .
- Daveigh, e lei è Ellen. - .
La fotografa cominciò a lacrimare. Quella scena era troppo strappalacrime.
- Voglio andare dalla mamma, Daveigh. - .
E anche la giornalista iniziò a far cadere le lacrime.
- Ora ti ci porto, Chloe. Lascia che ti prenda in braccio. - .
Una volta sulle braccia di Daveigh, Chloe sorrise.
(Musica:https://www.youtube.com/watch?v=bzwADJqf_Ok)
Dong.
Gli occhi della bambina diventarono due palle bianche. Il corpo si sfilò dalle braccia della giornalista e cominciò a fluttuare, fino ad arrivare qualche secondo dopo sopra la villa.
Dong.
Chloe spalancò le braccia.
Dong.
Un fulmine colpì la bambina. Un altro la villa, che andò a fuoco. Le fiamme cominciarono poi a espandersi rapidamente tra gli alberi.
- Dobbiamo andarcene, Daveigh! - esclamò Ellen.
- Io vi saluto, ragazze. - disse Masha. - Grazie per averci vendicato. - .
E iniziò a librarsi in aria, fino a scomparire.
Daveigh diede un'ultima occhiata al corpo straziato di Nathan, poi seguì l'amica.
Le due iniziarono a correre all'impazzata, fuggendo dal muro di fuoco che si era creato dietro di loro.
Numerose voci si alzavano dalle fiamme, ma sia Daveigh che Ellen erano troppo concentrate sulla fuga per farci caso.
Kristen è morta.
Daveigh fu sul punto di inciampare, ripensando alla giornalista di Colfax appesa a testa in giù sopra la scalinata di Villa Floyd.
Aaron è morto.
Ellen non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine sorridente del ragazzo di Davenport. Le era bastata un'occhiata per innamorarsi di lui.
Daniel è morto.
Il cancello di Villa Floyd apparve davanti alle due. Lo oltrepassarono con le ali ai piedi.
Chloe è morta.
Iniziò a piovere. Le due affrettarono il passo, costeggiando la strada che le avrebbe riportate alle macchine.
Solo sentendo pizzicare il braccio, Daveigh si ricordò di avere ricevuto un morso da Chloe.
Che cosa mi succederà, adesso? Diventerò come lei? si chiese.
La ferita, fortunatamente, non era tanto profonda, ed era posizionata proprio sopra l'ultimo messaggio della bambina impresso sulla pelle della giornalista.
- Come sta il braccio? - chiese Ellen.
- Tutto okay, non ti preoccupare. - rispose Daveigh.
Cinque minuti dopo, lo spiazzo con le auto apparve ai loro occhi.
Entrarono nel mezzo della giornalista, e presero la strada che le avrebbe riportate a Spokane.
Dallo specchietto, Daveigh osservò il rogo di Villa Floyd illuminare quella notte di sangue, finchè non divenne un minuscolo punto rosso all'orizzonte.
Questa sera ho ucciso quattro persone innocenti, in nome della verità. Pensò.
Non mi perdonerò mai per averli portati lì dentro. Possano le loro anime trovare pace in Paradiso.


Arrivate a Spokane, Daveigh lasciò Ellen nel suo appartamento.
- Allora...ci vediamo lunedì? - fece la fotoreporter.
- Io mi do malata. Ho visto troppo orrore per tornare a lavorare lunedì. Ci vediamo martedì. - tirò corto la giornalista.
- Dave. - La chiamò Ellen. - Abbiamo fatto la cosa giusta. - .
Daveigh alzò il finestrino e tornò a casa.
Si buttò nel letto, e si mise a piangere, liberando tutte le lacrime che non aveva potuto far cadere quella notte.

Non avrebbe più avuto un contatto affidabile con la sede di Colfax.
Non avrebbe più potuto chiedere aiuto ai due ghost hunters in futuri casi paranormali.

Non avrebbe più ricevuto chiamate dal suo migliore amico.
Daveigh si alzò, asciugandosi le lacrime.
Al prezzo di quattro vite, ho salvato il mondo da una minaccia enorme.
Al prezzo di quattro vite, ho impedito al Demonio di tornare in vita.
Al prezzo di quattro vite, ne ho salvate tante altre.
Fu allora, che Daveigh cominciò a sentirsi meno in colpa, cominciando a capire che la loro missione non era stata una faccenda, che sarebbe stata potuta esser presa sul serio.
Troppo incredibile. Troppo irreale per esser vero.
Ma era la realtà.
Il Demonio esiste.
E Chloe era la prescelta per far cadere il mondo nelle tenebre.
Ora Chloe era morta.
E forse non sarebbe tornata per un pò.
Forse mai più.
Daveigh sorrise, pensando a questo.
All'improvviso, il muro si rigò di sangue.
La giornalista urlò di terrore.
Sulla parete, rieccheggiò l'ultimo urlo di Chloe:


TORNERO'!



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