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Autore: _Kurai_    16/12/2015    2 recensioni
Kuroo teneva tra le mani una scatola di cartone e non aveva la giacca, nonostante il freddo pungente e la pioggia gelida. Stava per suonare la terza volta quando finalmente la testa bicolore del suo migliore amico - nonchè alzatore - fece capolino dallo spiraglio della porta, per poi lasciarlo entrare.
L'espressione di Kenma non cambiò dopo averlo salutato e avergli offerto un cambio di vestiti, ma Kuroo percepiva chiaramente la sua curiosità.
Kenma si avvicinò alla scatola, che Kuroo aveva appoggiato con delicatezza vicino al calorifero. Era semiaperta, e dall'interno proveniva un rumore debole, come uno squittìo. "Scusami per questa improvvisata, ma non trovo le chiavi di casa e loro hanno bisogno di cure" disse Kuroo, con una nota di apprensione nella voce che Kenma non aveva mai sentito prima di quel momento.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Warmth~
A Sawako, il mio Kenma personale
 

Il trillo del campanello attirò prepotentemente l'attenzione di Kenma, che si stava godendo un sabato mattina invernale solo in casa giocando a Love Live avvolto in una coperta, a pancia in giù sul letto morbido.
Brontolò tra sè, perchè per fargli perdere una full combo doveva per forza essere qualcosa di davvero importante.
Il campanello trillò di nuovo.

La finestra della sua stanza era imperlata di piccole gocce gelate e il vetro era appannato, ma da lì si poteva vedere la porta di casa, e Kenma si affacciò per scoprire l'identità dell'ospite inatteso.

Una capigliatura inconfondibile lo rassicurò subito, convincendolo a scendere le scale e spingersi fino all'estremo confine del suo rifugio inespugnabile.

Kuroo teneva tra le mani una scatola di cartone e non aveva la giacca, nonostante il freddo pungente e la pioggia gelida. Stava per suonare la terza volta quando finalmente la testa bicolore del suo migliore amico - nonchè alzatore - fece capolino dallo spiraglio della porta, per poi lasciarlo entrare.
L'espressione di Kenma non cambiò dopo aver salutato l'amico e avergli offerto un cambio di vestiti (i pantaloni del più piccolo gli lasciavano scoperta mezza gamba, ma sempre meglio dei vestiti fradici), ma Kuroo percepiva chiaramente la sua curiosità.

Kenma si avvicinò alla scatola, che Kuroo aveva appoggiato con delicatezza vicino al calorifero. Era semiaperta, e dall'interno proveniva un rumore debole, come uno squittìo. "Scusami per questa improvvisata, ma non trovo le chiavi di casa e loro hanno bisogno di cure" disse Kuroo, con una nota di apprensione nella voce che Kenma non aveva mai sentito prima di quel momento.
Kuroo sollevò i lembi della scatola, e a Kenma sfuggì un'esclamazione di sorpresa.

Sulla giacca di Tetsurou, distesa sul fondo della scatola, si agitavano due minuscoli micini arruffati, che dovevano avere poche settimane di vita. Uno era nero come la notte, con grandi occhi gialli e la codina ritta come a richiedere attenzioni, l'altro, più piccino, era tigrato e miagolava debolmente.
"Li ho trovati in fondo alla strada, accanto a un cassonetto" disse il più grande, per poi allungare una mano verso i due gattini, che dopo una prima esitazione si avvicinarono curiosi. Il più piccolo dei due tremava e faticava a stare in piedi, e Kenma lo notò subito. Sparì nella cucina e tornò poco dopo con due borse dell'acqua calda e una coperta di pile, per scaldare i due trovatelli. Poi prese il cellulare e si collegò a internet, per cercare notizie e suggerimenti per affrontare la situazione.

Per quanto Kenma fosse un ragazzo estremamente chiuso e riservato, Kuroo sapeva che in realtà era molto più maturo e affidabile di quanto sembrasse, e nelle situazioni complicate riusciva a tirare fuori un sangue freddo e una razionalità invidiabile. "Un po' come se i problemi di ogni giorno fossero come i boss di fine livello di un videogame" pensava ogni tanto Kuroo, sorridendo.

"Resta qui con loro" disse Kenma, e senza dare all'amico il tempo di replicare indossò una tuta e la giacca sopra il pigiama e si fiondò al konbini in fondo alla strada, alla ricerca di qualcosa per nutrire i gattini. Fu di ritorno in pochi minuti con una confezione di latte specifico per i cuccioli e due piccole siringhe, ritrovando Tetsurou e i micini come li aveva lasciati, a studiarsi a vicenda.

La mano grande e dalle dita affusolate di Kuroo era dentro la scatola, e i due batuffoli miagolanti la annusavano curiosi. I loro corpicini stavano recuperando un po' di calore e tremavano molto meno, grazie all'accorgimento di Kenma. Sorrise impercettibilmente. Inserì anche la sua mano nella scatola, sfiorando quella di Kuroo, e accarezzò delicatamente il gattino più piccolo e poi l'altro, che si era avvicinato alla sua mano, probabilmente più interessante di quella di Tetsurou.

"Kuroo" sussurrò Kenma.
"Sì?"
"Non tu, il gatto. Questo nero. Vorrei chiamarlo Kuroo"
"Credi che mi somigli?" ridacchiò il capitano della Nekoma.
"Sì, vuole un sacco di attenzioni e non fa più avvicinare l'altro, guarda"
Il gattino nero aveva monopolizzato le coccole di Kenma, escludendo il fratellino più piccolo, che si era raggomitolato nell'angolo vicino alla borsa dell'acqua calda, con gli occhietti semichiusi.
"Allora l'altro dovrebbe chiamarsi Ken-chan, guardalo lì come se ne sta in disparte..." commentò Kuroo.

Mentre Kenma coccolava i gattini, Kuroo (quello umano) si alzò, con l'intenzione di rendersi utile. Ormai casa di Kenma era un po' anche sua, vista la quantità di tempo che passavano insieme, e non aveva difficoltà a trovare le cose necessarie al suo scopo.
Prese un pentolino e scaldò leggermente il latte, poi riempì le siringhe, opportunamente private dell'ago per essere utilizzate come piccoli biberon.

Lo sguardo di Kenma mentre dava da mangiare al micino tigrato fece fare al cuore di Kuroo un paio di salti carpiati all'indietro. Era così dolce e assorto che s'incantò a guardarlo e finì per rovesciare un po' di latte mentre nutriva il suo piccolo omonimo, che gli rivolse un flebile miagolìo di rimprovero.

"Sei una perfetta mamma gatta, Kenma" commentò, ridendo. Kenma arrossì vagamente, senza nemmeno sapere perchè.
I due gattini spazzolarono tutto il latte e iniziarono ad assumere un'aria più vispa, per l'orgoglio dei due novelli "genitori". Il piccolo Kuroo iniziò a zampettare esitante sul tavolo e, una volta esplorato il territorio, si fece più spavaldo, costringendo Kenma a rimetterlo nella scatola prima che cercasse di saltare sul pavimento. Il tigrato Ken-chan, invece, si era avvicinato timidamente a Tetsurou e aveva iniziato a leccare il latte che gli si era rovesciato sulle mani mentre dava da mangiare al piccolo Kuroo. La linguetta ruvida e calda gli faceva il solletico sulle dita e gli strappò un sorriso, poi lo prese delicatamente per la collottola e lo posò nella scatola, accanto al fratellino.
I due micini, finalmente satolli e al caldo, si addormentarono in pochi minuti.

Kuroo alzò lo sguardo a un cenno di Kenma, che lo invitava a raggiungerlo sotto il kotatsu. Anche lui sembrava piuttosto assonnato, come se i gattini gli avessero prosciugato tutte le energie. Tetsurou non se lo fece ripetere due volte e raggiunse il più piccolo, sedendosi accanto a lui, con le gambe al caldo sotto il tavolo riscaldato. La mano di Kenma cercò la sua e la strinse, come a cercare conferma di qualcosa. Kuroo si stupì per un istante: non era da lui cercare attenzioni, ma gli restituì una stretta rassicurante, sorridendo. Kenma sbadigliò e si appoggiò a poco a poco sulla spalla dell'amico, che doveva essere abbastanza comoda a giudicare dalla sua espressione soddisfatta.

Quando Kuroo abbassò lo sguardo, il biondo dormiva saporitamente, con il bocciolo di un sorriso accennato sulle labbra rosate.

 
Salve a tutti ^o^ Scrivo per la prima volta nel fandom di HQ e debutto con una oneshot fluff, cosa che non è proprio da me (di solito scrivo solo longfic tendenzialmente angst XD)... però mi sono innamorata così tanto dell'immagine mentale di Kenma-mamma gatta che non ho potuto farne a meno, non ho potuto resistere u.u
Grazie per aver letto e alla prossima!

_Kurai_
 
   
 
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