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Autore: sferanzij    17/12/2015    0 recensioni
C'é veramente la luce dopo l'oscurità?
Quando ormai la pace regna tra uomini e vampiri qualcosa puo andare davvero storto?
Un nuovo personaggio arriva a Mystic falls, con molti scheletri nell'armadio, con un passato tormentato, pronta a scombussolare di nuovo la tranquillità di quella piccola cittadina.
'' Le cose reali nel buio non sembrano piu reali dei sogni ''.
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 2 : Mistero

Ale chiuse la porta della sua grande casa, lasciando solo silenzio alle sue spalle. Erano le 19.45 cosi iniziò a derigersi al bar. Aveva addosso dei jeans blu stretti con una maglia nera a maniche lunghe ricoperte di pizzo, ed infine degli stivaletti molto semplici. Decise di andare a piedi dato che il grill non era molto lontano dal posto in cui alloggiava.
Era fuori a fissare la porta, un po impaurita da tutti gli sconosciuti che avrebbe incotrato li dentro. Entrò. la musica che da fuori sembrava piu fioca dentro aveva preso un altra piega. Era un locale abbastanza grande, c' era il bar con i tavoli sparsi e un biliardo dove si trovavano Stefan e gli altri. Stefan la vide e le fece cenno di raggiungerlo. Tutti l'accolsero calorosamente tranne Bonnie, lei restò distaccata. 
'' Allora Ale giusto? Da quanto sei qui?'' '' Ormai due settimane'' '' Sei qui con i tuoi?'' '' No'' rispose seccata,come se la cosa la turbasse '' Allora con chi?'' chiese Caroline invasiva ma senza farlo apposta. Ale non rispose '' Devi scusarla, delle volte é un poco impicciona'' disse dando una frecciatina a Car '' Non preoccuparti é tutto okay''. Notando che ad Ale non piaceva parlar della sua vita privata, iniziarono tutti a parlare del piu e del meno. Stefan la guardava sempre meravigliato della persona che era. Riusciva ad intravedere dolore nel suo sorriso, mancanza. Doveva necessariamente saperne di piu.
Ad un certo punto della serata quando Ale aveva preso confidenza con tutti, la porta d'ingresso si apri, era Damon che si diresse al bar. 
'' Il solito'' disse con aria stanca ed intanto il barista gli porse un bicchiere di whisky. Ale non poté che non assistere alla scena.'' Sempre il solito'' disse Stefan con un sorriso palesemente finto '' E' Damon che ti aspettavi'' '' Ale ti consiglio vivamente di stare alla larga da lui''disse, come se aveva già vissuto quell' esperienza. Oggi era la seconda volta che lo sentiva dire,peciò la curiosità era forte.'' Perché fa l'asociale da noi?'' '' A lui piace stare da solo e fidati, é meglio cosi''. Proprio in quel momento Damon li raggiunse con due bicchieri in mano '' E questo é per te, la nuova arrivata'' porgendolo ad Ale '' Damon!'' ma con sorpresa di tutti lo accettò '' Cosi mi piaci''. Si sedette e i suoi occhi color ghiaccio riuscivano a penetrare nel tuo animo, come se ti spogliasse per vedere tutte le tue debolezze,cosa che ad Ale si vedeva a prima vista che infastidiva. 
Quel volto, quell'ironia, era cosi famigliare '' Scusa ma noi ci siamo gia conosciuti?'' '' Eddaii questo trucco di rimorchio é vecchio come una casa!'' disse ridendo ed  Ale lo guadò con disprezzo. Stefan visibilmente turbato se ne andò ed Elena lo segui fuori dal bar. '' Damon dovresti piantarla'' disse Caroline infuriata seguendo pure lei il suo amico, tranne Bonnie lei rimase li a fissare Damon '' COSA HO FATTO? '' nessuna risposta. Bonnie sapeva fin troppo bene come era fatto Damon, in passato si erano scontrati molte volte. Ale fece per alzarsi ma Damon la bloccò per il braccio '' No no, ora tu fai una gara di bevute con me''. Se c'era una cosa a cui Ale non riusciva a resistere erano le sfide cosi si risedette. Lo sguardo compiaciuto del ragazzo penetrò nella sua anima. Bonnie in tutto quel tempo li fissava, non doveva ricapitare, non una terza volta. Doveva in quelche modo far uscire Ale da tutto questo, non doveva sapere di loro, sarebbe troppo rischioso,almeno non ora che la guerra é finita e tutti sono ignari della loro esistenza.'' Io vado'' disse guardando i due con aria di disaprovazione '' Damon evita di fare casini'' e si girò vedendo che ormai i due ubriachi non le davano ascolto.

3.00 AM
Le risate dei due fuori dal locale erano cosi forti che si potevano sentire lonatano un miglio.
Erano ubriachi, ubriachi marci '' Ho vinto io!!'' disse saltellando da una parte all' altra della strada '' Non illuderti, io almeno in piedi mi reggo'' '' Pure io'' disse cadendo come una salame. Rise, rise cosi tanto che per un momento dimenticò il motivo per cui era li, si sentiva dopo tanto tempo libera.
'' Io ritorno a casa, grazie per la compagnia salutami Stefan'' disse avvicinandosi al ragazzo '' Se vuoi puoi salutarlo a casa mia'' disse maliziosamente '' No, non farò sesso con te mi spiace'' disse ridendo, dopo di che si tolse le scarpe e corse via come un uccellino uscito dalla sua gabbia.
Corse, corse cosi tanto fino a stancarsi e fermarsi vicino al bosco, li si sedette e guardò le stelle. C'era qualcosa in quel Damon che la scosse cosi tanto nel profondo che, per una sera dopo due anni  non si preoccupò di cosa poteva celarsi dietro al buio. Si addormentò li.
Svegliata dalla luce delle prime ore del mattino si accorse dove aveva passato la notte e rise.
'' Che diavolo ho combinato, non posso piu permettermi una cosa simile'' disse per poi alzarsi e dirigersi a casa.

Aperta la porta la invase ancora quel silenzio, solo il tic toc dell' orologio che ormai segnava le 6.00AM era l'unico rumore. Si sedette sul divano e iniziò a scrivere:
Stanotte per la prima volta non ho avuto paura, ho conosciuto molte persone e bene o male sono stata accettata da tutti. Mi ricorderò per sempre quella serata dato che sarà l'ultima. Sono venuta qui per una ragione non posso permettermi un tale svago. Lo troverò, farò giustizia e solo allora vivrò, vivrò veramente!
Poi crollò in un sonno pofondo dimenticandosi di andare a scuola, con la foto della sua famiglia in mano che era dentro il diario..

DRINNN,DRINNN il rumore del campanello svegliò la ragazza che scossa mise subito via tutto.
Ale apri la porta e si trovò davanti Stefan '' Eravamo tutti preoccupati per te, oggi a scuola non ti sei fatta viva'' disse dispiaciuto '' Come hai avuto il mio indirizzo'' replicò '' Ho chiesto in giro'' '' Cosa vuoi?'' '' Sapere come stavi'' '' Alla grande '' e dopo gli sbatté la porta in faccia scocciata. Se c'era una cosa che si era ripromessa di fare era  non invitare nessuno ad entrare, nemmeno le persone che conosceva.


NOTA: Ed ecco il secondo capitolo, ho fatto un cambiamento al colore di Stefan che ora é arancione dato che il giallo non si vedeva bene. Il nostro caro damon invece é grigio. Spero vi piaccia
   
 
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