17/12/2015
20 recensioniSulla Luna
Dopotutto, pensa Bing Bong con un sorriso, mentre già le gambe iniziano a scomparire, dopotutto l'importante non è che Riley si ricordi di lui, ma di andare sulla Luna. Perché così magari realizzerà il sogno di entrambi.
E così guardando da lassù, dalla Luna, quel quadro di azzurro e verde che è la terra, potrà rivivere anche lui per un attimo, quando Riley proverà giusto un vago sapore di battaglie vissute insieme a saltare la lava in salotto e a gustarsi concerti fatti di pentole.
E lui, Bing Bong, potrà rivivere per quell'attimo, giusto per realizzare che Riley e lui sono lì a guardare da lontano la Terra, si, insieme sono davvero arrivati sulla Luna.
Ci sono andati. Insieme.
Lo spettacolo che le offre l'universo è qualcosa di unico ed indimenticabile. La Terra è lì, davanti a lei, con tutti gli esseri viventi che respirano e che vivono- e che muoiono in quell'esatto istante. La Terra è lì, con i suoi sei e più miliardi di persone, con infinite specie di animali e di piante, con infinite vite che si specchiano davanti a lei, in silenzio, tra i continenti verdi ed il mare blu.
Sulla guancia, dentro il casco, le scivola una lacrima che sa di un miscuglio complicato- Paura e Disgusto e Rabbia sono sbigottiti ed immobili e ci sono Gioia e Tristezza, lì dentro, ai comandi.
La vita è lì pulsante, in un universo senza confini, nero ed illuminato dai mille bagliori delle stelle, uno spazio senza confini fatto di nulla e di tutto. E la Terra è lì, davanti a lei, e da qualche parte è giorno, da un'altra è notte e da qualche parte è estate e da qualche altra è inverno. E lei la sta osservando, da lì sopra, dalla Luna...
bzz. «Tenente Andersen» gracchia nell'auricolare la voce di quello che sembra essere il suo comandante di bordo. «Ci sono problemi? Passo».
Riley schiaccia con mano un poco tremante il pulsante per rispondere. «Nessun problema, comandante. Solo... ora rientro. Passo».
Non riesce a non lasciare un ultimo sguardo alla Terra e alla superficie perlacea Luna mentre si avvia verso la navicella. Ad un tratto, si blocca per un attimo ed aggrotta le sopracciglia. Tende le orecchie, pur sapendo che è... bè, impossibile.
Nel silenzio dell'universo, le è quasi sembrato di sentire un concerto di pentole, e le ricorda qualcosa...
All'interno, Gioia sorride a Tristezza, che inaspettatamente ricambia. È un momento bellissimo ed eterno, come l'universo, è un momento in cui loro due diventano quasi una sola cosa, una sola emozione. È un momento in cui Bing Bong è davvero vissuto ancora, in loro. Sulla Luna.