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Autore: Erica K Lovett    19/12/2015    0 recensioni
Jimmy stava giocando in giardino sotto un grande salice piangente, amava quel albero e il senso di protezione che infondeva in lui.
la luce del sole, smorzata dalla nebbia e dalle fitte fronde del salice, accarezzava il viso sereno del piccolo.
D'un tratto però il mondo divenne buio e Jimmy rimase nell'oscurità più totale
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jimmy non era mai stato un bambino troppo popolare, amici ne aveva pochi e non sapeva nemmeno i loro nomi. I suoi genitori erano superficialmente amorevoli e solo apparentemente erano interessati al loro unico figlio. Jimmy viveva in un’enorme villa isolata dalla città e la sua vita era altrettanto riservata, ma di certo non per sua scelta. Non era abituato alla compagnia e quando aveva l’occasione di poter conversare con qualcuno appariva agli altri goffo, timido, e impacciato, comportamento sufficiente per etichettarlo come bambino bizzarro e strano. Era solo in mezzo ad un mare di finta gentilezza. A scuola tutti lo guardavano di sottecchi e bisbigliavano e quella scia di commenti lo perseguitava fino all’uscita, e a casa la quiete era solo apparente perché gli sguardi finti dei suoi genitori lo mettevano a disagio fino al mattino seguente. Un freddo giorno di Novembre, Jimmy stava giocando in giardino sotto un grande salice piangente, amava quel albero e il senso di protezione che infondeva in lui. La luce del sole, smorzata dalla nebbia e dalle fitte fronde del salice, accarezzava il viso sereno del piccolo. D’un tratto però il mondo divenne buio e Jimmy rimase nell’oscurità più totale. Medici e specialisti non riuscirono a spiegare lo sciagurato evento ed i genitori del piccolo, anche quella volta, finsero commozione per qualcosa che non avevano mai amato prima. Jimmy, ora più che mai, era solo, solo nel buio e circondato da un mare di finta gentilezza. Imparò a camminare con nuovi occhi e nuova consapevolezza, imparò a fidarsi di sé e imparò che un semplice velo nero poteva cambiare ogni cosa. I mesi passavano e Jimmy apprese ad amare ciò che prima non vedeva, ciò che si nascondeva da tutti per svelarsi solo a chi meritava; purtroppo però la sua ristrettezza visiva influiva anche sui suoi genitori, i quali non gli permisero più di uscire senza accompagnatore, ed i loro impegni “troppo importanti” non consentivano di “portare il piccolo in giro”. Circa un anno dopo, la notte del venticinque Dicembre, Jimmy si trovava solo in casa, questa volta i suoi lo avevano liquidato dicendogli che era troppo piccolo per andare con loro alle noiose feste di natale organizzate dal datore di lavoro e gli avevano assicurato il ritorno a breve, il bambino, facendo finta di crederci, aveva annuito silenziosamente. Stanco della silenziosa dimora, senza pensarci due volte, prese il suo piccolo bastone ed uscì. Un freddo gelido accolse il piccino tra le sue braccia, ma Jimmy non si fece intimorire e con passo lento ma deciso attraversò il giardino ed oltrepassò l'alta cancellata in ferro battuto. Conosceva a memoria la strada che portava alla città nonostante fosse lunga e tortuosa. Percorse alcuni vicoli bui e stretti abitati dai ratti e giunse ad un piccolo parco desolato e quieto. Alcune panchine spoglie e rugginose addobbavano il parchetto, tutte tranne una, l'unica panchina su cui era sdraiato un vecchio. L'uomo russava rumorosamente e Jimmy, per non svegliarlo, attraversò il parco in punta di piedi. -Ehi piccolo!- il vocione del vecchio risuonò nel freddo della notte come se provenisse da una caverna. Jimmy si avvicinò lentamente alla figura. -Cosa ci fai tutto solo in questo posto?, chiese l'omone con aria sbigottita, é Natale, dovresti essere con la tua famiglia-. Il bambino accennò un rapido sorrisetto ma non rispose. -Hm credo di avere capito.. i tuoi genitori non si prendono abbastanza cura di te-. Il piccolo si sentì arrossire e sorrise nuovamente. -Io sono un povero vecchio, vestito solo di stracci, ma la mia famiglia mi vuole bene comunque. Non devi preoccuparti, nel mondo esistono persone che ti amano per come sei..basta solo saperlo vedere col cuore-. In quel momento il vecchio si alzò, sorrise al bambino e gli porse un bigliettino - Torna a casa e sii felice e.. buon natale figliolo-. Jimmy udì uno scampanellio e una risata gioiosa e il vecchio scomparve. Il bambino aprì gli occhi e lesse il bigliettino- Caro Jimmy, questo é il mio regalo per te. Sono certo che guarderai il mondo con occhi diversi. Buon Natale!- Il piccolo guardò in cielo e vide le stelle e la luna e in quel istante un fiocco di neve si posò sulla punta del suo nasino.
   
 
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