Torno a pubblicare qualcosa ed esordisco nel
fandom di Star Wars con una
fanfiction senza pretese ambientata Appena dopo la fine
dell’episodio I. Spero
di non essere andata troppo fuori dal carattere dei personaggio e spero
che a
qualcuno possa piacere. Se vi va lasciate una recensione, mi motiva
nella
scrittura sapere che qualcuno legge e commenta.
Un cielo pieno di stelle
Il sole è calato, la luna
è sorta.
Qualcuno già sta dormendo
da un po', i bambini principalmente. Altri si stanno preparando per
andare
sotto le coperte. Allo stesso tempo ci sono persone che si svegliano,
la notte è
per loro il giorno.
Il buio è il regno delle
attività illecite, dei fuori legge, di coloro che vogliono,
anche solo per un
attimo, evadere dalla quotidianità e gettare quella maschera
che indossano per
gran parte del tempo. La notte, però, è anche il
momento in cui il lecito diventa
strano e l'illecito abitudine; ed è questo che vedi
osservando la capitale
galattica: una fusione di reale e irreale, di cose concesse e non, di
lealtà e
slealtà. Vedi uomini rispettabili, grandi politici, illustri
pensatori perdersi
nei meandri tortuosi di quel mondo ovattato e indefinito che
è l’oscurità.
«Obi-wan? »
Una voce debole e
assonnata, stanca per le troppe emozioni vissute in poco tempo ti
chiama. Ti
volti. Un bambino biondo e dagli occhi limpidi come il cielo d'inverno
quando
soffia Tramontana ti osserva incerto. Entrambi avete appena perso una
persona
cara ma per lui colui che avete perso resterà sempre
qualcuno che conosceva da pochi
giorni. Tu invece hai dovuto dire addio a un maestro, un padre, un
fratello, un
amico. Hai perso il tuo punto fermo, la persona che per te significava
"casa". Guardi quel bambino, che si affida a te, che il Consiglio di
ha concesso di addestrare, secondo l'ultimo desiderio del tuo maestro.
Lo
osservi alzarsi dal tuo letto, nel quale lo hai messo a dormire dopo
essere
tornati dal funerale, lo guardi stropicciarsi gli occhi e desideri
riuscire ad
essere una buona guida per lui, un fratello, padre non puoi essergli
perché
anche tu sei poco più che un ragazzo, e un amico.
«Che succede Anakin?»
«Ho paura Obi-wan. E se
non riuscissi a diventare un jedi? Se il maestro Qui Gon si fosse
sbagliato? »
«Tu diventerai un grande
cavaliere Anakin. Te lo prometto. Il tuo nome verrà
ricordato, sarai rispettato.»
Non lo vedi convinto, lo
porti con te sulla terrazza del tuo alloggio e lo fai sedere accanto a
te su un
piccolo divanetto che tante volte è stato testimone e
spettatore silenzioso dei
dialoghi con il tuo maestro.
« Guarda il
cielo Anakin, le luci della città e del tempio non ti
permettono di vedere le
stele ma sai che ci sono, che sono lì e ti guardano. Due di
quelle stelle sono i
soli di Tatooine e da lì tua madre ti sta guardando. Da
qualche parte anche il
maestro Qui Gon ti sta osservando, lui vive nella Forza e attraverso di
essa
potrai sempre sentirlo accanto a te e renderlo fiero.»
A chi stai
parlando ora, Obi-wan? Al bambino o a te stesso? Chi stai cercando di
convincere con queste parole? Torni a guardare Anakin, i suoi occhi
sono più
sicuri adesso, avverti che è tranquillo e lo inviti a
tornare a letto, domain per
lui sarà una giornata impegnativa, dovrà dire
addio alla sua vita e iniziare ad
essere un Padawan, il tuo Padawan.
Sei da solo
ora su quel divanetto, la tua compagnia sono i rumori della vita
notturna di
Coruscant. Vorresti vederle le stelle, come riuscivi a vederle su Naboo
e su
Tatooine. Lo vorresti perché ogni tanto capita che una
stella cada, per così
dire. Sai che in realtà non è una stella ma non
t’importa. Ricordi che, quando
eri bambino, qualcuno ti ha detto che per ogni stella che vedi cadere
puoi
esprimere un desiderio. Adesso avresti bisogno di quella stella, di
esprimere
il tuo desiderio ma non ti limiteresti a guardarla cadere, proveresti
ad
andarla a prendere per averla sempre con te. Ti ricorderebbe che ora
sei un
maestro, hai sempre voluto esserlo ma a quale prezzo lo sei diventato?
Vorresti
quella stella per ricordarti di questa notte, di tutto ciò
che è già cambiato e
che sta cambiando nella tua vita.