Serie TV > Suits
Segui la storia  |       
Autore: Robigna88    21/12/2015    1 recensioni
Harvey Specter è il mediatore più brillante di New York.
Lisa Sullivan è una donna comune con qualche segreto e molte difficoltà.
Cosa succede se Harvey incontra Lisa?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harvey Reginald Specter, Mike Ross, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NDA: Buona lettura e lasciatemi un commento per favore :) le vostre parole mi ispirano a scrivere più in fretta :D

mh

8.

 

 

 

 

 

Un’ambulanza davanti casa non era mai un buon segno. Era risaputo ed Harvey lo aveva appreso fino in fondo tanti anni prima, quando aveva avuto il suo primo grande cliente dentro lo studio sulla cui porta ora c’era il suo nome.

Un magnate dell’industria del petrolio che si era tolto la vita proprio la mattina dell’udienza che lui non era riuscito ad evitare nonostante ci avesse provato con tutte le sue forze.

Ovviamente, da avvocato quale era, era un uomo razionale che sapeva che non era il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela. Come aveva detto tante volte a Mike quando durante i primi anni insieme si lasciava sopraffare dalle emozioni e smetteva di pensare lucidamente.

Eppure, mentre si avvicinava alla piccola folla di fronte alla casa di Lisa, non poteva fare a meno di sentire un senso di sconforto pesargli al centro del petto; qualcosa di inspiegabile e di intenso che gli faceva venire voglia di correre e fiondarsi dentro quel piccolo ma bello appartamento.

Qualcosa in fondo al cuore che gli faceva pizzicare gli occhi.

“Cos’è successo?” chiese ad una anziana donna ferma vicino alle scale, lo sguardo fisso sulla porta di ingresso spalancata.

“Una persona è morta” rispose la donna.

“Chi?”

“Non lo so davvero. Chiunque sia, dicono si tratti di suicidio” replicò lei prima di allontanarsi.

Harvey rimase a guardarsi intorno per un lungo istante, quasi gli mancasse il coraggio di salire su per i gradini e scoprire cosa fosse successo. Pensò che magari era Lisa la persona morta, in fondo quella mattina gli era sembrata strana, quasi malinconica mentre lo baciava prima di andare via.

Ripensò a quelle labbra, alla morbidezza e al sapore di fragola che avevano sempre, anche appena sveglia. Ripensò alla notte passata, al calore di quel corpo stretto al suo, a quelle dita intrecciate alle sue dita, a quei gemiti, alla passione, al senso di completezza che aveva sentito esplodergli dentro quando aveva bloccato lo sguardo dentro il suo mentre il piacere li avvolgeva intensamente.

Ripensò anche al ti amo che gli aveva detto… al suo non rispondere. Alla possibilità che forse non avrebbe potuto farlo mai più.

“Lisa” mormorò di improvviso, quasi avesse ritrovato le forze, la lucidità. “Lisa!” urlò più forte salendo veloce su per le scale, fino alla porta, entrando dentro come se ne andasse della sua vita.

E la vide; Lisa era seduta sul divano, il viso nascosto tra le mani, Rufus sdraiato ai suoi piedi. Singhiozzava la sua bella Lisa… poteva vedere le sue spalle scuotersi energicamente ad un ritmo serrato.

Zio Bruno invece era inerme su una barella, pallido  mentre i paramedici appuntavano alcune cose su una cartelletta prima di coprirlo con un telo.

Pensò che era un’indelicatezza tenerlo lì, sotto gli occhi della nipote sconvolta. Era un’indelicatezza che nessuno fosse seduto accanto a lei a stringerle la mano e a sussurrarle di calmarsi.

“Lisa,” le disse avvicinandosi a lei, inginocchiandosi di fronte.

Lei tolse le mani dal viso e gli rivolse uno sguardo colmo di lacrime. “Harvey” mormorò incredula. “Che ci fai qui?”

“Volevo vederti,” rispose lui dolcemente. “Cos’è successo?”

La donna scosse il capo. “Non lo so. Quando sono ritornata lui era… non c’era più” diede un’altra occhiata alla barella che ospitava il corpo di Bruno e i singhiozzi si fecero più forti.

“Portatelo via” disse Harvey ai paramedici. “È proprio necessario tenerlo qui?”

I due giovani sospirarono annuendo piano e lasciarono la casa portando via il corpo di Bruno.

Lisa li guardò con gli occhi pieni di lacrime, piccoli come non mai, arrossati e tristi, fin quando non li vide più. Poi si lasciò cadere per terra, dritta nella braccia di Harvey.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

Lisa era sdraiata sul divano, coperta da uno scialle a quadrotti quando Harvey le si avvicinò. Non singhiozzava più ma i suoi occhi erano ancora lucidi di lacrime e il suo viso arrossato di pianto.

Sembrava così fragile e delicata che Harvey pensò quasi che toccandola le avrebbe fatto male, eppure non riuscì a fermare la mano che lentamente raggiunse la sua guancia e la accarezzò dolcemente.

Lei chiuse gli occhi per un attimo e lasciò andare un sospiro allietata dal fresco delle dita dell’uomo.

Rabbrividì, senza rendersene conto e con calma si alzò piano fino ad essere seduta.

Lo scialle con cui era coperta scivolò scoprendole le spalle e creando un muro soffice e caldo tra loro.

“Grazie per avermi portata qui” disse all’uomo prendendogli una mano tra le sue. “Non so se sarei riuscita a rimanere lì stanotte. So che dovrò tornarci prima o poi ma…”

Lui le poggiò un dito sulle labbra, le sorrise e si spostò per esserle più vicino. “Non devi ringraziarmi. Puoi rimanere tutto il tempo che vuoi.”

Lisa lo guardò per un attimo, poi gli prese il viso tra le mani e poggiò le labbra sulle sue in un lungo, lento bacio. “Devo confessarti una cosa” gli sussurrò staccandosi da lui. “Stamattina io sarei andata via con Bruno se non… se non fosse successo ciò che è successo.”

Harvey sgranò gli occhi, poi piegò poco il capo per cercare il suo sguardo. “Perché?” le chiese.

“Perché Bruno era la mia unica famiglia e non volevo lasciarlo andare da solo e perché… io credevo che tu…”

“Che una volta fatto l’amore non mi sarebbe importato più nulla di te?” finì Harvey per lei. “Credevi questo?”

Lei annuì e i suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime. “Mi dispiace, è solo che gli uomini come te non si interessano mai davvero alle donne come me. E la mia vita sentimentale è da sempre un disastro. Ho imparato a non credere mai fino in fondo alle cose, perché così farà meno male quando andranno a rotoli.”

L’uomo le poggiò le mani sul viso, poi con una le accarezzò i capelli. “Mi dispiace che tu abbia avuto così tanta sfortuna” le disse. “E anche se vorrei prometterti che tutto andrà bene da oggi in poi non posso farlo, perché non so come andranno le cose. Sarebbe mentire e non mi piace mentire, non alle persone che amo.”

Lisa sorrise mentre una lacrima rotolava giù dal suo occhio, lungo la guancia fino alle labbra. “Lo capisco, ma ho perso quello che rimaneva della mia famiglia, quindi puoi solo promettermi che non sarò sola?”

Il viso di Harvey si aprì in un grande sorriso. Le baciò dolcemente le labbra e poi la strinse forte. “Sì, questo posso farlo” le sussurrò. “Lo prometto.”

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Suits / Vai alla pagina dell'autore: Robigna88