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Autore: scoiattolo17    23/12/2015    2 recensioni
Ciao a tutti/e!!!! Eccomi di nuovo tra di voi!!!!! :D Ma cominciamo....
Era da un pò che mi chiedevo cosa sarebbe successo se, dopo lo scontro con Kaibara sulla nave, Kaori non avese più riacquistato la memoria... Ebbene! Ecco qua tutto ciò che la mia testolina sta sviluppando molto, ma molto lentamente (Chiedo scusa in anticipo!) Vi saluto! A presto! :D S.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Le vie affollate e i mille colori delle insegne si proiettavano nella mente di Kaori come una novità. Novità  che però rimandava sempre a quello strano retrogusto di déjà-vu. Cose già viste, già vissute, solo che erano dimenticate, perse in chissà quale angolo della sua memoria.
Kaori si guardava attorno. Quella strana sensazione. Forse era la strada giusta per ricordare. Si voltò di nuovo. Perché aveva l’impressione che potesse essere seguita? Perché qualcosa le diceva di non dover stare troppo allo scoperto? Aveva forse paura che Ryo la trovasse? No, non era Ryo il problema. Aveva paura di essere un bersaglio facile. Ma per chi? E perché?
Quelle belle luci ed i neon delle insegne che fino a poco tempo prima l’avevano affascinata divennero presto minacciosi e pericolosi.
Doveva levarsi di torno il più presto possibile. O almeno così le gridava l’istinto. Non se lo fece ripetere due volte e veloce sparì nella calca di gente che prendeva la metro.
 
Qualche attimo prima Ryo usciva dal locale nel quale era entrato. Essere City Hunter voleva dire prendersi cura del quartiere e spesso, fare la spola nei bar, voleva dire aggiudicarsi informazioni e novità sulla gente della malavita che tentava di prendere le redini di Shinjuku.
Pensava giusto alle informazioni che aveva appena ricevuto quando notò che Kaori non era più in auto.
‘Cazzo’ imprecò mentalmente girandosi ad osservare se la ragazza si trovasse ancora nelle vicinanze. Di certo se ne era andata di proprio conto dato il piccolo post-it colorato lasciato sul volante della mini con scritto “Bye, bye Saeba” ed un corvetto disegnato a fianco.
L’uomo montò veloce in auto. Doveva ritrovarla e subito.
Kaori non immaginava neanche di poter essere un bersaglio per i suoi nemici. Normalmente era attrezzata per qualsiasi evenienza. Nella sua borsetta portava piccole bombe a mano, revolver, martelli giganti. Aveva sempre con se un localizzatore e, gli scocciava ammetterlo, ma la ragazzina aveva imparato a cavarsela niente male.
Ma adesso tutto era diverso. Dopo l’incidente la sua memoria tardava a tornare e lui non se l’era sentita di raccontarle come stavano realmente i fatti. Anzi; forse aveva giocato proprio sul fatto che, non ricordando, avrebbe potuto rifarsi una vita normale. Ma di certo non in quel quartiere, ne in quella città; dove tutti sapevano chi lei fosse realmente.
La socia di city hunter valeva come l’oro per i suoi nemici. Non poteva permettere che lei girellasse priva di difese per la città. Non poteva permettere che finisse tra le mani di gente sbagliata. Doveva ritrovarla.
 
Kaori sedeva sul sedile della metropolitana persa nei suoi pensieri. Forse stava facendo un’enorme cazzata. Forse sarebbe dovuta tornare a casa. Però aveva bisogno di respirare un po’. Le stavano tutti con il fiato sul collo da quando c’era stato l’incidente. Pareva che tutti si aspettassero che lei ricordasse. Che dovesse ricordare; per forza ed inevitabilmente.
Ma più si sforzava e più la sua mente rimaneva vuota e silenziosa come una stanza dopo un trasloco.
Avrebbe voluto ricordare, davvero, ma, probabilmente non era quella la strada giusta. Doveva solamente trovare la sua.
I suoi pensieri furono riscossi da delle grida in fondo al vagone.
-Lasciatemi!!!!- urlò una ragazza accerchiata da tre tipi
-Andiamo bellezza, vieni con noi ci divertiamo un po’…- la strattonò uno di loro, immobilizzandole le braccia dietro la schiena
Kaori si girò. Qualche uomo si sarebbe alzato  e sarebbe corso ad aiutare la ragazza, ne era sicura.
Passarono interminabili secondi ma la gente, invece di intervenire, faceva finta di niente, come se nulla stesse accadendo, come se, quella povera ragazza, fosse completamente in grado di rimediare alla situazione in cui era capitata da sola.
Forse per un attimo lo pensò anche Kaori. Ma solo per un attimo e chissà se lo aveva pensato veramente.
Impulsivamente si alzò in piedi e mentre la metro continuava a sfrecciare indisturbata, si diresse verso i tre.
In testa non aveva emozioni, non aveva niente. Era come se fosse un burattino nelle mani della vecchia Kaori, quella di cui non  ricordava nulla.
-Ehi piccola vuoi unirti a noi??!- ridacchiò uno di quelli, vedendola arrivare
Non fece i conti però con il poderoso cazzotto che lei gli sferrò sul naso senza preavviso e senza proferir parola.
-Che diavolo vuoi??!!- uno dei tizi le si avventò addosso cercando di colpirla ma lei riuscì a schivare senza troppi problemi le mosse del suo avversario e, prendendolo per la schiena, lo scaraventò addosso al suo compagno già a terra.
L’ultimo rimasto mollò la presa sulla ragazza che, sentendosi libera si diresse veloce lontano dalla rissa.
-Brutta stronza adesso ti faccio vedere io!...- urlò l’ultimo dei tre ancora in piedi sfoderando un coltellino a serramanico. Così facendo scatenò il panico all’interno del vagone ma nessuno intervenne in aiuto di Kaori.
Lei rimase del tutto impassibile, poco importava se brandiva un’arma che poteva esserle fatale.
Continuava a guardarlo negli occhi pronta a reagire nel momento in cui sarebbe partito all’attacco. E quel momento non tardò ad arrivare. Veloce Kaori si scansò bloccandogli il braccio teso e girandoglielo dietro la schiena lo disarmò. Quello cadde faccia a terra e dietro di lui Kaori che lo tratteneva.
Il silenzio che fino ad allora era regnato sovrano all’interno del vagone sembrò spaccarsi in due quando le porte scorrevoli della metro si aprirono ed entrarono una decina di poliziotti armati.
-Siete in arresto, mani in alto e ben in vista!-
Kaori solo allora sembrò risvegliarsi.
Che diavolo aveva combinato? Da quando in qua sapeva difendersi? Ma soprattutto da quando in qua non si faceva gli affari propri???!!
Con un sorrisetto beffardo alzò le mani in alto: -Hanno iniziato loro!!!-
  
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