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Autore: Madrigal    08/03/2009    4 recensioni
Aprì la porta sfoggiando il suo sorriso migliore. “Veronica Mars… che sorpresa. Sono forse ricercato dall’ FBI?” chiese il ragazzo con il solito modo di fare strafottente.  “Oppure attacchi ancora i tuoi giocattoli sotto la mia auto per vedere dove vado?”  “Mi dispiace Logan ma non sto cercando te, sono sicura che il tuo ego riuscirà ha superare questo shock”   Per tutti coloro a cui il finale della serie non è piaciuto: ecco come sarebbe dovuta essere la quarta stagione secondo me.
Genere: Romantico, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Dick Casablanca, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4x16 -- Stop Breaking Down

 

Toc toc toc

Ad aprirle la porta fu uno 09, ma non quello che lei cercava.

“Ehi Dick!” esclamò Veronica con un sorriso.

“Non sono stato io” ribatté lui deciso.

Veronica fissò il ragazzo nella speranza che lui chiarisse quella affermazione.

“Qualunque sia il motivo per cui sei qui, una ragazza incinta, un padre arrabbiato… non sono stato io” spiegò il ragazzo.

“Cosa ti fa credere che sia qui per uno di quei motivi?” chiese Veronica maliziosamente.

“Ogni volta che ti fai viva o mi accusi di qualcosa o mi minacci di qualcosa” chiarì lui “Ho scelto il male minore!”

“Logan è in casa” tagliò corto Veronica.

“Ecco c’è anche la terza opzione” sorrise Dick.

Veronica inclinò la testa aspettando la risposta alla sua domanda.

“E’ uscito”.

Fece per andarsene poi tornò indietro e con un po’ di imbarazzo chiese allo 09 di non dire a Logan che lei era passata.

Mentre Veronica si allontanava verso gli ascensori il telefono della suite iniziò a squillare.

“Ehi amico!” esclamò Dick riconoscendo la voce del coinquilino dall’altra parte.

“Se solo avessi chiamato…” lasciò cadere la frase, si ricordò di ciò che gli aveva chiesto Veronica e a sue spese aveva capito che era meglio non far arrabbiare la signorina Mars.

“Torni per cena?” domandò facendo finta di niente “Cinese per due?”

 

Veronica attraversò la hole immersa nei suoi pensieri, non era andata come previsto, e doveva assolutamente trovare un modo per riavere Logan.

Proprio in quel momento una ragazza le passò accanto sorridendole.

“Ciao Veronica” la salutò la bionda.

“Ah!” esclamò la sconosciuta avendo notato lo sconcerto sul volto della detective “Forse non mi riconosci in abiti civili” scherzò “Sono la ragazza della reception, ci ha presentate Logan l’anno scorso…”.

“Ecco!” ricordò Veronica, era la ragazza che le aveva confermato i sospetti sulla relazione clandestina tra il professor Landry e la moglie del rettore O’Dell *.

Che strano tutti i suoi professori risultavano essere amanti lussuriosi. «Che razza di esempio» Si stava chiedendo la detective, quando le venne in mente che Tina era la persona che poteva confermare tutti i suoi sospetti.

“Posso chiederti un favore?” domandò imbarazzata Veronica “Mi sai dire se queste persone hanno mai soggiornato al Neptune Grande?”

Mostrò alla ragazza le foto del professor Pope e della signora Corrigan.

 

Veronica sentiva più che mai il bisogno di chiarirsi con Logan. Non voleva che il ragazzo interpretasse il suo silenzio come indecisione nei sentimenti. Sapeva benissimo, infatti, cosa provava per lo 09, ma la turbava la sua improvvisa richiesta.

“Signorina Mars” la voce di un uomo interruppe i suoi pensieri “Mi sta forse pedinando?”

Il professor Corrigan la stava fissando con aria interrogativa.

“Veramente” cercò di spiegare la ragazza imbarazzata “Questa volta non sono qui per lei!”

“Oh!” esclamò l’uomo sorpreso “Immagino ch dovrei essere contento per la notizia, ma…” aggiunse l’uomo un po’ divertito “Sono un po’ preoccupato per il mal capitato”.

Veronica sorrise e abbassò lo sguardo, poi si avvicinò alla porta dell’aula di economia.

Non era sicura di trovare Logan, ma per una volta la fortuna fu dalla sua parte.

Il ragazzo stava sistemando il blocco degli appunti nella sua cartella, non l’aveva ancora vista.

Veronica fece qualche passo verso di lui, ma una ragazza la precedette.

“Ehm!” si schiarì la voce imbarazzata “Ciao, io sono Sarah” si presentò la sconosciuta.

“Ciao Sarah” rispose Logan con il solito ghigno, che scomparve non appena intravide Veronica dietro alla ragazza.

“E’ un po’ imbarazzante ma…” continuò la ragazza ignara della presenza di Veronica dietro di lei “Dato quello che sta per succedere…” continuò in modo confuso “Ecco… tu mi piaci!” esclamò infine tutto d’un fiato. Restò per qualche istante a fissare gli occhi castani divertiti del ragazzo di fronte a lei, poi con un saluto isterico uscì dall’aula.

Logan si mise la borsa in spalla e, sorridendo a Veronica, si avviò verso l’uscita della classe.

“Esattamente…” iniziò a parlare Veronica, che dopo aver assistito alla scena aveva perso ogni traccia di diplomazia “Cosa sta succedendo?”

Logan la guardò divertito e rispose “Sta girando una mail, di una società di ricerca canadese… annuncia Armageddon!”

“Ah!” esclamò Veronica, come se quella risposta avesse chiarito tutto.

“Volevi dirmi qualcosa?” domandò freddo il ragazzo.

“Logan” la detective si schiarì la voce “Volevo chiarire ciò che è successo!”

“A me sembra tutto chiaro!” la interruppe il ragazzo.

“Veramente…” Veronica iniziò a parlare ma fu interrotta dal suono del cellulare.

Guardò il display, doveva rispondere a quella chiamata.

Logan capì l’esitazione della ragazza, e sbuffando disse “Fa pure, io ho tutto il tempo… ma sta attenta la fine del mondo è vicina!” sorrise, si girò e si allontanò da lei.

“Veronica Mars!”

 

Tina l’aveva appena avvertita che il professor Pope si era presentato con la signora Corrigan al Neptune Grand. Mentre si dirigeva verso la stanza che la ragazza le aveva indicato, la detective si chiese fino a che punto avere la certezza che l’ennesima persona che lei aveva reputata degna di fiducia, il suo professore di economia del liceo, fosse in realtà un meschino rovina famiglie l’avrebbe fatta stare meglio. Si chiese se ciò che doveva fare in quel momento era bussare a quella porta, oppure riprendere l’ascensore, salire qualche piano e raggiungere la stanza del suo ragazzo e sistemare la situazione che aveva in sospeso con lui. Era troppo tardi.

“Veronica!” esclamò l’uomo sorpreso nel trovarsi di fronte la ragazza.

Ciò che seguì fu un forte colpo per la detective.

 

Lo sceriffo convocò nel suo ufficio il detenuto Boase, era giunto il momento del trasferimento.

“Sceriffo!” salutò l’uomo entrando nella stanza.

Keith fece cenno all’uomo di sedersi. Non gli piaceva il modo in cui lo guardava, saccente e per nulla pentito di quello che aveva fatto.

“Queste sono le carte del trasferimento, non appena arriverà il suo avocato potrà firmarle” spiegò il signor Mars.

“Sa, credo che mi mancherà questo posto!” rispose divertito il detective.

Lo sceriffo abbozzò un sorriso, felice più che mai che quell’uomo fosse stato arrestato.

“Posso?” chiese il detenuto indicando il giornale sopra la scrivania dello sceriffo “Per ingannare l’attesa!”

Prese la rivista, senza aspettare il consenso, e iniziò a sfogliarla. Fu allora che un foglio cadde a terra, il ritratto della donna che aveva fatto recapitare il biglietto al signor Casablancas.

“Guarda un po’ chi si vede!” esclamò divertito l’uomo.

 

“Logan” esordì lo sceriffo con voce allarmata “Veronica non risponde al telefono” continuò un po’ imbarazzato, sapeva che i due avevano litigato, ma aveva chiamato tutti gli amici della figlia e non sapeva più a chi rivolgersi “E’ lì con te?”

“No” rispose Logan tanto imbarazzato quanto sorpreso da quella telefonata “L’ho vista qualche ora fa, ma… Cos’è successo?”

“Ho da poco scoperto chi è stato a contattare il padre di Dick in Messico” lo sceriffo fece una pausa “E’ una persona che Veronica conosce e non vorrei….” Il signor Mars era evidentemente spaventato e Logan avvertì la sua preoccupazione.

“Mi trovo ancora alla Hearst” spiegò il ragazzo “Forse mi sta aspettando a casa!” sorrise al pensiero di chiamare casa una stanza d’albergo.

“D’accordo ma fammi sapere al più presto!” lo sceriffo riagganciò.

 

Veronica si toccò la testa ancora stordita, non ricordava cosa era successo ma il dolore lancinante che sentiva le chiarì la situazione. Si guardò intorno. Si trovava raggomitolata sul pavimento, accanto al letto. Sentiva delle voci provenire dal bagno. Cercò di muoversi ma si accorse di essere stata legata. Una fitta alla testa la fece gemere e una sagoma si avvicinò a lei.

Soltanto quando la figura si piegò Veronica riuscì a riconoscerla. Era la signora Corrigan.

“Sei una ragazza sveglia Veronica” esordì la donna “Ma dovresti imparare a non impicciati troppo degli affari altrui!”

Veronica non rispose, il dolore era ancora troppo forte e perse i sensi.

 

“Parla!” esclamò lo sceriffo adirato.

“Ti ho già detto tutto quello che so!” rispose il detective Boase.

Keith afferrò l’uomo alla gola e lo strattonò, continuando a inveirgli contro.

“Veronica potrebbe essere in pericolo…” e con tutta la rabbia che aveva in corpo spinse l’uomo a terra.

 

Veronica cercò di aprire gli occhi ma non riusciva a mettere a fuoco la stanza.

Sentì delle voci provenire dalla stanza accanto, probabilmente dal bagno. Non riusciva a distinguere le parole, ma capì dall’intonazione che due persone stavano discutendo di qualcosa… probabilmente di lei.

Un tassello alla volta la ragazza riuscì a ricostruire l’accaduto.

Si trovava in una stanza del Neptune Grand. Si era recata lì con l’intento di cogliere in flagrante una coppia di amanti, il professor Pope e la signora Corrigan. L’unica cosa che non riusciva a capire era perché si trovasse stesa a terra, legata e con una tremenda emicrania, cosa stava succedendo?

Sentì il suo cellulare suonare, le era arrivato un messaggio. Cercò di divincolarsi per raggiungere la borsa, a pochi metri da lei, ma qualcuno la raggiunse prima di lei.

“Veronica sta lontana dalla signora Corrigan… è stata lei a contattare Richard Casablancas in Messico. Chiamami appena leggi il messaggio. Sono preoccupato” lesse ad alta voce il professor Pope con tono allarmato e, rivolto alla donna accanto a lui, aggiunse “Ora cosa facciamo?”

“E’ stato lei!” esclamò Veronica improvvisamente lucida.

L’uomo sgranò gli occhi e si toccò la fronte bagnata dal sudore.

“Veronica non puoi capire, quell’uomo mi ha rovinato la vita!” cercò di difendersi lui.

“Lei ha ucciso Richard Casablancas!” ripeté la detective più chiaramente.

“Sta zitta!” esclamò la signora Corrigan aspramente “Tu non sai!”

“Cosa dovrei sapere?” chiese la ragazza ironica “Perché il signor Casablancas?” accennò un sorriso. Ora tutto le era chiaro, rivolse lo sguardo verso il suo vecchio professore di economia e continuò fissandolo con disgusto “Era con lei” e accennò con lo sguardo in direzione della donna “Che aveva progettato il viaggio in barca… quella barca che avrebbe acquistato con i soldi guadagnati dagli investimenti in borsa?”

Veronica scosse la testa, aveva così stima di quell’uomo.

Le venne in mente quel giorno, il giorno in cui scoprì la truffa del padre di Cassidy e Dick. Si era recata immediatamente dal suo professore e lo aveva esortato a liberarsi di tutti i titoli della Casablancas Corporation, ma l’uomo con immenso eroismo si era rifiutato dicendole che in un mercato mobiliare non ci si libera dei titoli, li avrebbe dovuti vendere a qualcun altro.

Così l’uomo aveva detto addio al suo sogno, una barca con la quale viaggiare e godersi il prepensionamento.

“Quell’uomo ha rovinato la mia vita” rispose lui amareggiato “Quando sono venuto a conoscenza di dove si trovava…”.

“Basta!” lo interruppe la donna.

“Ormai è tutto perso… ci hanno scoperto!” si giustificò l’uomo.

“No, finché abbiamo lei!” esclamò la donna indicando la giovane detective.

 

“Ehi Logan!” esclamò Tina vedendo il ragazzo attraversare la hole.

Il ragazzo accennò un sorriso e si affrettò verso gli ascensori, la telefonata dello sceriffo lo aveva messo in agitazione e voleva accettarsi che Veronica stesse al sicuro.

“Spero di esserle stata utile…” accennò imbarazza la ragazza “Veronica mi è simpatica”.

“Ah questo sì che è strano!” Logan accennò un sorriso “Veronica è qui?”

“Sì… credo sia in missione!” sussurrò lei divertita.

“In missione?” chiese il ragazzo tradendo una certa agitazione.

 

“Stanza 106 Neptune Grand. Faccia presto, credo che Veronica sia in pericolo…” Logan inviò il messaggio, passò la scheda passepartout che le aveva fornito Tina ed entrò nella stanza 106.

Sei occhi lo fissarono all’istante e un colpo partì dalla pistola che la signora Corrigan stringeva in mano.

 

NOTE

* Tina [3x06].

 

Il titolo di questo capitolo è il titolo di una canzone de “The White Stripes”.

 

RIPOSTA ALLE RECENZIONI

 

Ciao Isilady, mi dispiace sconvolgerti ogni volta (hihihi), però se devo essere sincera la fine di questo capitolo ha messo in crisi anche me. So di essere io a scrivere, ma delle volte le idee mi vengono nel mentre e questa volta… Chi avrà colpito la signora Manning? Avrà ferito qualcuno… o lo (la) avrà ucciso (a)?  Ok, la risposata alla prima domanda l’avevo ben chiara, ma sulla seconda ho avuto molti dubbi.

Ho anche preso in considerazione due finali (con uno alternativo ), ma mia sorella me lo ha sconsigliato… così all’una di notte ho preso una decisione!

Sai, mia sorella non è una spettatrice/lettrice di V.M. ma la prima cosa che mi ha chiesto appena si è svegliata è stata “Allora finisce bene o male?”. Lei lo ha saputo subito, voi dovrete aspettare un’altra settimana…

Un bacio alla prossima settimana con il gran finale di stagione…

 

Ciao vero15 star… di male in peggio….

Non voglio dirti altro perché ho paura di anticipare a te, e alle altre lettrici, troppo circa il finale.

Quindi… ti auguro una buona lettura e alla prossima settimana.

Un bacio ciao ciao.

 

Ciao crow79, questa volta sono stata puntuale! Lo sarò anche la prossima settimana, promesso, non ho intenzione di lasciarvi troppo sulle spine… ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai fatto, sperando di meritarli, e ti auguro una buona lettura.

A presto, un bacio, ciao ciao.

Grazie per i suggerimenti Megga_Cullen (* si guarda in torno con fare circospetto * - * controlla a destra, a sinistra, dietro, avanti, se c'è qualcuno nei paraggi * Bene... Il mio segreto è... La demenza u_u), la prossima volta che recensisco ci proverò… anche se ho i miei dubbi che con me questa tecnica funzioni! Comunque sia oggi sarò più sintetica del solito perché, come dicevo alle altre, non voglio farmi uscire troppe informazioni sull’ultimo capitolo (questo è il problema quando si scrivono i capitoli in anticipo…). Quindi ti auguro una buona lettura e aspetto la tua- lunga- recensione su questo episodio (ihihih).

Un bacio alla prossima settimana.

AUGURI A TUTTE LE LETTRICI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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