Dedicato a Elisabetta Martini per Natale.
Un nonno ansioso
Padme appoggiò il mento sul palmo della mano e
socchiuse gli occhi.
Osservò Anakin
camminare avanti ed indietro, aprendo e chiudendo la mano metallica.
“Lo sai che non dovresti
essere tu il più ansioso?” chiese
con voce melodiosa. Anakin si deterse le labbra con la lingua e
socchiuse gli
occhi. Si voltò verso la moglie ed espirò dalle
narici.
“Io non sono
ansioso” brontolò. Alzò il braccio ed
indicò
suo figlio Luke appoggiato a una macchina per il caffè.
Accanto a lui Solo
stava bevendo un bicchierino di caffè, ai suoi piedi
c’erano altri venti
bicchierini di plastica marrone.
“Loro sono
ansiosi” disse. Padme si alzò in piedi dal sedile
di plastica, facendo riflettere la propria figura nel vetro davanti a
loro,
dietro di cui passavano una serie di robot.
“Ben nascerà
sano o avresti sentito un tremito nella forza”
disse gentilmente. Anakin incassò il capo tra le spalle.
“Ben sarà
fighissimo come me” brontolò. Padme gli
baciò una
guancia.
“Assolutamente”
lo rassicurò.