Fumetti/Cartoni americani > Batman
Ricorda la storia  |      
Autore: Nocturnia    25/12/2015    6 recensioni
Bruce e il sovrannaturale non sono mai andati d'accordo.
Magie, hocus pocus, cerchi di sale e scongiuri sono qualcosa di profondamente avulso dalla sua natura, realtà e azioni prive di alcuna logica. (e si sa, con Bruce la logica è tutto)
Sarà forse per questo che quando Constantine (il re dei rompicoglioni magici) si era presentato alla sua porta Wayne aveva provato l'irrefrenabile impulso di sbattergliela in faccia.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bat Family, Batman, Damian Wayne, L'Enigmista, Selina Kyle aka Catwoman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nightmare before Christmas (Natale Batman)
Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


"A Natale sono tutti più buoni.

È il prima e il dopo che mi preoccupa."
- Lucy van Pelt -




Nightmare before Christmas



4:39 AM

"Signore, pensa d'essere di ritorno per colazione?"
Bruce si aggrappa a quello che pensa essere un dragone, conficcandogli un batarang tra le scaglie e facendo leva con i talloni sui fianchi.
"Non lo so, Alfred."
Il drago (la creatura, sarebbe meglio dire visto il suo brutto muso arricciato) tenta di morderlo, sgroppa come un cavallo impazzito.
"Al momento sono un tantino impegnato."
Selina gli sfreccia al fianco, un pugno alzato in aria e un sorriso vittorioso sul volto.
Bruce aggrotta le sopracciglia, assottiglia le labbra.
"Come vuole, padron Bruce. Si ricordi solo di fermarsi a prendere i caffè quando rientra; sa, è una tradizione."
Il drago (la creatura, la bestia, la maledettissima palla di scaglie e melma) inarca il dorso, quasi lo schiaccia contro la vetrata di un edificio.
Selina grida d'una felicità selvaggia.


11:22 PM

Bruce e il sovrannaturale non sono mai andati d'accordo.
Magie, hocus pocus, cerchi di sale e scongiuri sono qualcosa di profondamente avulso dalla sua natura, realtà e azioni prive di alcuna logica. (e si sa, con Bruce la logica è tutto)
Sarà forse per questo che quando Constantine (il re dei rompicoglioni magici) si era presentato alla sua porta Wayne aveva provato l'irrefrenabile impulso di sbattergliela in faccia.

E l'aveva fatto.

Sarà per questo che quando il suddetto "esorcista" (detective dell'occulto, prego) si era materializzato nella caverna Bruce gli aveva mollato un gancio destro da stenderlo, rovesciandolo all'indietro.
Riflesso condizionato si era scusato Sai, non mi piace molto essere colto di sorpresa.

Soprattutto da chi può materializzarsi alle mie spalle con uno starnuto.

Nessun problema, aveva replicato Constantine, tamponandosi il naso e fissandolo di sottecchi ho un favore da chiederti.

Cinque ore dopo Gotham era precipitata nel caos.


#1

Constantine si era dondolato sui talloni, cercando l'accendino nelle tasche dei pantaloni.
"Babbo Natale." aveva ripetuto Bruce, indeciso se credergli o meno "Tu dici che Babbo Natale è venuto fino a qui, a Gotham, per liberare il suo esercito di folletti maligni."
Constantine annuisce, accendendosi la sigaretta.
"Mi prendi per il culo."
"Non potrei mai, mate." replica John, arrotolando la lingua sull'ultima parola "Ma è da un po' che sto dietro a quel vecchio bastardo e sì, credo proprio che sia qui a Gotham."
Bruce aveva incrociato le braccia al petto, raddrizzando la schiena.
"Prove?"
"Roba sovrannaturale; sai, un po' come le scie chimiche. Non credo capiresti."
Wayne irrigidisce la mandibola, ingoia un insulto.
"Provaci, John; spiegami."
Constantine sorride (rovescia le labbra in una piega storta) e butta la cenere della sigaretta sull'impiantito della caverna.
"Hai presente la storia di Babbo Natale, no?"
Bruce sospira, premendosi la radice del naso tra le dita.
"Quale? Quella cristiana o quella tedesca?"
Constantine si era schiarito la voce e aveva cominciato a raccontare.


5:30 AM

"Possiamo prenderne uno?"
Bruce fulmina Damian con lo sguardo, si raccoglie ulteriormente tra le pieghe del mantello.
"No."
"Ma potrebbe esserci utile." petula Damian, accarezzando il muso del simil drago.
La creatura scuote la testa, emette un suono basso, prolungato.
Bruce alza un sopracciglio, scruta interdetto la sua bestia, un serpente con le corna e le zampe di un felino.
La bestia smette di fissare il cielo opaco di Gotham e punta gli occhi rossastri nei suoi, deridendolo.
Quella cosa mi sta prendendo in giro pensa Wayne, stringendo le mani a pugno Quella creatura si è divertita a farmi quasi cadere tra i palazzi come un sacco di patate.
"Possiamo?" ripete Damian, imperterrito.
"No."
"Per favore."
"No."
La creatura inclina il capo di lato, ridacchia.

Ne è assolutamente convinto.

"Faciliterebbe gli spostamenti."
"No."
"Incuterebbe timore nei criminali."
"No."
"Ci farebbe sembrare più minacciosi."
"Ho detto di no."
La creatura scuote il piumaggio nell'aria, sorride.
Selina piomba tra loro con l'eleganza di un gatto bagnato.


00:04 AM

Constantine gli aveva detto (giurato, a dirla tutta) che era la verità; che davvero Babbo Natale era un esorcista (di quelli bravi) e che dall'alba dei tempi girava il mondo liberandolo dai krampus.
Constantine aveva anche aggiunto che qualcosa doveva essere andato storto quest'anno, e che il rituale gli si era ritorto contro, rendendolo ora un impossessato al pari di Regan MacNeil.
"Babbo Natale." aveva ripetuto Damian, grattandosi la nuca.
"Esattamente."
"Orde di folletti malvagi."
"Krampus, per l'esattezza, ma possiamo semplificarla così."
"E dobbiamo portarti ad almeno due metri da lui per poterlo imprigionare e poi liberare."
"Corretto."
Damian aveva alzato il mento nella sua direzione, per nulla intimidito.
"Direi che si può fare."
Constantine aveva lasciato penzolare la sigaretta tra labbra, sorpreso.
Bruce aveva solo sospirato, preannunciando un gigantesco mal di testa.
Damian si era limitato a rispondere che suo nonno gli aveva raccontato favole ben peggiori di un pensionato posseduto da un demone.


#2

Selina non era inclusa nell'operazione, ma si sa, i gatti hanno un senso dei tempi (e dell'opportunità) impeccabile.
Comparsa alle loro spalle dal nulla (comignolo sinistro, subito dietro l'insegna al neon del bar Ištar, a voler essere sinceri) si era subito incuriosita, rendendo praticamente impossibile qualsiasi tentativo d'anonimato.
"Mi state prendendo in giro."
Bruce aveva scosso la testa, afflitto.
"No."
"Non potrei mai prendere in giro un fiorellino di campo come te, sweetheart."
Selina aveva arricciato un labbro, snudando i denti.
"E tu saresti...?"
"John Constantine." si era presentato John "Detective dell'occulto ed esorcista."
Selina socchiude gli occhi, tamburella con le dita sull'avambraccio.
"Quindi sei un Homo Magi."
Constantine aveva annuito, emanando tutto il suo fascino inglese.
"E conosci Zatanna."
"Be', direi che io e lei siamo ben oltre la conoscenza lavorativa."
"Uhm."
"Abbiamo avuto una storia."
Silenzio.
"Anni fa."
Un refolo di vento gli scompiglia i capelli, insinuandosi tra le pieghe della camicia sgualcita.
"Una cosa complicata."
Selina annuisce, sfodera il suo sorriso migliore - il più falso.
Bruce si chiede se il prossimo Natale non sia meglio passarlo alle Barbados.


6:38 AM

Babbo Natale è un fottuto psicopatico.
Crane non ha mai creduto nella sua bella favola o nella stronzata colossale dei regali ai bambini buoni, ma quando un folletto (e no, i folletti che il consumismo americano ci propone non hanno denti da squalo e un brutto muso rincagnato) tenta di staccargli un polpaccio a morsi si chiede (anche se solo per un istante) se non sia karma divino.
"Cosa diavolo sei?" grida, scrollandoselo di dosso.
"Assomiglia a un pesce vipera." gli risponde Nigma, schiacciandone uno con il bastone "Solo che non ha le branchie."
Crane sbuffa, cominciando a correre.
"Non dirlo; non hai visto cosa nasconde sotto quel vestitino verde smeraldo."
Nigma vorrebbe ridere, ma è troppo impegnato a salvarsi il culo per fare altro che correre; correre e lamentarsi.
"Quando pianifichiamo un attacco noi a Gotham ecco che arriva subito Batman, e adesso? Tu lo vedi?"
Nigma scuote la testa, accelera.
"Figli e figliastri." ripete Crane, frustrato "Figli e figliastri."


01:06 AM

"Come hai detto che si chiamano?"
"Mushu."
Selina alza un sopracciglio, scettica.
"E sono...?"
"Parenti stretti dei draghi della Mesopotamia."
"Ma hanno le ali." lo contraddice Damian "Le. Ali."
Constantine gli rivolge uno sguardo obliquo, controlla ancora una volta le tasche dell'impermeabile.
"Ho detto parenti stretti, non che lo sono."
Damian allarga le gambe, gli regala la sua miglior espressione di sufficienza.
"Io dico che spari cazzate."
"E io dico che tu sei proprio figlio di tuo padre."
Damian apre la bocca per replicare, ma Bruce interviene per lui, interrompendoli.
"Constantine." lo richiama "A cosa dovrebbero servirci esattamente questi... Mushu?"
Il drago di Selina (un ammasso di pelo e scaglie poco più grande di un cavallo) scrolla la testa un paio di volte, comincia a fare le fusa.
"Ma è ovvio!" ribatte Constantine, allargando le braccia "Inseguire la slitta di Babbo Natale!"
Bruce digrigna i denti, ringrazia d'avere le lenti del cappuccio che nascondono la sua espressione omicida.
Selina gli scoppia a ridere in faccia senza alcuna decenza.

#3

"Quello sarebbe Babbo Natale."
"Esattamente."
Selina studia la figura sul tetto, un monolite di stracci rossi e bianchi, sfigurato dal krampus.

Un gigante incazzato e ruggente.

"E noi dovremmo portarti a due metri da lui."
"Ancora esatto."
Damian sfodera le spade, alza il mento.
"Nessuna sfida è impossibile per l'erede della Testa del Demone." motteggia, e si lancia sull'edificio adiacente.
Bruce e Selina si scambiano uno sguardo di compatimento.


07:09 AM

Le renne sono diventate cerberi cannibali, i folletti imitazioni del pesce vipera e Babbo Natale... be', diciamo che il suo volto non è proprio adatto per la campagna natalizia dell'anno.
Bruce disarma un folletto, sfonda le costole a un altro.
"Ci servirebbe una mano qui!" grida Eddie, e Selina lo libera da una renna che aveva deciso di farne la sua cena.
"Fottuti ungulati." si lamenta "Di chi è stata l'idea, eh? Cobblepot? Jervis che si è scolato troppo tè alla ketamina? Il Dottor. Aesop?" bercia Nigma, spazzandosi i pantaloni.
"Uhm... no."
Damian salta da un nemico all'altro con la grazia di un ballerino, trascinandosi dietro un Constantine stropicciato e salmodiante.
"Allora di chi?" rintuzza Eddie, recuperando un incosciente (e mezzo masticato) Crane.
Selina gli mostra i palmi delle mani, si scrolla nelle spalle.
"Di Babbo Natale, ovviamente."
Edward sputa una serie di bestemmie da far invidia a uno scaricatore di porto.


02:48 AM

"Quindi tu e Catwoman..."
Bruce stringe le cosce attorno al drago, ingoia l'ennesimo insulto della serata.
"Non sono fatti tuoi."
"Uh." ribatte Constantine, appoggiandosi sul dorso del mushu "Certo, mate; nessun problema."
Bruce lo fissa in silenzio per alcuni secondi, contrae le dita sotto il mantello.
"Non potevi chiedere aiuto a Zatanna?"
"Non volevo scavalcarti, Pipistrello."
Una palpebra comincia a tremare, l'altra s'irrigidisce fastidiosamente.
"Superman?"
"Impegnato."
"Flash?"
"In ferie."
"Lanterna Verde?"
"Non mi piace il tipo."
Un punto all'Homo Magi qui presente.
"Wonder Woman?"
"E mettere piede nella sua isola esclusiva? Amico, sarò anche sicuro del mio fascino, ma non così tanto da farmi trapassare da un'orda di amazzoni infuriate."
Bruce sospira, irritato.
Constantine sorride e si accende un'altra sigaretta.

#4

L'esorcismo è una schifezza.
Selina viene colpita in faccia da una massa gelatinosa e verdastra che le ricorda la polpa dei parademoni di Apokolips. (1)
Damian si pulisce con il mantello una guancia, impassibile.
"Finito?" gli chiede Bruce, granitico nel suo essere costellato da macchie verdi e maleodoranti.
Constantine si rialza da terra, avvicinandosi al corpo di Babbo Natale.
"Direi di sì." e gli indica il volto "Vedi, nessun segno di corruzione demoniaca, né su di lui né sulle sue renne."
Damian porge un fazzoletto a Selina, che lo accetta grata.
"Quindi te ne vai."
Constantine si passa una mano nei capelli, sporcandoli di fuliggine e sale.
"In teoria."
Bruce esala un rantolo sfiatato, snuda i denti.
"Come in teoria?"
John perlustra ancora un po' la zona, recupera un folletto pericolosamente in bilico sul bordo del cornicione.
"È quasi l'alba." e indica il cielo che va arrossandosi.
Bruce continua a fissarlo, imperterrito.
"Gli esorcismi richiedono un sacco di energia."
Selina trattiene un conato quando un grumo di quella roba le scivola in bocca, cominciando a tossire.
"Mi è venuta fame."
Alfred sceglie proprio quel momento per ricordargli della tradizione dei caffè di Natale.


07:33 AM

"Voglio solo un caffè." dice, e impasta le parole tra loro "Un. Fottuto. Caffè."
Bruce rimane raggomitolato sull'asta del lampione, fissando la schiena di Nigma e ascoltandolo in silenzio.
"È stata una brutta nottata." continua, schiaffeggiando leggermente Crane (ancora incosciente)
"Credevo d'essermi abituato a tutto, ma evidentemente non è così."
Crane borbotta qualcosa, inclina la testa di lato. Sbava.
Nigma sospira (esasperato) comincia a colpirlo un po' più forte (adesso lo sta proprio prendendo a schiaffoni)
"Babbo Natale formato vichingo e renne carnivore."
Crane si contorce tra le mani di Eddie, cercando di sfuggire a quella cosa che lo sta prendendo a sberle.
"Folletti impazziti e demoni dell'oltretomba."
Crane apre un occhio, cerca di fermare Nigma.
"Nessuna classe, nessuna raffinatezza."
Bruce sposta il peso da un piede all'altro, si chiede quanto possa far notizia Batman che entra in una caffetteria per ordinare un frappuccino, un caffè nero e due alla nocciola.
"Nessun piano."
Crane riemerge dal suo coma indotto e lo colpisce allo stomaco, facendolo barcollare all'indietro.
"Solo una maledettissima forza bruta; come i gorilla!"
Crane uggiola dal dolore quanto il bastone di Nigma lo raggiunge ai fianchi, Eddie si esibisce nella sua miglior crisi isterica dell'anno.
Nel dubbio, Bruce gli prende un decaffeinato.


03:57 AM

"I dragoni percepiscono le emozioni di chi li cavalca."
Bruce fissa il suo mushu scettico - un bestione di trecento chili e dall'aspetto ruvido.
"Sentono i loro stati d'animo, il loro spirito, se così vogliamo dire."
Il mushu di Selina scuote la coda, comincia a lisciarsi le penne.
"Se li approcciate con un sentimento positivo..."
Selina arriccia le labbra in un sorriso ironico, si fissa le unghie.
"... vi risponderanno in egual misura."
Damian accarezza il suo drago, allungandogli dei croccantini da gatto presi da chissà dove.
"Se invece sarete tesi, oppure negativi, o per qualsiasi ragione nervosi..."
Selina china la testa, cerca di nascondere l'ovvia risata che sta per liberare.
"... ecco, allora potremmo avere un problema."
Constantine passa le dita sul muso di Pixie, il suo mushu da anni.
Selina si porta il pugno chiuso alla bocca, dandogli le spalle e sussultando leggermente.
Bruce omaggia il suo mushu con uno sguardo per nulla accomodante, il dragone fa altrettanto.
Si prospetta una lunga cavalcata.


#5

Constantine sarà anche un tipo snello e nervoso (all'apparenza), ma Selina è pronta a scommettere che sotto quella camicia e quell'impermeabile si nasconda un finto magro a giudicare dalle quantità di muffin che ingoia.
"È stata una figata, vero?"
Selina addenta la sua fetta di torta, dondola i piedi nel vuoto.
"Non è stato male." ammette, e con la coda dell'occhio nota Damian sollevare la testa decapitata di un folletto e scattarsi un selfie "Ma non lo rifarei; detesto la roba magica."
Constantine la fissa in tralice per qualche secondo, sorridendo a un segreto che pare conoscere solo lui.
Bruce emette un grugnito di disapprovazione, accostando il caffè alle labbra.
"Non voglio più vederti a Gotham."
Constantine si stringe nella spalle, addenta un altro muffin.
"Mai. Più."
John continua a masticare, le labbra ancora piegate in un sorriso.
"Come vuoi, mate."
Damian scatta un'altra foto al massacro e decide che sarà quella per la prossima cartolina di Natale.



****

Sono rimasti soli a guardare la città riempirsi di neve e polvere, una gatta e un pipistrello che non hanno paura dei suoi abissi, delle sue crepe.
"Zatanna, uh?" esordisce Selina, e Bruce sa che stanno attraversando un terreno scivoloso.
"È stato tanto tempo fa."
Selina gli cerca gli occhi, stringe le mani attorno al bicchiere tiepido.
"Per te o per John?"
"Per entrambi." dice, e lascia che quelle parole scavino tra di loro, trovino il giusto spazio.
Selina sospira, si toglie la maschera.
"È difficile, sai?"
Bruce tace, ascolta il silenzio.
"Voglio dire... è complicato." si morde un labbro, chinando il capo "Noi siamo complicati, Bruce."
"Lo so."
"Damian stesso è una prova di quanto siamo complicati."
Le luci cominciano ad accendersi nelle case, i regali a essere scartati.
"Però siamo qui." le ribatte, osservando il suo stesso respiro vaporizzarsi nell'aria "Siamo sopravvissuti."
Selina abbozza un sorriso, lascia che l'attiri al suo fianco.
"È passata una vita."
"Anche più di una." la corregge, e Selina amplia il sorriso, raggomitolandosi sotto il suo mantello.
"Stiamo diventando vecchi, Bruce."
"Forse."
Selina gli nasconde il viso contro la spalla, inspira l'odore della fatica e della notte.
Scivola con gli occhi sul corpo di una città sporca, una metropoli le cui decorazioni sono solo miserie umane e tragedie grottesche.
La sfiora con lo sguardo, lasciandosi andare a un momento intimo, fragile; all'istante che esiste solo tra una battaglia e un'altra.
"Alfred si starà chiedendo che fine abbiamo fatto."
"È più probabile che stia riscaldando i waffle per le terza volta."
"Alla quarta li butta."
"Preferisco comunque i pancake."
Selina ride, ed è un suono armonico - bellissimo.
Bruce si alza, porgendole la mano - invitandola.
Selina la percorre in punta di dita, percependo la durezza del guanto rinforzato, conoscendo (vedendo) le mille cicatrici che si nascondo sotto - oltre la maschera, fino a toccare la pelle nuda di un uomo che si era ritrovata ad amare a sua insaputa - ingannata e tradita dal suo stesso cuore.
Un bambino ride in lontananza, i primi passanti cominciano ad affollare le strade - la vita.
Selina accoglie le deboli promesse di un futuro per il quale vale la pena rischiare tutto.

Ancora una volta, forse per l'ultima.
Alla fine, per sempre.





“Love isn’t soft, like those poets say.
Love has teeth which bite and the wounds never close."
- Stephen King -




Note dell'autrice; (1) per chiarimenti, è possibile leggere la one-shot "Aggiungi una zucca in tavola".
Nel folclore delle tribù germaniche, si raccontano le vicende di un sant'uomo (in alcuni casi identificato come San Nicola) alla prese con un demone (troll, diavolo oppure Krampus.)
Questo sant'uomo partiva alla ricerca del demone e una volta imprigionato con dei ferri magici o benedetti lo costringeva a girare di casa in casa per fare ammenda ai torti perpetrati, portando dei doni ai bambini come scusa.
I Mushu sono la contrazione del nome Mushussu, gli antichi draghi della Mesopotamia.
Secondo la rappresentazione classica (invariata nei secoli) questi draghi avrebbero le sembianze di un leone, la testa di un serpente con le corna e il corpo ricoperto di scaglie. Le zampe anteriori sono quelle tipiche di un felino, ma quelle posteriori sono di un volatile. Non possiedono ali ed è per questo che Constantine li definisce "parenti stretti".

Se vi interessa, ho fatto un'incursione natalizia anche nel fandom di "Resident Evil"  dal titolo "Like a gunshot".

Per resto, auguro a tutti voi un Buon Natale: grazie per avermi accompagnato ancora una volta lungo le strade di Gotham.







   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: Nocturnia