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Autore: NathalieKheel    26/12/2015    1 recensioni
Irene Adler e Sherlock Holmes sono due ragazzi molto confusi riguardo ai loro sentimenti.
Cosa meglio di un natale assieme può far aprire loro gli occhi sul loro amore?
BASATO SULLA SERIE DI LIBRI ''SHERLOCK LUPIN E IO''.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Irene Adler, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi ricordo benissimo quel Natale.
Nevicava tantissimo. I fiocchi scendevano, scendevano, scendevano.
Io ero al calduccio nella mia camera. Stavo aggiornando il mio diario quando improvvisamente il signor Nelson entrò nella stanza schiarendosi la voce.
-Il signorino Sherlock desidera vedervi-. Disse con una voce che suonò un po’… strana. Nascondeva un sorrisetto e sembrava la sapesse lunga.
Ero presa alla sprovvista. Cosa voleva il mio migliore amico alle tre del pomeriggio il giorno di Natale?
Così misi il mio migliore vestito, ( non so forse un sesto senso) e mi diressi all’entrata.
Il mio amico era ancora più imbarazzato del solito. Quando eravamo soli era sempre un po’ nervoso ma quel giorno lo era particolarmente. Di solito così freddo, quando era con me la sua maschera di ghiaccio si scioglieva e lasciava spazio a… l’imbarazzo più totale.
-Buon Natale Irene- mi disse sorridendo nervosamente.
-Buon Natale Sherlock- risposi guardandolo di sbieco.
Rimanemmo a fissarci per qualche secondo mentre il mio spirito d’iniziativa andava a farsi un giro.
Poi mi decisi.
-Cosa desideri?- gli chiesi finalmente.
-Ehm…  veramente…. Volevo invitarti uhm .. fuori?- rispose diventando rosso come un pomodoro maturo.
Scoppiai a ridere – Si?-
-Si cosa?- biascicò lui indispettito.
-Mi stai davvero invitando ad un appuntamento?- risi di gusto.
Non ero sadica. Davvero, non mi divertivo a vederlo in imbarazzo. Però quel tocco di diabolicità femminile nel metterlo in  difficolta ogni tanto non fa male.
-Forse- balbettò.
-Allora in un attimo sono da te- battei le ciglia usando lo charme femminile che tanto mia mamma mi aveva pregato di saper usufluire.
-Papà! Io esco con Sherlock- urlai mentre indossavo il cappotto di pelliccia e il cappello di visone.
-Monsieur Holmes sono pronta- gli dissi porgendogli il mio braccio.
-E’ un vero piacere Madame Adler- rise lui prendendomi a braccetto.
Uscimmo dalla mia tenuta. Il freddo era pungente e io rabbrividii.
Sherlock se ne accorse – Che ne dice mia dama di un ottimo te’ caldo?-
-Accetto volentieri Signor Holmes- lanciandogli un’occhiata.
Mentre camminavamo verso la pasticceria mi soffermai attentamente su Sherlock mentre lui mi parlava di una nuova scoperta scientifica di cui era venuto a conoscenza il giorno prima.
Era indubbiamente un bel ragazzo. Un po’ strano, un po’ eccentrico. Ma era il suo essere fuori dagli schemi che mi piaceva tanto. Ero innamorata di lui? In quel momento non lo sapevo ancora, ma il mio cuore mi diceva che ero totalmente, incondizionatamente e follemente innamorata di lui.
Non del suo aspetto. Ma del suo essere. Della sua anima gentile anche se all’apparenza burbera. Del suo volere proteggermi e salvare da ogni pericolo. Della sua intelligenza, del suo carattere forte che spesso mi travolgeva. Perché Sherlock Holmes ti prendeva ogni fibra del tuo essere e te lo sconvolgeva.
E Sherlock aveva sconvolto il mio mondo.
-No  è eccitante Irene?- mi disse con un luccichio negli occhi.
Non avevo ascoltato una parola, ma gli diedi la soddisfazione di avermi raccontato un fatto davvero molto interessante.
Entrammo nella pasticceria.
Chiacchierammo del più e del meno. E io osservavo i suoi occhi intelligenti che mi squassavano l’anima e i suoi sorrisi, radi, che rivolgeva solo a me.
E mi convinsi che ero innamorata di lui. Che mi piaceva da morire. E che volevo baciare quelle labbra fino a stare male.
Dopo aver bevuto il te uscimmo. Camminavamo nella neve alta mentre sempre quella si posava sui nostri cappotti.
-E poi Viktor mi ha preso e mi ha trascinato fino al museo…- stava raccontando con entusiasmo.
-Sherlock- dissi.
Lui mi guardò – Dimmi Irene-
-Perché mi hai portata qua il giorno di Natale, perché non sei con la tua famiglia?- chiesi.
Lui sospirò. Rovistò nella sua giacca e tirò fuori un pacchettino bianco.
-Aprilo- disse impaziente.
Scartai il pacchetto, e quello che trovai dentro mi fece illuminare di una gioia pura e sincera.
Un bellissimo anello con una pietra azzurra.
-Oddio Sherlock è bellissimo grazie!-
Non trattenni l’amozione . Lo abbracciai fortissimo con troppo entusiasmo. Cademmo nella neve. Io su di lui.
Aprii gli occhi. La mia bocca si trovava a pochi centimetri dalla sua. Circa due o tre. Vicinissimi.
Lui spalancò gli occhi. E poi si avventò su di me.
E mi baciò.
Le sue labbra sulle mie. Le mie su di lui. In una danza che sapeva di neve, cannella e amore.
E dolce. Dolce ovunque.
E passione. Soprattutto passione, contornata dalla gentilezza.
-Ti amo Irene, ti ho sempre amata- disse piano lui baciandomi una tempia.
-Sherlock. Anche io- risposi.
Rotolammo sulla schiena e rimanemmo nella neve a fissarci e a baciarci in silenzi di parole non dette che però risultavano chiare a tutti e due.
Io ero sua.
Lui era mio.
E quel tempo mi  parve infinito.








ANGOLO DELLA SCRITTRICE: Heyla a todos. Si eccomi, di nuovo in questo fandom. con una 
One shot solo per voi cari lettori. Non siete contenti? Dai infondo sono teneri. ( Vado convinta lol)
Susu commentate che ne sarei felice. MOOOLTO felice. Felicerrima J . E poi è Natale, o meglio ieri quindi magari una recensioncina ci sta dai. Quindi
Un bacio a Tutti e buone feste
Nath







 
  
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