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Autore: hexleviosa    27/12/2015    2 recensioni
*** Spoiler per chi non segue la programmazione americana *** post 4x09 ***
Dopo la sparatoia Felicity è stata portata in ospedale e Oliver non la lascia sola un attimo: è al suo fianco le prime due volte che si sveglia e davanti al suo dolore si sente impotente, ma il suo terzo risveglio va meglio e finalmente riesce a vedere uno spiraglio della sua Felicity che aveva avuto paura di perdere per sempre.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo originale: What the storm washes up on the shore

Di: thranduilista

Tradotto da: Hexleviosa

 

 

 

 

Cosa la tempesta lascia sulla riva



 

Quando i suoi occhi si aprono lentamente, la prima volta, lei si ritrova immersa nel dolore. Si lascia prendere dal panico e combatte contro gli anestetici, il cui effetto sta ormai svanendo, finché Oliver non è obbligato a tenerla per le spalle per farle smettere di dimenarsi e di ferirsi ulteriormente. Lei scoppia a piangere e lo implora di far cessare il dolore, è allora che un'infermiera viene a sedarla. Dopo per lui diventa difficile concentrarsi su Donna che piange tra le sue braccia e impedirsi di avere il primo attacco di panico da quando si sono trasferiti a Ivy Town.

La secondo volta che rinviene, è in un totale stato di confusione. È così assonnata e drogata dagli anestetici che ripete semplicemente di volere andare a casa, e lui capisce che lei non è neanche consapevole di dove si trova. Donna prova a calmarla, ma il trambusto richiama di nuovo l'attenzione dell'infermiera. La moltitudine di voci che si sovrappongono e le fanno domande la agita così tanto che comincia a piangere e a chiamare Oliver, il sangue riprende a colarle attraverso le bende e deve essere nuovamente sedata per impedirle di agitarsi ancora di più.

Passano quattro giorni da quando aveva pensato che l'avrebbe persa – più volte in un solo giorno – e lei finalmente si sveglia tranquillamente.

Oliver aveva sonnecchiato al suo fianco per poche ore durante la notte, dopo che Donna, sotto sua insistenza, era andata a casa a rinfrescarsi e a riposarsi. E così quando sente il suo respiro cambiare e capisce che si sta svegliando, cerca di renderlo il più tranquillo possibile. Dopo il suo primo risveglio, avevano aumentato le dosi dei medicinali, e dopo il secondo le avevano diminuite, quindi ora teme entrambi gli esiti.

Unaa mano trova subito la sua guancia, e la accarezza fino ai capelli nonostante la loro consistenza - simile alla paglia dopo non essere stati lavati per giorni. L'altra stringe quella di lei quando sente che comincia ad inalare profondamente, per poi pentirsene subito dopo. Felicity, ancora mezzo addormentata, si ricorda a malapena il suo nome, per non parlare del fatto che ha una ferita da proiettile che ha portato a un polmone perforato ancora lontano dal guarire.

<< Hey, fai piano >> le sussurra, appena i suoi occhi sbattono aprendosi lentamente e cercano intorno a lei.

Lo trova dopo pochi lunghi secondi, sistemandosi su di lui e appoggiando la testa sul palmo della sua mano. I suoi occhi si chiudono di nuovo finché non trova un modo di respirare che non le causa troppo dolore, dopo torna immediatamente a posare il suo sguardo su di lui.

<< Hey >> ripete, i suoi occhi sono lucidi mentre fa apparire un sorriso a beneficio di lei << Come ti senti? >>

Corruga la fronte mentre cerca il termine adatto, e quando lo trova non è quello che lui si aspetta.

<< Fluttuante >> sussurra, la sua voce rauca per il silenzio prolungato.

Questa volta il suo sorriso è più genuino. Avere i dottori che gli assicurano che si riprenderà completamente è una cosa, ma vedere questo aspetto di lei, questo bagliore della Felicity che aveva avuto paura di perdere, questo è molto più efficace per calmare la tempesta dentro di lui.

<< Sei sotto l'effetto di buoni farmaci >> le dice.

<< E' piacevole >> risponde con un piccolo sospiro, strofinando la guancia contro i suoi polpastrelli.

Gli occhi si muovono ancora in modo lento, languido come quando lo baciava la domenica mattina.

<< Mi sei mancata >> mormora, sollevando la mano che stringe la sua così da poter sfiorare con le labbra le sue nocche.

<< Mi hai spaventato >> confessa con una stretta in gola.

<< Non preoccuparti >> farfugli lei, biascicando la sua rassicurazione in un’uncia parola smorzata.

Fortunatamente era abituato al suo tono mattutino e capiva esattamente cosa stava dicendo.

<< E' stato solo un incidente. Niente di grave. >>

<< Ti hanno sparato, Felicity >> le dice gentilmente, i suoi occhi fissi sulla protuberanza di bende sotto la sua camicia da notte da ospedale.

Odia quel colore su di lei ora, ha deciso, il che è un peccato perché indossa una camicia da notte di un adorabile blu che solitamente ama su di lei.

<< Nah, è stato un incidente >> ripete lei, mentre con la mano gli accarezza la guancia come se stesse facendo le coccole a un cane.

Le sue labbra imitano un sorriso che è mezzo mascherato dagli antidolorifici.

<< Mi sono solo versata del caffè latte addosso >>.

Il suono che ne segue uscendo soffocato dalle sue labbra completamente morsicate per il nervoso è simile a una risata.

<< Davvero? >> le chiede.

<< Sì >> risponde con un assonnata convinzione.

Lui picchietta leggermente con la mano sul bordo della sua medicazione, lontano dai punti di sutura abbastanza da non provocarle dolore quando le sue dita vi danzano.

<< Perchè questa sembra proprio una ferita da proiettile >> le dice dolcemente, lasciando che il divertimento sfugga dal suo tono.

Lei solleva leggermente la testa, guardando verso il punto in cui è la sua mano aggrottando le sopracciglia. Si lascia sfuggire un lamento, dopo ri-appoggia la testa giù.

<< La mia proposta di matrimonio è avvenuta in un brutto quartiere >> borbotta.

E non può farne a meno, si alza in piedi così da potersi sporgere su di lei e la bacia, solo un tocco leggero come un piuma sulle sue labbra perché sono passati giorni, e lei starà bene, ora può vederlo.

<< Ti amo >> freme sui suoi capelli quando lei emette un altro mormorio, accarezzando il petto di lui e posando poi la mano di nuovo sul letto.

<< Ti amo >> gli sussurra di rimando, e tranquillamente come si era svegliata, ricade nel sonno.


 


 


 

   
 
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