Maledetti

Uscire da quella capsula bianca è una condanna.
Lo sai bene tu, lo sa bene anche lui.
Hai ucciso Ward, ma dentro sai di aver fallito, lo sai fin troppo nel profondo, e lo realizzi nel momento in cui la stringi tra le braccia.
Non sorridi, lei non sorride.
Semplicemente la tieni a te come fosse l’ultima parte integra che ti è rimasta, nonostante tutto, nonostante tutti.
Alzi appena lo sguardo, incroci quello limpido del genietto che si è buttato in un portale per amore.
Ti ci specchi, e vedi riflessa la medesima espressione: hai fatto tutto il possibile, forse anche di più, ma non è bastato.
Non distogli lo sguardo da lui ed in quel momento realizzi quanto siate dannatamente simili – dannatamente maledetti.
Stringe Simmons tra le braccia, le lascia un bacio tra i capelli mentre la sente piangere, l’ascolta e sa che tutto ciò che ha fatto – che ha sacrificato – non è servito.
Quell’abbraccio dura fin troppo, ma per una volta sei felice che la fredda ed apatica agente May non si sia ancora allontanata.
Dura molto, ma ne avete tremendamente bisogno.
Melinda non piange, non singhiozza, il suo respiro non è tagliato dal dolore come quello di Jemma, eppure - Phil - sei sicuro di sentire con chiarezza la sua disperazione.
Ma non la lasci, così come Fitz.
Vi guardate di nuovo, guardate in faccia i vostri errori e tenete tra le braccia il prezzo del fallimento.
Avete disperatamente bisogno di loro, non potete immaginare una vita senza di loro, eppure sapete che non potrete mai averle.
Le amerete sempre, ed il loro cuore apparterrà a qualcun altro.
Dovreste arrabbiarvi, dovreste maledire chiunque e mollare tutto quanto ma non lo fate, perché sapete che l’unico motivo per cui siete ancora vivi – per cui avete lottato – è proprio quell’amore.
Il loro amore.
Non importa come ve lo abbiano dimostrato, non importa quanto diverso sia dal vostro, lo conserverete come il vostro dono più prezioso e profondo.
Loro hanno perso chi amavano, e vederle sperdute è disarmante, perché la vostra forza erano proprio quelle due agenti così diverse eppure così indispensabili.
Simmons si calma, Fitz distoglie lo sguardo da te per posarlo su di lei, per scostarle un ciuffo di capelli dietro l’orecchio e dirle che andrà tutto bene, che lui la proteggerà sempre, che le starà accanto.
Vorresti distogliere lo sguardo, ma sai che non porterebbe a nulla.
Melinda ha ancora il volto nascosto contro la tua spalla, sai che per lei sarà più difficile – sai che lo sarà per entrambi.
Forse è il momento di arrendersi, agente Coulson?
Lei non è Jemma, non puoi farle una promessa che non sei sicuro di mantenere, perché sai che sarà sempre un passo avanti a te.
Mack è stato razionale e lucido come tuo sostituto, perché non lasciare le redini in mano a lui?
Perché continuare a rischiare di perdere tutto quanto, ogni singola e maledetta volta?
Audrey, i ricordi, la mano, Rosalind…
Stringi May più forte a te, lo fai d’istinto – come hai agito nelle ultime ore.
Lei non ricambia, ma senti le sue dita stringere un poco di più la tua camicia.
Come possono avervi maledetto in questo modo, tutti e quattro?
Come siete arrivati sino a questo punto?
Gli altri si sono allontanati, Fitz ti lancia un ultimo sguardo e si allontana anche lui con Jemma.
Uno sguardo che chiede perdono, così come vorresti chiederlo tu.
Per una volta vorresti anche piangere.
Sospiri, May non ti ha ancora lasciato.
«Perdonami» sussurri, forse più a te stesso che a lei.
E senti una sua lacrima umida scivolarti sul collo.