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Autore: Light Clary    28/12/2015    1 recensioni
Nami racconta come ha trascorso il Natale insieme alla ciurma dei Mugiwara
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Natale sulla Thousands Sunny
-NAMI-
Natale.
Una parola al quale nessuno qui ha mai dato molta importanza.
Sarà perché con tutti i pericoli in cui ci cacciamo perdiamo la cognizione del tempo e non ci rendiamo neanche conto dei mesi che passano. Sono io che tengo attivo il diario di bordo segnandomi i giorni della settimana e del mese. Ma a questi ultimi diamo importanza soltanto se si tratta di un compleanno o un onomastico.
Però neanche quelli riusciamo a trascorrerli come si deve.
All’ultimo compleanno di Zoro, per esempio, come abbiamo festeggiato? Combattendo contro dei ninja assetati di sangue? Lui ha ammesso di essersi divertito da matti, ma se fosse stato il compleanno di Chopper per esempio, sono sicura che avrebbe insinuato che quei parassiti gli avevano rovinato la festa.
Dobbiamo stare sempre in guardia, noi che siamo fra i pirati più ricercati del Nuovo Mondo. Ma è impossibile con la marina sempre attaccata e i nemici che provano a rivendicarsi senza successo.
Ma non è questo il punto.
Questo Natale è stato molto diverso dagli altri.
Rufy si è svegliato ieri, dicendo che avremmo festeggiato come tutte le persone del mondo quella sera del 24 Dicembre. Senza contare che ci stavamo addentrando in uno stretto di mare dal quale era cominciata a scendere giù la neve. E così ci siamo dati tutti da fare.
Abbiamo addobbato la nave con ghirlande di agrifoglio e messo qua e là delle palline comprate clandestinamente da Usopp. Abbiamo usato la neve per creare scritte come Merry Christmas o cose varie e Franky con i suoi vari aggeggi è riuscito a creare un pezzo di rame a forma di albero sul quale ha affisso tante lucine colorate. Dovevo ammetterlo però. Siamo stati davvero bravi.
Ma il fulcro di questa storia è giunto la sera.
Sanji ha preparato tipici piatti natalizi.
Un tacchino ripieno, frutta secca, dei biscotti di Tirggel, come gli ha chiamati lui e vari panettoni e pandori.
E’ stata una cena davvero deliziosa ed è stata tenera la parte in cui Rufy si è alzato con il calice di vino in mano e ha brindato: “Alla nostra scombinata famiglia pasticciona”
Insomma, è stato tutto divertente, lo ammetto e non mi dispiacerebbe rifarlo l’anno prossimo, sempre se non ci lasciamo la pelle prima o poi con tutte ste lotte.
Ma il fatto è che …
Quando me ne stavo andando, Rufy mi è passato davanti mentre masticava delle strane foglie.
“Ei, Nami” mi ha detto “Hai mai provato le bacche di giglio? Sono deliziose!”
Alche io sgranai gli occhi: “Ma sei matto?” ho strepitato strappandogliele di mano “Non sai se sono velenose!”
“Ne ho mangiate cinque fino adesso e non …” come se non l’avesse mai detto, sbiancò all’improvviso e si mise una mano sulla pancia “O mamma, credo che …. Credo che … CHOPPER! AIUTO!” ed è corso via.
Ho scosso la testa esasperata e sono andata in cucina per buttare il vischio.
È una pianta che non vedo da molto. Non mi ero mai resa conto del suo buon profumo.
Però … adesso arriva il centro della storia.
Quando ho aperto la porta della cucina, non mi ero resa conto che per terra c’era Zoro ubriaco che si trascinava verso il ponte e ci sono inciampata. Il vischio mi è volato di mano e non ho visto dove è arrivato finché non ho sentito le braccia di Sanji cingermi prima che toccassi terra.
“Vai a Smaltire la sbronza lontano da qui, bastardo d’un Marimo!” ha urlato dando un calcio a Zoro, il quale tutto intontito non ha ribattuto come invece farebbe e ha chiuso gli occhi rimanendo sull’uscio della cucina, cominciando a russare.
“Tutto bene, Nami-San?” mi ha chiesto poi mentre mi rimettevo in piedi.
“Sì, credo di sì. Grazie “ho detto mettendomi ben dritta.
È stato allora che l’ho visto.
Il vischio era volato fin sopra una pallina attaccata da Usopp sul soffitto e ora penzolava sopra di noi.
Quando ce ne siamo accorti io sono impallidita, ricordandomi improvvisamente la tradizione di chi si trovava sotto il vischio.
Sono rimasta immobile e ho girato la testa. Non sono corsa via come pensavo di fare. Ero per lo più … in attesa.
“Nami-San?” ha detto lui “Non pensi che … per buon auspicio …?”
Non ho risposto. Giravo di più la testa verso la porta. Per assicurarmi che nessuno stesse passando di lì. Zoro ronfava come non mai e gli altri, a eccezione di Robin che era di turno alla polena, erano nelle loro stanze.
Se non avessimo contato l’idiota ubriaco ai nostri piedi, saremmo stati soli. Ma lui era come se non ci fosse.
Le tradizioni natalizie mi hanno sempre affascinato, però questa mi ha sempre spaventato. Soprattutto in quel momento.
Ho sospirato: “ Non una parola con nessuno, intesi Sanji-Kun?”
E ora non starò qui a dire cosa è successo.
Dirò solo che non si è vista una goccia di sangue, né ci sono state conseguenze imbarazzanti.
Per una volta quello stupido cuoco ha fatto le cose come andavano fatte.
E per questo dirò solo che è stato il miglior Natale della mia vita.
 
  
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