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Autore: GaudinaSpecialALEC89    29/12/2015    0 recensioni
Una ragazza di 16 anni era chiusa nel bagno della scuola, non voleva uscire e vani furono i tentativi della sua migliore amica, non si riusciva a capire perché si era chiusa in bagno, la professoressa era molto preoccupata visto che era andata in bagno all’inizio dell’intervallo e non era più tornata dentro, aveva provato a dire che se non usciva dal bagno sarebbe andata dal preside, ma lei non accennava ad uscire.
Fra qualche capitolo questa storia si intreccerà con la storia di altri personaggi presenti in un'altra serie tv Carabinieri
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…16 anni prima
Era un giorno importante per la piccola Agatha perché era il giorno del battesimo. In casa c’era un caos assoluto Camillina piangeva, Gaetano cercava di vestire Agatha
«Camilla dove hai messo le scarpe avorio di Agatha?»
«Nell’armadio secondo cassetto»
Lasciò la piccola sul letto e andò a prendere le scarpe. Gliele mise e poi la mise nella carrozzina.
«Ecco la principessa è pronta ora. Aspettiamo la mamma che è lenta come al suo solito.»
Agatha rideva.
Livia era la madrina e il padrino di Agatha George.
Quando furono tutti pronti uscirono da casa diretti in chiesa.
La piccola era tranquilla, era felice in braccio al suo papà, lei adorava Gaetano preferiva stare con lui che con la mamma.
La cerimonia in chiesa fu veloce e poi tutti a festeggiare a casa. La piccola festeggiata sembrava capire che tutte quelle persone erano lì per lei e non accennava a cedere al sonno nemmeno per sbaglio eppure aveva solo 3 mesi. Tommy saltellava per tutta la casa parlando con Torre e con la Lucianona raccontandogli come era cambiata la sua vita ora che era arrivata la piccola.
«Allora piccolo, come va’ con la sorellina?»
«Tutto bene anche se la notte la sento piangere e Cami e papà si devono alzare a turno per passeggiarla e poi la mattina sembrano due zombie. Io quando torno da scuola sto con lei mentre dorme e la sorveglio facendo i compiti.»
«Le vuoi bene e si vede Tommy»
«Certo che le voglio bene e voglio bene anche a Camillina e con lei posso giocare di più perché essendo più grande possiamo sederci a terra e giocare con la palla»
«Ora crescerà anche Agatha e giocherai anche con lei»
«Certo non vedo l’ora» disse Tommy prima di andare a prendere un altro bicchiere di coca-cola.
«Tommy per non esagerare se no dopo non dormi nemmeno tu»
«Sì papà stai tranquillo» e si avvicinò a lui per dare un bacio alla manina della sorella…
 
…Oggi
 
Tutti erano stati avvisati dell’accaduto, e si erano precipitati all’ospedale, solo Tommy ancora non era arrivato, ma aveva preso il primo treno per Torino.
Appena ricevuta la notizia raccolse tutte le sue cose e andò in stazione a comprare il biglietto per andare da sua sorella.
Quando arrivò corse immediatamente da Camilla.
«Cami, come sta’?»
Camilla l’abbracciò forte
«Tommy dobbiamo solo sperare è in coma»
«Agatha non mollerà ne sono sicuro. Papà dov’è?»
«È incollato a quel vetro non riesce ad entrare, ma non vuole perderla di vista nemmeno per un secondo»
Tommy spostò lo sguardo e vide Gaetano al vetro e andò da lui abbracciandolo
«Papà sono arrivato. Posso andare da lei vero?»
Lui si voltò per guardare suo figlio e l’accarezzò sorridendo.
«Certo Tommy puoi andare infondo al corridoio trovi il camicia e la mascherina e puoi entrare»
Si allontanò per prendere il tutto e quando si fu preparato entrò dentro. In un primo momento rimase immobile vedendo sua sorella intubata e collegata a tutte quelle macchine. Poi si fece coraggio e si sedette vicino a lei prendendole la mano e gliela baciò
«Sorellina ora ci sono io con te, devi tornare da noi hai capito»
Tommy rimase tutta la notte lì con lei, non gli interessava nulla di quello che gli dicevano non l’avrebbe mai lasciata.
Prese un foglio di carta e una penna e iniziò a scrivere una lettera
Ciao sorellina,
Penso di non aver mai scritto una lettera, anche perché con la nuova tecnologia, non c’è bisogno di scrivere.
Ora tu però non puoi usare Skype o il telefono sei in questo letto inerme. Il mio cuore senza di te sorellina mia è vuoto e se ricordo quando sei arrivata a casa piccola mi viene sorridere per come mi sono comportato. All’inizio ti adoravo cercavo di prendermi cura di te come potevo, anche se una volta volevo capire se riuscivi a respirare anche se ti tappavo naso e bocca e quella volta ho preso una gridatona prima da Cami, che non mi aveva mai gridato, se non quando avevo dato da mangiare dei biscotti bruciati a Potty, e poi anche da papà. Non potevo giocare così con te perché potevi morire e da qual giorno ho deciso che non ti avrei più toccato c’ero rimasto male, ma loro avevano ragione. Quando poi tu sei cresciuta giocavi sempre con Camillina e con Lorenzino e avevo iniziato a non sopportarvi perché volevate sempre giocare con i miei giochi e io ne ero molto geloso soprattutto perché me li rompevate. Ma nonostante tutto io ti volevo e ti voglio tutt’ora un bene dell’anima eri e sei la mia sorellina. Siamo stati cresciuti con amore. Solo una cosa ti invido la mamma. Tu sei stata fortunata hai per mamma Camilla, io invece la posso considerare solo una vice mamma, ma non mi lamento c’è sempre stata anche per me e la cosa bella che c’è ancora adesso.
Abbiamo una bella famiglia Agatha e ancora abbiamo bisogno di te.
Sei la mia principessa. Manca il tuo sorriso e la tua allegria. Agatha sorellina non riesco a vederti così mi fa male il cuore. Riprenditi piccola mia.
Ti voglio bene tuo Tommy
Finì di scrivere la lettera e gliela mise sotto il cuscino e le diede un altro bacio sulla fronte e si appoggiò sul letto per riposare un po’


   
 
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