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Autore: NeroNoctis    30/12/2015    2 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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Le urla dei Daeva inondavano l'intero Abisso. Ali di svariati colori sfrecciavano nel vuoto etereo di quel luogo, creando un gioco di luci ed ombre che sarebbe stato bene in un quadro. Il rosso delle ali Reian, le azzurre create dal prototipo Hyperion, le arancioni con varie sfumature ottenute dal potere della quinta signora dei Balaur... e le ali dell'ufficiale, le azzurre e bianche che Neronoctis sfoggiava insieme ad altri ufficiali del regno.
Dietro Enki era ancora immobile, fermo nella piattaforma a fissare quell'esercito capitanato dal Signore dell'Empireo Kaisinel, lo stesso che si divertiva così tanto a schernire e a mettere in cattiva luce. E ora, lui era in prima linea, mentre il Lost Master non riusciva a partire, non riusciva ad affrontare quell'essere che aveva imparato ad amare prima... e a temere dopo.
Ricordò quando vide per la prima volta il suo mondo, il sole alto nel cielo, il profumo dell'erba, e il sorriso misto a quegli occhi rossi di Nihil, sua Madre.
La vecchia e prospera Fyeran, insieme alla dea benevola che governava in armonia con il mondo. Ma qualcosa successivamente cambiò, lei divenne una tiranna cambiando le regole del mondo, rendendo tutto invivibile e frustrante... così si scatenò la Guerra degli Dei, capitana da Nergal, deciso ad ascendere al livello di Nihil e migliorare quel mondo ormai destinato al declino. 
Fissava dritto davanti a sè, con i Daeva che si schiantavano su quella figura femminile e venivano colpiti nel tentativo di colpire lei. Nihil respingeva ogni attacco all'arma bianca, mentre uno scudo di protezione la proteggeva dai magici.
– SPIRITMASTER! DISPELLATE QUELLO SCUDO!
Gli ordini arrivavano direttamente da Kaisinel, che stava letterelmente tempestando la dea con i suoi migliori attacchi, ma lei non batteva ciglio, stava semplicemente tenendo su quello scudo. Certo, aveva gli attacchi bloccati così, dopotutto aveva centinaia di Daeva addosso, e nemmeno una divinità poteva esporsi più di tanto, divinità che tra l'altro, non era al massimo dei suoi poteri.
Gli spiritmaster, ma anche i bardi, tentarono di dispellare quello scudo, che continuava a star su, come una bolla di vetro intorno alla ragazza dai lunghi capelli neri.
Ma l'effetto non sortì il risultato sperato, la bolla di cristallo si era semplicemente incrinata, nulla di più.
– Stolti... pensate di impensierirmi così? 
La Dea sorrise, e allargando un braccio, creò una breccia nel suo scudo, da cui fuoriuscì un'attacco magico. Un fascio di luce nera si abbattè sulla fiancata sinistra dell'esercito, polverizzandoli.
Tutti indietreggiarono, mentre i curatori rimettevano in sesto i compagni. 
Noctis notò che la breccia nello scudo era ancora aperta, così caricò la sua Wilderness Rage... ma non partì. La sua magia venne come bloccata, e solo allora notò che le sei stigma che portava con se erano spaccate, rendendo inutilizzabili le abilità correlate.
– Ma che... 
La Dea parve accorgersi di quell'espressione, e riconoscendo il ragazzo, gli scagliò addosso una sfera di pura magia nera.
Noctis alzò lo sguardo, ma era troppo tardi, non avrebbe fatto in tempo a schivarla. La fine era arrivata... si tirò su diversi scudi e chiuse gli occhi, ma quello che sentì fu una spallata e venne sbalzato via. Riaprì gli occhi, osservando il ragazzo accanto a lui: osservava spada e pugnale, e sul farsetto aveva ricamato una "W" infuocata.
– Ma come? Rifiuti così i miei legionamenti? 
Noctis accennò un sorriso. – Skodi, ti pare il momento?
– E' sempre il momento. – disse, e svanì in hide.
La Dea Nihil adesso era passata all'offensiva, attaccando tutti coloro che aveva intorno. Molti Daeva riuscivano ad evitare quegli attacchi, ma quelli che venivano colpiti finivano in polvere, cadendo nell'oblio dell'Abisso.
– Arrendetevi, e vi risparmierò.
– Mai. – risposero all'unisono tutti, compreso Kaisinel, e continuarono la loro manovra difensiva, mentre dalle retrovie arrivava l'esercito Asmodiano capitanato da Marchutan e Ninlil.
La battaglia continuò senza troppi colpi di scena per una buona mezz'ora, ma ad un certo punto parte dell'esercito Elisiano attaccò quello Asmodiano, con le due parti che iniziarono a combattersi tra loro, mentre quelli più saggi continaurono il loro attacco sulla Dea.
Nihil rise ad alta voce, e notando il disienteresse di coloro che si facevano guerra, li colpì in pieno, non lasciandogli scampo. 
Ormai gli eserciti erano stremati, e la Dea, nonostante qualche attacco subito e qualche graffio, non accusava il minimo cenno di cedimento. 
Kaisinel guardò intorno a sè, solo morte e distruzione. Daeva insanguinati e le terre dell'Abisso che si sgretolavano sotto il potere di Nihil... era una battaglia senza vittoria... e poteva fare solo una cosa, doveva proteggere il suo popolo, assicurargli la vita.
Si avvicinò a Nihil, e lentamente pronunciò due parole, solo due, che interruppe ogni singolo attacco facendo sprofondare tutto nel silenzio.
– Ci arrendiamo.
Nihil sorrise compiaciuta, e iniziò ad applaudire, mentre i Daeva superstiti iniziarono a guardarsi stupiti tra loro... ma Kaisinel era irremovibile. Pochi secondi dopo, arrivò lo stesso verdetto da parte di Marchutan, ed entrambi ordinarono alle truppe di stabilirsi alle basi. Nessuno volle accettare, ma quando i due Lord alzarono la voce, tutti si videro costretti a tornare. Tutti tranne un piccolo gruppo di Elisiani ed Asmodiani, tra cui anche Noctis, Alnair e Ninlil.
– Per voi ci sarà solo la morte. – sentenziò Nihil, e iniziò il suo attacco finale. 
Un tiratore e un aethertech caddero subito, mentre il resto continuò a resistere agli attacchi. Noctis e Alnair come sempre usarono ormai il consolidato duo di magma e tempesta, mentre Ninlil, con delle poderose magie di recupero e scudi vari, teneva in piedi il gruppo di sei persone che era rimasto.
– Dov'è Enki? – chiese la Lost Master, e Noctis guardò indietro, osservando ancora il ragazzo dai capelli azzurri immobile, che non riusciva ad agire. Aveva visto abbastanza, aveva visto gli eserciti distrutti... era tutto inutile. Nihil avrebbe governato anche su Atreia, istituendo quel regime totalitario che aveva distrutto Fyeran.
Ninlil imprecò, e tra una cura e l'altra attaccò la Dea, che, non aspettandosi quell'attacco, lo ricevette in pieno. Da lei cadde un frammento di sfera, finendo nel vuoto abissale. 
Da lontano, all'approdo di Primum, un Asmodiano notò quel luccichio cadere nel vuoto, e aprì le ali... nel tentativo di recuperare quella reliquia misteriosa.
Nihil cambiò espressione non appena vide il frammento cadere, e teleportatasi davanti alla Lost Master la trafisse, fino a toccarle il cuore. Ninlil era immobile, con il braccio della Dea che l'attraversava da parte a parte, sentento le sue fredde dita stringerle il cuore.
Tossì sangue, sangue che colò fino al collo, sporcando di rosso il ciondolo che portava, una sorta di goccia congelata. Nihil estrasse la mano, estraendo il cuore della ragazza, e con una potenza inaudita scagliò il corpo vicino alla fortezza di Zolfo, mentre il cuore fu lanciato nel sole dietro di lei.
– NOOOOOO! 
Quell'urlo glaciale arrivò da dietro, ed Enki aprì le ali, mentre il suo corpo poco dopo cambiava, divenendo squamato. Enormi ali apparvero sulla schiena e le sua mani divvenero artigli.
Quel ragazzo dai capelli azzurri divenne un'enorme drago, mostrando la sua vera forma di Lost Master, la sua vera forma Balaur.
Si scagliò contro la Dea, attaccandola con artigliate e sputi ghiacciati, tanto che per la prima volta, Nihil sembrava indietreggiare e parare seriamente quei colpi.
Il resto del gruppo continuò l'attacco, uniformandosi alla potenza distruttiva di Enki drago. 
Ma non bastava... non bastava ancora. Enki aveva visto quanto era forte, e vedeva che il suo attacco non bastava. E per colpa sua... per colpa sua Ninlil era morta... non poteva permetterselo. Il calore del sole vicino a loro gli dava fastidio, e capiva che le sue forze stavano per finire. Una trasformazione in drago fuori da Fyeran era difficile da effettuare, i livelli di etere erano si simili, ma diversi. Sarebbe tornato umano... ma fissando quel sole sapeva cosa fare.
Morse Nihil, e l'afferrò in quello che poteva essere un abbraccio possente dalla quale non si poteva fuggire. Enki si voltò verso la fortezza di Zolfo, e successivamente, con sguardo triste e dilaniato osservò Noctis. 
Fu solo un momento, poi distolse lo sguardo.
Ruggì, e con un'ultima carica si lanciò verso il sole di Reshanta, e una volta dentro, un ultimo ruggito trasformò quella sfera infuocata in una sfera di ghiaccio, intrappolando in un ghiaccio eterno i due.
Noctis fissò i superstiti, si guardò indietro, guardò la Zolfo, e infine, si soffermò sul sole ghiacciato, promettendo che non avrebbe mai dimenticato il sacrificio di quel Lost Master, che si era sacrificato per proteggere Atreia... e per vendicare Ninlil.
L'esplosione di ghiaccio che trasformò il nucleo da fiamme a massa fredda scatenò un fenomeno simile ad una nevicata, e tutti capirono che... la guerra era finita.
Ci furono terribili perdite da ambo i lati, Marchutan e Kaisinel non si ringraziarono, ormai avevano capito che era guerra eterna. Noctis abbracciò Alnair, e osservò nuovamente quel sole ghiacciato, sussurrando una sola, ed unica, parola.
– Grazie.
✽ Un anno dopo ✽

Il cielo era rosso, e le vie di Elian non erano illuminate. I muri erano sporchi, e delle pattuglie armate facevano la ronda. Erano in armatura, e ad ogni passo che riecheggiava seguiva sempre e solo silenzio. Incontrarono altri della loro squadra intenti a pulire delle macchie di sangue sul pavimento, ma non parvero farci troppo caso. 
Continuarono il loro cammino, passando accanto a delle gabbie al cui interno erano tenuti degli Asmodiani malridotti, tremanti e feriti. Vicino a loro, in una fossa, venivano gettati dei cadaveri, a cui mancavano coda e artigli. 
Non sapevano bene cosa stava succedendo, ma quando i passi metallici si avvicinavano a loro, si stringevano sempre di più, timorosi di essere presi da quel plotone della morte.
Ma stavolta non toccò a nessuno.
La squadra armata si avvicinò all'unica casa illuminata della città, controllando l'interno.
Un Asmodiano dai capelli neri raccolti in una coda stava parlando di fronte ad un ragazzo tenuto legato ad una sedia, mentre sotto le sue unghia venivano infilati aghi metallici. Il carnefice afferrò il ragazzo dai capelli, mostrando il volto ferito di Neronoctis, che tuttavia sorrise in modo beffardo.
Un'altra figura, rimasta in disparte, chiese il motivo di quel sorriso, ma Noctis non lo spiegò affatto, nonostante il dolore gli impedisse quasi di parlare.
– Taci, Kyrd.
Il ragazzo dai capelli neri si voltò verso l'Asura. – Lord Kyrd, questo qua non parla.
– Parlerà, parlerà. Non può aspettare i suoi amichetti in eterno.
Non appena finì quella frase, su uno schermo etereo apparve il logo dell'Impero di Atreia, con Marchutan che leggeva un comunicato ufficiale.
 
"Atreia è stata tradita.
Un gruppo ha assassinato Lord Kaisinel.
Di seguito, verranno elencati i nomi dei ricercati.
Neronoctis: Ricercato per tradimento.
Aker: Ricercato per tradimento.
Kem: Ricercato per tradimento.
Alnair: Ricercata per tradimento
Futaba: Ricercata per tradimento


Con ordinanza immediata, l'Impero di Atreia comunica il tradimento di questi membri, e la loro condanna a morte, per mano nostra, o per mano dell'Ordine del Sigillo."

Kyrd sorrise, e mentre pugnalò la gamba di Noctis, gli sussurrò all'orecchio: – Temo che non arriverà nessuno a salvarti.


✽✽✽


Sanctum era completamente al buio e decadente, mentre una figura incappucciata si aggirava per quelle vie prive di vita. Una soffiata aveva avvertito l'Impero che quello poteva essere uno dei luoghi dove veniva nascosto il frammento di Aion. I teleporter cittadini erano ridotti in macerie, così da non permettere nessuno spostamento nelle varie zone della città, così, il ragazzo incappucciato, cercò una via alternativa per raggiungere la zona delle professioni.
Afferrò un dispositivo, digitò una frequenza e comunicò un messaggio:
– Aggiornamento 5: Impero di Atreia, squadra delle ombre. Qui sempre Enki, Sanctum è deserta. I ponti sono crollati e i teleporter distrutti. Per ora nessuna traccia del frammento, passo.
Il ragazzo posò il dispositivo, e si spostò una ciocca azzurra dagli occhi dorati, mentre la sua mano si posò su una collana che portava al collo, una goccia di cristallo.
Sospirò, e continuò la sua ricerca nella città nera, quella che una volta veniva chiamata città celeste.




Angolo del Daeva scrittore!

So che questo epilogo lascia molte cose in sospeso, ma come -credo- abbiate notato, la storia fa parte della serie "War of Gods", che è divisa in 4 atti:
La prima è Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato
La seconda è composta da Lost Masters
La terza da una storia che fungerà da prequel all'intera serie, chiamata per l'appunto Lost Masters: War of Gods
E la quarta ed ultima sarà il finale delle gesta di Noct, Alnair e i Lost Masters, che si chiamerà Old Ones
Spero che continuerete a seguirmi e lasciate un commento se vi va, per il resto, io continuerò a scrivere e chissà, forse dopo la serie War of Gods potrei tornare con una storia totalmente nuova. 
Per ogni cosa, stay tuned! 
   
 
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