30 dicembre, e ancora non ho pensato a come festeggiare il capodanno. Ma una cosa e certa: oggi la mia esistenza servirà per cambiare le cose!
- Chung
N.A.: Nelle mie storie Chung conta meno di un personaggio secondario!


Chung entrò nella tenda.

"Aishaaaaaaaa" gridò il paladino.
"Arrivo..." rispose sospirando la streghetta.
N.A.: Streghetta= Void Princess; Paladino= Iron Paladin.

Trovatosi di fronte a Chung, nonostante fosse piena di sonno, gli diede un diretto degno di un pugile in faccia.
Il viso del paladino era divenuto simile ad un Picasso, ma insanguinato.

"Questo è per aver strillato come una cornacchia" spiegò lei "Che vuoi?"

Dopo aver ingerito un senzu che teneva da parte per prevenzione, la faccia del paladino tornò ad essere una faccia.
N.A.: Avete presente il fagiolo magico di Dragon Ball Z che fa guarire completamente? C'è davvero bisogno di spiegare?!

"Allora è vero quello che mi hanno detto. Tu sei incinta!!" esclamò lui.

A quel punto la streghetta lo legò e gli fece ingerire forzatamente 5 alla volta per minuto 550 habanero, uno dei peperoncini più piccanti esistenti. Il paladino non riuscì a sopravvivere.
Fortuna che lo avevano clonato il giorno prima!

"Non è vero! Spero per te che non ti riferissi al mio peso altrimenti...."
"Aspetta! Guarda tu stessa."

Il paladino trascinò per il braccio Aisha verso lo specchio che si trovava lì vicino.
Aveva effettivamente il ventre più esposto del normale.
La ragazza stava sudando freddo.

"Ma... come è possibile!"

A quel punto arrivarono anche Rena e Raven (anche quest'ultimo era un clone).
N.A.: Che fine ha fatto il vero Raven? Leggetevi il mio racconto "La vera storia di Babbo Natale!" e capirete!

"Credo anche di sapere chi è il padre" disse Rena.
"Chi... come..?!"

Piombò il silenzio, l'atmosfera si era fatta di ghiaccio.
Più tempo passava, maggiore era la tensione che la streghetta doveva sopportare.
Ad un certo punto l'arciera tirò un sospiro ed aprì bocca.

"Elsword"

Tutti e 4 andarono da Elsword, che si stava esercitando nel combattimento nella foresta insieme ad Eve, la Code Nemesis.
Eve lo stava attaccando da tutti i fronti spostandosi agilmente da una parte all'altra grazie alle sue lance nasod. Elsword però anticipò l'attacco frontale, e, dopo aver fatto una capriola, si trovò alle spalle della nemesi nasod. Puntò verso di lei la spada.

"Lama dell'apoc..."

Lo spadaccino venne investito un demone vargo. Era stata Aisha a lanciarglielo.

"Fermati animale!" gridò la streghetta mentre correva verso di lui insieme al gruppo.

Una volta arrivata, Aisha prese a due mani il collo di Elsword e lo strangolò con tutta la forza che aveva in corpo.

"Cosa mi hai fatto?! Come hai osato farmi questo!!" disse la streghetta ringhiando.
"F..Fermati. Cosa ti ho fatto?!"

La ragazza a quel punto esitò. Divenne rossa in viso.

"T-Tu mi h-hai messo i-incinta!!" dichiarò balbettando.

Anche lo spadaccino arrossì, e si agitò parecchio davanti a quella affermazione.

"No, non è vero! Come avrei potuto scusa?!"
"Gli studi scientifici devono ancora stabilire le meccaniche della riproduzione dei mentecatti" intervenne Raven.
"Adesso devi prenderti le tue responsabilità, o pensavi forse di farla franca?" disse Rena con tono di rimprovero.

La nemesi nasod si avvicinò allo spadaccino che si era pietrificato.

"Avvio programma per i festeggiamenti: Tanti auguri di buon compleanno, Elsword!" gridò sparandogli in faccia dei coriandoli, ma nemmeno questo servì per smuoverlo.

"Mi sa che è il programma sbagliato" disse Chung.

Eve si avvicinò a Chung e lo fissò con fare minaccioso.

"Meh... in fondo è sempre una cosa da festeggiare!"


Fu fatta una capanna apposta per loro due, più anche il necessario per la creatura che doveva nascere.
La streghetta era seduta davanti al focolare, e stava cucendo un maglione, mentre Elsword era impegnato a fare le faccende di casa. Gli era stato imposto il dovere di prendersi cura della futura madre di suo figlio da Rena a suon di discorsi lunghi, mentre ad Aisha di non sforzarsi e di lasciare fare tutto a lui.

"Ho fame" disse la ragazza.
"Preparo subito il pranzo!" rispose Elsword frettolosamente.

Una volta finito di preparare il pranzo, mise tutto sul vassoio e lo portò ad Aisha.

"Ho freddo"

Lo spadaccino andò a tagliare la legna per metterla sul focolare.

"Mi annoio"

Elsword inscenò un teatro comico.

"Fai schifo come attore. Impiccati"

Lo spadaccino sull'orlo dell'esaurimento, stava prendendo in parola quello che aveva detto Aisha.
Un momento prima di legarsi la corda intorno alla testa, la ragazza lo fermò.

"Aspetta. Sono stanca, portami sul letto" ordinò con uno sbadiglio.

Con fare scocciato, Elsword la sollevò afferrando con un braccio la schiena e con l'altro le gambe.
Trovandosi così tanto vicini in quella situazione intima, i due arrossirono.


Nel frattempo, in una tenda non troppo lontana.

"Allora, quanto dovrebbe durare l'effetto della pozione?" chiese Chung sorridendo.
"Credo che stasera sarà già completamente dissolto" spiegò Rena mentre sorseggiava il té alle erbe.
"Questa sera li faremo una bella sorpresa" affermò soddisfatto il paladino.


Si era fatta sera. Elsword stava accudendo la ragazza amorevolmente accontentandola in ogni sua richiesta.
Ogni volta che si trovavano vicini, i due arrossivano e cercavano di nasconderlo, tipo girandosi dall'altra parte e simili.
Ormai era anche arrivata l'ora di dormire.

"Meh, io me ne vado a dormire sulla poltrona. Buona notte" disse affaticato lo spadaccino.

Si stava dirigendo verso la porta, quando d'un tratto fu fermato da un abbraccio da dietro.
Nessuna parola, nessun discorso.
La ragazza accompagno lo spadaccino verso il letto, e lo fece stendere. Lui non oppose alcuna resistenza.


Entrambi si trovavano nello stesso letto, ed erano vicini; talmente vicini da sentire l'uno il respiro dell'altro sulla propria pelle.

Il ragazzo non ne poteva più. Avvicinò a sé Aisha e la baciò sulle labbra.
La tensione si spezzò d'incanto per dare spazio alla passione.
I due pomiciarono per diversi minuti; volevano anche andare oltre. Ma nel momento in cui Elsword stava sbottonando la camicia della ragazza si accese la luce.

"Voi due non pensate che per voi sia ancora troppo presto per fare queste cose?" chiese Rena ridacchiando.
"Comunque era tutto uno scherzo organizzato. Buon capodanno!" disse Chung ridendo di gusto.

La streghetta spinse giù dal letto Elsword.
Si guardò il ventre, poi l'orologio. Lei non aveva più il pancione ed era mezzanotte.
Aveva capito tutto dello scherzo. Era più che arrabbiata nera. 
Nemmeno uccidere Chung sarebbe servito dato che era stato clonato.
Uscì dalla capanna senza dire una parola.

"E così tutto questo era uno scherzo.." pensò la ragazza mentre una lacrima le stava rigando il volto.

D'un tratto qualcuno la prese, la girò e la baciò.
Quel qualcuno era Elsword.
Da una lacrima divennero due.
Una bacchettata in testa allo spadaccino arrivò di punto in bianco.

"Chi ti pensi di essere per b-baciarmi così, all'improvviso?" disse Aisha con tono di rimprovero, tornando ad essere la solita di sempre.
"Comunque, se non vi avessimo fermati penso che non sarebbe servito dire che era uno scherzo!" spiegò il paladino.

La streghetta mise una mano sulla spalla a Chung.

"Sto per ucciderti. Buon capodanno" disse con un sorriso sadico la streghetta.
"Ehm... g-grazie?" rispose lui rigurgitando.

Inutile dire che in quella notte morirono molti cloni del paladino.