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Autore: _Eos_    31/12/2015    1 recensioni
La manina lasció definitivamente la presa dal candido indumento del killer. - a domani fratellone- disse la voce dolce di Iris,- a domani sorellina- disse Jeff divertito, per poi aprire la finestra e sparire nella notte complice.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                   FRATELLONE
 
 
 
Ammirò soddisfatto il  suo macabro lavoro: il cadavere di un uomo sui trent'anni era mollemente seduto sulla sedia, uno squarcio sul ventre lasciava una completa visuale alle viscide viscere che fuoriuscivano lentamente, le braccia poste in una posizione innaturale probabilmente rotte durante lo sconto e in fine ... Il "Felice" sorriso inciso sul volto e gli occhi innaturalmente sgranati . Si passò una mano insanguinata tra i corvini capelli, allargò il già vasto sorriso,l'espressione si poteva descrivere solo con un aggettivo ... Soddisfatto. Si,era molto orgoglioso del suo "meraviglioso"lavoro.
Sbuffo annoiato, era stato divertente ma arduo mandare a dormire quel triste ubriacone, ma ora grazie a lui il grande Jeff the killer, stava "dormendo" con un grande sorriso.
Ma ora... Era finito il divertimento.
Uscì dalla cucina per vedere se c'era qualcun altro,un'alta persona da far felice.Si mosse con leggerezza senza far trasparire il minimo rumore. La sua attenzione fu attirata da una porta chiusa, si emozionò, magari dentro c'era qualcuno. Aprí la porta con un inquietante cigolio, la luce che proveniva dalle sue spalle proiettò la sua inquietante ombra nella stanza.
Sembrava vuota,ma non era così!
Una piccola figura,probabilmente di una bambina, era raggomitolata in angoletto ben nascosto. Mosse qualche passo arrivando davanti alla bambina per poi accucciarsi  e dire,con voce melliflua che suonava terribilmente inquietante ,- piccola è tardi, torna a dormire- finí la frase introducendo una mano dento la tasca dove teneva il suo amatissimo coltello. Riportó lo sguardo alla bambina, non aveva più la testa nascosta tra le braccia e mostrava il suo grazioso viso, e proprio esso sconvolse Jeff. 
Il grazioso viso della bambina,che poteva avere massimo sette anni, aveva una gigantesca cicatrice ad arco che partiva da una tempia, ad arrivare a metà guancia.Ancora stupefatto guardava il viso della bambina : capelli castano chiaro, che non possedevano un taglio preciso le contornavano il chiaro viso dove sul lato desto c'era la grande cicatrice ad arco. La luce della luna filtrando dalla finestra gli illuminò il viso, facendogli notare un particolare... il suo occhio desto era di un tonalità ambrata, probabilmente la vicinanza della cicatrice aveva scolorito il marrone scuro del suo occhio.  A Jeff gli si strinse il cuore a quella vista, una bambina così piccola aveva già sofferto così tanto. La piccola bambina lo guardò con i suoi occhi che non facevano trasparire il minimo sentimento, poi con voce atona disse - Uccidimi - Jeff sgranó ancor di più i suoi occhi. La piccola continuò  a guardarlo,per poi abbassare il capo e bisbigliare- gli errori non meritano di vivere!-  concluse sentendo gli occhi pizzicare.Il killer impietosito e in qualche modo anche incuriosito,portò una mano  a scompigliare i capo della bambina, in un muto invito di continuare. La piccola sospirò,per poi cercare di annaspare più aria possibile, per poi, finalmente, raccontare- i miei genitori, prima che nascessi avevano una relazione, quando si lasciarono mia madre torno in Italia, il suo paese di origine, purtroppo... Mia madre morì... Così la mia custodia fú passata a mio padre. Lui mi odia- disse sempre bisbigliando ma con una voce molto più addolorata dell'iniziale cinismo. Contrasse il viso in una espressione disperata, gli occhi  si appannarono per le lacrime e la testa inziò a vorticare. Catturò la testa tra le mani , e il respiro diventó più corto e incalzante- mi diceva sempre,... io non meritavo di vivere , diceva che...che lui era gentile che mi teneva... Lui beveva tanto e dopo... dopo - la voce inizialmente bassa , gradualmente, si alzò diventando delle disperate urla di dolore. Jeff in qualche modo agitato dalla situazione abbracciò la bambina. Le faceva molta tenerezza,e per di più nel sapere che aveva messo fine alla vita di quel inutile individuo lo riempiva di una strana soddisfazione e orgoglio, e al col tempo si sentiva in colpa. Si , in colpa, per quanto diversa la sua triste storia, si sentiva malissimo nel ricordare che tempo fá, in preda all' istinto omicida , aveva ucciso l'unica persona che li voleva veramente bene,Liu il suo amato fratello . Strinse ancor di più la bambina consolandola e in qualche modo,consolandosi. Il quindicenne passo'  la mano sul capo della bambina ancora singhiozzante quando un pensiero lo colse impreparato - come ti chiami?- chiese improvvisamente. La bambina alzò la testa dal petto di Jeff, dove aveva trovato rifugio - Iris- disse ancora con voce singhiozzante. - È un bel nome- disse gentile facendola sorridere.
 Iris si sentiva protetta, non si era mai sentita protetta da un uomo, sopratutto perché il padre la picchiava ma con lui... era una cosa illogica e strana, era consapevole che quel ragazzo aveva ucciso suo padre, e che era il famoso killer che ultimamente si aggirava in città, si era anche per un attimo spaventata davanti la faccia sfigurata del ragazzo , ma infondo le faceva più paura suo padre. Dei suoni fecero sussultare Jeff, erano le sirene della polizia. Il ragazzo prese in braccio la bambina, guardando la stanza in cerca del letto. Strinse i denti per il fastidio, quando vide un pezzo di cartone e delle coperte, di certo cosa si poteva aspettare da un uomo del genere!? Poggiò la bambina sul suo giaciglio rimboccandole le coperte, di fretta si avvicinò alla finestra con l'intenzione di scappare, ma i suo proposito fu fermato  da una manina .- Dove vai?-  chiese Iris con una vocina flebile e terrorizzata dal pensiero di rimanere sola. - Torna a dormire Iris- ,rispose Jeff tagliente e rude per via della fretta e agitazione. Iris strinse, ancor di più, la già ferra presa , sull' indumento bianco del killer , - Non mi lasciare sola fratellone- continuò speranzosa. Jeff esasperato e anche commosso si girò verso la bambina e con voce più dolce disse- Iris lasciami  andare, ti prometto che verrò a trovare tutti i giorni-  concluse. - non ti credo - ribatte' Iris caparbia, non voleva rimanere di nuovo sola. Jeff si sentì in colpa nel vedere gli occhi della bambina oscurarsi, - Lo giuro, non ti lascerò sola ormai sei la mia sorellina, e nessuno ti potrà far del male... ora ci sono io a proteggerti-, ammise dolce, facendo allentare la presa a Iris, più fiduciosa sulle sue parole . - lo prometti ?- chiese nuovamente, Jeff annuì convinto. La manina lasció definitivamente la presa dal candido indumento del killer. - a domani fratellone- disse la voce dolce di Iris,- a domani sorellina- disse Jeff divertito, per poi aprire la finestra e sparire nella notte complice.
 
 
        angolo autrice 
Ciao,
Emmmm....BUON CAPODANNO e felice 2016, spero che la ff vi sia piaciuta e mi farebbe piacere se mi fareste sapere la vostra opinione. Auguri ancora <3<3<3<3<3<3
P.S scusate gli eventuali errori XS.
   
 
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