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Autore: bethrandall    01/01/2016    1 recensioni
Una scena totalmente estranea al libro , immaginata da me , sul rapporto di dipendenza di San e Kryss.
San dopo l'ennesima battaglia si ritrova stanco di vivere quella vita di sangue e sofferenza , schiacciato dal costante rimpianto di Ido , ma a Kryss, re degli elfi , la debolezza del Marvash non convince e lo costringerà , torturandolo , alla fedeltà.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kryss, San
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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*AVVERTENZA : QUESTA FF E’ IMMENSA!!!
P.S : non si assicura la grammatica ne tanto meno i Li e GLI del c*** o , sono una ciofeca, buona lettura!!!! *

San spostò la tenda per entrare nella capanna di fortuna che avevano allestito anche quel giorno. Un altro villaggio sterminato , altre persone morte accatastate nei viali pronte per essere bruciate , altre urla e sofferenza , ma dal canto del suo re , era successo solo il giusto. Kryss non tollerava quel gruppetto sparuto di Huye da un bel po’,  quei selvaggi erano convinti che gli umani fossero persone buone , e non tolleravano la guerra di Kryss, al re degli elfi questa cosa non andava per niente a genio e dunque se il giorno prima quel villaggio viveva sereno nella loro calma ovattata , ora  erano solo un ammasso di corpi squartati in attesa del rogo. San non sopportava più tutto questo. Come tutte le volte , quella tenda appariva una cella nell’inferno , ma fortunatamente era capace di farlo stare lontano da tutto e rinchiuderlo in compagnia dei suoi pensieri e della sua misera vita. Praticamente tutto quello che aveva bisogno per non impazzire totalmente. Si sedette con un tonfo nel suo giaciglio assemblato , parecchio scomodo , ma San dopotutto non vedeva un vero letto dai Tempi del mondo Sommerso … da tanto …
La prima cosa che fece fu buttare le sue armi a terra , eccetto la spada di sua nonna , che poggiò sopra una cassa di legno ai piedi del letto. Non indossava armatura , tranne un giustacuore che li garantiva un minimo di sicurezza , proprio per non dare scontata agli occhi degli elfi la sua voglia di vivere , che si era andata a benedire già dai sedici anni. E oltretutto , che non sia mai che Kryss scelga per la sua Grande Battaglia di Riconquista un fantoccio morente , non solo il danno ma  anche la beffa, doveva sembrare orgoglioso di infilzare persone al giorno per sembrare un eroe e trasmettere forza a quei fanatici degli  elfi.
 San si morse le labbra e strinse i pugni. Rabbia. Rabbia che sfogava come un animale durante la battaglia , che lasciava libera di esprimere come una macabra arte , fra il cozzare della lama contro le ossa di innocenti. Rabbia che lo stava divorando nel profondo , una rabbia insaziabile.
Fece un respiro profondo prima  di distruggere tutto quello che lo circondava.
 Decise di pulire la spada , una magra eredità lasciata da Ido molti anni fa, pulire le armi dopo la battaglia , in un certo senso , cancellare anche quella giornata e far finta di niente. Solo un modo vigliacco di proseguire senza morire. Prese dal tascapane un panno e  lo bagnò grazie alla brocca di coccio che aveva trovato dentro quella santa cassa di legno. La lama scura era incrostata di sangue , sangue di tutti i  tipi :elfi , umani , Huye?  Che differenza faceva ? Tanto la puliva ogni giorno , ma sembrava che il sangue lavato ritornasse in superficie. Iniziò a passare il panno su e giù , concentrandosi solo sulla sua spada. Come un sogno la scena che lo circondava sparì, ricomparvero i volti di tutte le persone morte a causa sua , bambini , giovani uomini , donne , vecchi , occhi scuri in visi pallidi , spettri che volevano vendicare la vita che avevano perso , il panno scendeva giù e risaliva, il pianto di una madre che lo supplicava , rosso , rosso ovunque nelle mani , urla , sapore di metallo, la sua mano sentì l’irregolarità del filo della spada,   fuoco , pioggia , suppliche , preghiere sotto voce, rumore di ossa rotte, il gorgogliare del sangue e infine Ido. Ido che come tutti gli spettri ,lo guardava vendicativo …
Un dolore sottile , si ere tagliato un polpastrello con la lama …
Erano gli stessi fottuti pensieri di ogni giorno , di ogni notte, merda che lo soffocava , che lo uccidevano  sempre di più.
Ido … Ido … Ido …
Bastava un nome per essere torturato.
Lasciò che la spada gli scivolasse di mano , la sentì cozzare a terra , ma non la prese. Rimase fermo, a guardare un punto fisso , senza pensare a qualcosa di vero , ma solo a vaghi a ricordi , a Ido , a quello che aveva fatto. Tutto suggeriva che non esisteva cura al suo male. Nemmeno la cazzata che Kryss gli aveva detto sui Marvash aveva senso. Tutto era solo un eco disperata.

- Il contegno , fondamentale , come la reputazione che ti sei fatto. Se continui a sembrare più morto che vivo … sai che non lo raggiungerai mai! Perché sei così semplice che so anche a cosa stai pensando – San per poco svenne per i nervi. Sentiva il cuore battere prepotentemente , gonfiargli le vene nel corpo e la  quotidiana  smania di sangue oscurargli la vista.
Kryss.
- Sono un’arma nelle tue mani , quando sono in battaglia puoi fare di me quello che vuoi , senza che io ribatta , ma … devi anche torturarmi quando sono solo?-
Kryss sorrise, San pensava che in fondo godeva di quel potere che aveva su di lui , dalle sue stesse parole , il Marvash era colui che non andava sottomesso , ma Kryss si sentiva un Dio , quindi , ritraducendo, Kryss governava e sottometteva una creatura per natura divina forte. Quella stessa creatura quella sera lo avrebbe supplicato per andarsene.
- Sono venuto qui per un motivo al di fuori di quello che tu chiami tortura, perché in fondo io non ti torturo , io pretendo che tu sia sotto il mio controllo sì, ma non ti torturo , almeno fino ad ora. -
- Allora dimmi perché sei qui? -
- Oggi  non eri in vena , ho visto altri giorni in cui la tua rabbia ti inebriava , ti faceva sembrare vivo , ora invece hai l ‘aspetto di un cadavere , e non voglio che la mia migliore arma smetta di essere micidiale , solo perché schiacciata da sensi di colpa che non esistono. -
San lo guardò con odio , ma Kryss  non diede nessuna importanza a quell’ insignificante  atto di ribellione.
- San , oggi voglio farti un dono. -
Quelle parole aveva un senso totalmente estraneo. Per un momento il sottile equilibrio di pensieri di San si sfaldò in miriadi di ipotesi , e si agglomeravano in un'unica speranza chiamata Ido. Iniziò ad essere attento alle parole del re , ma lo sguardo dell’ elfo ammazzarono anche quella speranza. – Mi spiace , per quello che pensi è ancora presto , dopotutto voglio ricordarti che sei una mia arma , un mero oggetto nelle mani di colui che ricondurrà il suo popolo nella terra Natia. Ma , si da il caso che io sia una persona che tiene alle cose che possiede.-
Kryss si sedette vicino a lui e inchiodò i suoi occhi in quelli di San. – Voglio farti capire che tengo a te come arma micidiale , non per darti importanza che non meriti , ma sei fondamentale per me. E mi servi. -
San fece silenzio – Parli come un pazzo , renditi conto che la tua guerra non è nelle mie mani , mi hai dato tu questa responsabilità-
-Mi sembra che ti abbia offerto un giusto prezzo.-
- Questo si , ma io seguo solo i tuoi ordini in battaglia , non devo darti conto come persona , meno che mai credere alle tue parole, credere che tu tieni a me come arma. Io ti servo quanto tu servi a me. -
- Puoi anche non riconoscermi come re , ma non ti permetto di parlarmi così. Ti ho salvato la vita e promesso quello che cerchi ,  ti chiedo solo di combattere e di uccidere,  tutto ciò che si intona alle tue corde , in più … vengo a dirti che voglio preservarti. -
- Non fare il misericordioso con me .-
- Non nutro misericordia nei tuoi confronti. Solo pena-
- Non è competenza tua se mi hai salvato la vita, l’hai fatto solo per i tuoi scopi.-
- Ti ho promesso un futuro esclusivo solo per te e il tuo amato gnomo. Mi sembra una ricompensa fin troppo generosa per la persona con cui sto parlando ora. -
- Potevi lasciarmi morire.-
- Solo uno stupido può non comprendere la fortuna che gli si para davanti. -
San si zittì , non aveva più le forze di una conversazione.
Kryss sospirò. – So che sei disperato , oggi è l’ennesima guerra che vedono i miei e i tuoi occhi. Anche io vorrei che tutto finisse presto. Che il mio popolo arrivi facilmente alla vittoria e vivere felice , senza guerra e nella loro casa. San , tu non ti senti lontano da casa? -
- La mia casa non è mai esistita.-
- Invece si, e io te la sto ridando con quello che ti ho promesso. Io cerco casa mia , e per trovarla mi servi tu. Prova a mentire  a te stesso , a dire che quello che fai lo fai per ritornare a casa. Da lui. Hai ragione io ti servo come tu servi a me , e per questo sono venuto oggi. – Kryss si alzò in piedi. – Voglio che tu venga con me , voglio che tu da oggi menta a te stesso , dissipa quei pensieri tremendi che ti invadono la testa e cambia vita. Lottiamo per la stessa cosa , solo prendendo vie parallele. Kryss fece scivolare una fiala nella mano del mezzelfo. – Voglio che tu la beva stasera , purtroppo ora sono impegnato, sai … pianificare altri attacchi , organizzare tutto … ma stasera voglio risolvere una buona volta con te. –  San osservò la fiala , non era convinto delle parole del re , meno che mai del suo comportamento o del contenuto di quella fiala. Ma era stanco. Sperò , nel profondo, che quella fiala fosse fatale.
 Una volta solo si mise davanti allo specchio , o almeno quello che sembrava uno specchio , si trovò orribilmente brutto. Le rughe , quelle poche linee che comparivano sul suo volto , lo sfregiavano , la terra e il sudore mischiati col sangue , una maschera tenebrosa sulla sua faccia , i capelli opachi , ingrigiti. Era raro che dava  importanza alla sua figura. Dopotutto con la storia dell’arma , Kryss lo stava convincendo del suo ruolo di oggetto e non di persona.
Strinse la fiala nella mano , fino a sentir incrinare il vetro. Pregò fosse un veleno fatale. E la bevve.
 La gola bruciò maledettamente e il suo corpo fu scosso da crampi e dolori fortissimi che lo costrinsero a piegarsi. I suoi polmoni avevano smesso  di farlo respirare e sentiva la pelle stendersi brutalmente, bruciando tutti i muscoli , che guizzavano sotto la pelle. Il dolore svanì di colpo, come una fitta. Quando aprì gli occhi percepì  la  vista più acuta , sentiva un’ incredibile forza nelle braccia e in tutto il corpo, una forza che lo rigenerava. Si chiese che fottuta robaccia si era appena bevuto. Quando si rimise in piedi si rivolse allo specchio. Rimase impietrito. Il vecchio morente di qualche attimo prima era ritornato il giovane tagliagole e cacciatore di taglie del mondo emerso. Maledisse Kryss. Maledisse quell’intruglio e maledisse la sua vita.
Si accorse che la sera era già calata da un po’ , evidentemente la battaglia si era conclusa durante il pomeriggio senza che lui se ne rendesse conto. Calò il cappuccio sul volto e si diresse verso la capanna del re. Aveva notato un assurdo comportamento delle guardie , in genere Kryss non lo sorvegliava mai , ma nelle vicinanze della sua tenda quel giorno c’erano parecchi soldati, o almeno più del solito. Evidentemente Kryss si era preparato ad un’ eventuale sfuriata da parte sua. Beh , in realtà San era solo curioso di cosa poteva dire quella sera il re , ma non digeriva l’idea della pozione di giovinezza. In tutti i sensi , sentiva ancora l’eco dei crampi.  Inoltre aveva anche compreso il gioco del re, il suo modo di parlare , di far sentire alle guardie quanto le sue parole erano promettenti e magnanime , ricche di sacrificio , persino al cospetto di una creatura come il Marvash.
La capanna dove alloggiava il re era distaccata rispetto le altre. E anche meno sorvegliata. Quando San fece per entrare si stupì di trovarlo assorto nella lettura delle mappe. Questo lo fece ancor più arrabbiare , la noncuranza , l’organizzazione e il controllo . Tutto secondo i piani , lui ritornava di nuovo l’arma tanto utile per la sua causa.
- Perché? – una sola domanda. Espressa ad alta voce. Kryss si girò , questa volta i suoi occhi brillavano folli , una follia che solo San conosceva bene. Il  vero aspetto di Kryss.
- Perché credevo che restituendoti almeno per un giorno la tua giovinezza ti saresti sentito meglio.-
- Queste pozioni invecchiano dopo che sono state assimilate , lo sai? -
Kryss annuì. – Più sei giovane , più sei forte. Più invecchi , più la speranza di incontrare il tuo maestro svanisce, tutto calcolato. -
San ebbe l’istinto di vomitare , l’odio che provava per Kryss in quel momento stava raggiungendo limiti impossibili.
- Ma io combatto per te , da quando ho accettato quel maledetto accordo , riconosco di essere forte , di uccidere già molte persone per la tua guerra. Perché darmi anche questa pozione?-
Kryss si avvicinò a San. – Perché volevo vederti giovane , volevo sapere come era bella la mia arma , prima che invecchiasse e iniziasse a diventare debole e schiacciata da colpe e omicidi.-
- Se ti incuriosisce saperlo, già a quest’età sgozzavo la gente come maiali.-
-Interessante … - Kryss lo disse in tono sarcastico. San sentì la voglia matta di ucciderlo , ma Kryss lo fermò. – Odiami quanto vuoi , ma stasera sarò io a farti pentire di quello che hai fatto , di come mi hai risposto oggi. Sei la mia Arma , solo un oggetto stupido capace di uccidere e di obbedire ai miei comandi. Non devi possedere sentimenti , ne’ tanto meno sensi di colpa , quando sei solo puoi fare quello che vuoi , ma ti ordino , e lo giuro sugli Dei e sulla mia Corona, che se ti vedo anche un minimo morente come oggi  durante una battaglia , alla fine di questa guerra ordinerò la morte e la persecuzione di tutti i maghi e brucerò qualsiasi tomo di magia oscura che sia capace di riportare in vita.  Sai che la mia parola ha un potere inestimabile no , non sarà poi così tanto difficile. Infine ti ammazzerò , e renderò i tuoi sacrifici vani , e tu non rivedrai mai più la tua casa , ne’ riceverai mai perdono da colui che ami. -  San strinse i denti sulle labbra , fino a risentire il sapore del sangue nella sua bocca. – Anzi ti lascerò in vita , farò in modo che alla fine di tutto , nella gioia generale tu soffra , ti somministrerò personalmente la dose di questa cara fiala e ti farò rimanere in vita così a lungo da farti morire di pazzia. Chiaro?- San non parlò. Non aveva paura di Kryss , ma riconosceva la possibilità di quel futuro , e se non tollerava la vita del suo presente , figurarsi le prospettive che li si paravano davanti.
- San , non sei d’accordo quindi? -
San annuì.
- Stasera voglio ricordarti bene quanto tu sia un oggetto. Ma  ti prometto , sarà una tortura piacevole. -
San non ebbe il tempo di rispondere , sentì le mani dell’elfo slacciare la sua casacca e scendere fino alla cintura. Il suo corpo reagì per lui , si divincolò dalla presa del re e lo guardò stupito. – Cos’hai intenzione di fare?-
Kryss si riavviò i capelli e sorrise. – Voglio solo divertirmi con te . Voglio sfruttare il tempo residuo della pozione – San per la prima volta in vita sua si sentì ingabbiato. Kryss voleva praticamente stuprarlo.  Non era la sua prima volta , ovviamente , aveva cinquant’anni , e aveva visto molte donne nella sua vita , ma mai avuto esperienze con uomini. E Kryss era totalmente fuori  dai suoi pensieri in quell’ambito , ormai il sesso non era più una sua priorità . E di certo non voleva ritornarci in quell’occasione , offeso a morte non solo nell’animo ma anche fisicamente da quell’elfo bastardo figlio di puttana. (COMBOx3!!!)
- Ti prego , ti ho visto scannare gente , bambini , donne e non ti spaventerai mica se ti tocca un uomo no?-
- Non ho paura !-
- Aspetta un momento , non è che in te persistono gli ideali degli umani? Non dirmi che tra uomini non è concesso un rapporto fisico , sareste realmente orribili. Noi elfi non vediamo nulla di anomalo , consideriamo questo tipo di contatto divino , diversamente voi umani siete così sporchi da trasformare l’atto più puro in un contesto animalesco e privo di sentimento. -
-  Non mi importa più, ora come ora. -
Kryss fece un’ espressione di disgusto – Mi spiace , in fondo per te , se fossi nato e cresciuto qui con noi  … Fossi in te mi farei solo pena. -
San  strinse i pugni. – Sono nato e cresciuto in un mondo malato , con voi sarei nato e cresciuto nello stesso e identico mondo malato. – Kryss lo afferrò per la casacca e premette la bocca  su quella di lui. San sentì i denti dell’elfo mordere dolorosamente il suo labbro , ma la stretta di Kryss era forte ,e non provò a divincolarsi. Sentiva l’elfo strappare con le mani la sua casacca e graffiargli le spalle. San si trovò spinto verso un palo che reggeva la capanna del re. Kryss lasciò la presa e raccolse  un coltello dalla lama sottile e un panno imbevuto di profumi. San distolse lo sguardo , non aveva intenzione di seguire ancora lucidamente quello che stava accadendo.- Se ti opponi sarà più difficile, lasciati andare , almeno per una sera. – Il mezzelfo voleva scappare. Scappare da quella situazione , per un attimo , la visione del re degli elfi , folle e pronto a umiliarlo fin nel profondo lo fece rabbrividire, era solo stanco , voleva il perdono e la pace che purtroppo la vita non gli aveva riservato. Poi tutti i suoi pensieri si trasformarono , aveva una vita che non valeva e le parole di Kryss erano l’unica certezza. La  sua mente , il suo orgoglio volevano combattere , ma il suo cuore no. Ido era per lui una fissazione , e voleva con tutto se stesso il suo perdono , per il resto non aveva altro da dare o da ricevere, poteva anche morire , tanto era solo. Kryss era l’unico a donargli certezza , una certezza che lo riscaldava e che lo mandava avanti. Dipendeva da Kryss , come la battaglia dipendeva da lui, L’ Arma del re. In quel momento , un momento che sembrava infinito , San ripensò a tutto quello che aveva fatto. Se si fosse annullato? Se avesse perso quell’umanità residua che gli era rimasta? Forse sarebbe stato meno doloroso …  Le parole del re stavano diventando vere.
San si sforzò di mantenersi in piedi , dritto contro il palo , esponendo il collo. Vide lo sguardo del re brillare follemente. Kryss gli si avventò contro , sentiva i suoi baci sul collo , lo sentiva mordere , leccare , pizzicare e succhiare. San voleva mantenersi lucido , sentiva il suo stomaco capovolgersi per i forti crampi , ma doveva ammettere una realtà a se stesso. Quelle sensazioni lo stavano facendo impazzire letteralmente. Da quanto il suo corpo non godeva di quella meraviglia ?Aveva scordato quanto fosse piacevole. Il re iniziò a passare il panno attorno alle spalle e tutto intorno il petto e l’addome. – Il sapore di terra non è piacevole , è un bene lucidare le proprie armi , se no  il filo si danneggia.- Ed effettivamente San si sentiva come una spada , quel panno bruciava , disinfettava le sue ferite e lo puliva da tutto. Forse Kryss lo stava ripulendo dei suoi immensi peccati con quel gesto, si disse di No, Kryss se mai  li alimentava.
Il primo taglio fu improvviso. Un dolore sottilissimo , come quando ci si taglia con la carta. Colpa del coltello dalla lama sottile. Kryss baciò quel taglio e rifece la stessa identica cosa sulla spalla , sul petto , vicino l’ombelico. San veniva ricoperto di tagli , subito disinfettati dal panno e dai baci acidi del re. San si morse nuovamente le labbra. Kryss interruppe i suoi baci infernali per guardarlo negli occhi. – Ti ordino di fare lo stesso con me. So che mi stai odiando , sento i tuoi nervi sottopelle , stai morendo dalla voglia di piantarmi quel coltello nella gola , eppure non lo fai. Questa cosa mi fa totalmente impazzire , sai?-
San ricambiò lo sguardo. Kryss si allontanò di poco , e il mezzelfo iniziò a massaggiarsi i polsi e il collo. Doveva abbassarsi ancora di più , non solo doveva subire , ma doveva anche ripetere quella tortura? Eppure l’idea di far soffrire quel maledetto non era per niente cattiva. Senza star a riflettere troppo a lungo ricambiò i baci e costrinse l’elfo ad appoggiarsi sul palo dove poco prima poggiava lui. Iniziò a spogliarlo , lacerando  la casacca e la pelle ,graffiando e baciando alla cieca. Quella sensazione lo inebriava e proseguì. Sentiva una frenesia scoppiare dentro il suo corpo , una folle voglia di sfogarsi su quel corpo , di sentire quelle mani fredde graffiare e pizzicare le sue spalle  e il profilo delle  sue braccia. Sin da bambino interpretava quell’atto come vero amore, crescendo l’aveva solo sfruttato per sfogo animalesco , ma ora era puro odio. Odiava Kryss , odiava tutte le volte in cui veniva umiliato da quell’essere, odiava il suo essere considerato solo un oggetto. Il pensiero di annullarsi di poco prima svanì totalmente. Voleva mantenersi lucido , voleva realmente sentire tutto quello che accadeva ,  sia mentalmente che fisicamente. Ritoccò nuovamente il suo turno e fu lieto delle dolci torture a cui  Kryss lo sottoponeva. I suoi pensieri erano confusi , incerti , ma la sua lucidità persisteva , sentiva ogni minima cosa , come se quella sera oltre la giovinezza , fosse risorta in lui quell’istinto animale che aveva perso da molto tempo. Voleva uccidere Kryss , questo senza ombra di dubbio. E lo avrebbe fatto , alla fine di tutto.  Senza rendersene conto erano distesi per terra. Kryss lo sovrastava e continuava con la sua scia di morsi e graffi , incidendo di tanto in tanto con il coltello sottile la pelle del mezzelfo. Poi San lo attirò a sè , dopotutto il re voleva arrivare a quell’estrema umiliazione , no? Voleva vedere il Marvash implorarlo di smettere , di possederlo … San si issò di poco , così da guardarlo negli occhi. Lo baciò , selvaggiamente mordendo le labbra , avvinghiando la lingua dell’elfo con la sua. Kryss per risposta morse il labbro del mezzelfo lasciandoli una scia di sangue che colava giù dal mento. – Ti odio San – glielo sussurrò all’orecchio. San riprese a baciarlo e si impose sopra di lui.
Devo farlo. Forse sarà l’unico modo per assicurarmi mesi di tranquillità. Iniziò a slacciarsi la cintura e fece scivolare i pantaloni , ma Kryss lo fermò. – Non così , non sto mica scopando con una puttana , non avrai nemmeno il coraggio di dimostrarti tanto fedele. Ti si legge in faccia , tu non mi sarai mai fedele. -

San  venne legato per i polsi , le caviglie e la gola. Aveva la schiena a pezzi e sentiva l’effetto della pozione iniziare a svanire. Il sangue colava dalla sua schiena in secchi rivoli, che arrivavano fino a terra. Kryss già era impegnato a preoccuparsi per le sue , di ferite , e le asciugava con quel maledetto panno di poco prima. San non pensava a quello che aveva subito. Bendato , grondante di sangue e legato come un animale da macello. Umiliato fino all’ inverosimile , dolorante e comunque sporcamente soddisfatto.  Aveva ferito Kryss così tante volte , assaporato il suo sangue , eppure necessitava ancora la sua bocca , e la fame del suo corpo non si era ancora saziata. Kryss era dipendenza. Ne voleva ancora. – Ora non guardare per niente al mondo … -
Il re lo bendò nuovamente , San sentì i passi dell’elfo  per terra e un vago rumore di una bisaccia che si apriva. Cosa cercava? Il re frugava lentamente e poi tutto si interruppe.
- Cosa sono costretto a fare per te , per i tuoi servigi … San … -
Kryss si avvicinò al mezzelfo – Apri la bocca ! – (gentaglia che è arrivata a questo punto , Non e’ come credete!!)
San deglutì ed eseguì il comando. Kryss infilò due dita , che ebbero subito contatto con la sua lingua. San sentì la bocca pizzicare e bruciare. Un ‘aroma fortissimo lo invase.  Un ‘aroma fin troppo familiare, dolorosamente familiare … Tabacco. Proprio quel Tabacco di moltissimi anni fa. San sussultò , il suo corpo era ricoperto di spasmi. Poi arrivò il fumo. Direttamente alle narici. Kryss non fumava , se non ricordava male , agli elfi il fumo prodotto dagli umani faceva molto male. San pensò a quanto quell’elfo fosse bastardo. Ma quell’odore acre ebbe la meglio. Gli occhi si riempirono di lacrime , e provò un senso di schifo per se stesso. Per quello che aveva fatto e pensato quella sera. Per quella voglia matta provata fino a pochi attimi prima. Ritornò bambino , speranzoso di un futuro , e risentì una carezza sulla testa , una mano amica , paterna , tozza. Il forte odore di fumo e la voce tirata di uno gnomo. Ido.
San si accasciò per terra , incurante delle corde , che si stavano sciogliendo sottoposte al suo peso. Si trattenne per non piangere. Ma fu allora che Kryss lo privò della benda. E la vide , dopo anni. Quella pipa .
- Ho mandato degli elfi a recuperarla , e non ti dirò dove l’hanno trovata. Pensavo fosse un ottimo modo per averti in pugno ,San. -
San non sapeva cosa pensare. Era scioccato , soffocato dalle emozioni .  Kryss iniziò a fumare da quella pipa, sbuffando il  fumo dalla bocca , lentamente. Voleva ucciderlo , ma il suo corpo non voleva proprio reagire, e la sua testa non riusciva a ragionare. Voleva sgozzarlo e sterminare tutto quel maledetto campo. Ma quella pipa lo fermava. E rivedeva Ido sorridere , mentre lo rimproverava , mentre lo consolava. Le lacrime scesero. E Kryss sorrise.
- Ti è piaciuta la serata? -
San li si avventò contro , ma il re degli elfi lo aveva sfinito. Quei graffi dovevano essere avvelenati. Per forza. Cadde a terra , in ginocchio ai piedi del re.
- Se provi di nuovo , la brucerò insieme ai cadaveri e di lui non rimarrà nulla. Obbedisci a tutto quello che ti ordino. Dimostrati una speranza per il mio popolo , sottomettiti a me , come tuo Dio salvatore , o ti ucciderò pian piano , sempre peggio. -
San annuì. Stringendo i pugni e sforzandosi di trattenere il dolore. Voleva vomitare. E Annullarsi totalmente, affogando nel sangue di tutti quelli che avrebbe ucciso per quella rabbia che lo  stava letteralmente divorando. Non sopportava vedere Kryss fumare quella pipa e meno  che mai non sopportava se stesso per il destino che gli era capitato .
- Allora San ?-
- Farò tutto quello che vuoi. -
Kryss sorrise. – Puoi andare-
San si alzò con difficoltà e si diresse verso l’uscita .
- Hai mai fumato? Vorresti fare un tiro? O ti senti impuro per questo tipo di cose? -
Lo sentì ridere piano , ma il mezzelfo si allontanò ugualmente.
Giurò vendetta . Giurò di ucciderlo.
Quella vendetta valeva tanto quanto il perdono di cui necessitava.
Il sangue del re doveva bagnare le sue mani , come quella sera .

* ANGOLO AUTRICE : bwbbbwbbababbabab e anche io volevo cimentarmi in questo genere Fluff e coccoloso !!! Dopotutto sono la mia Otp… spero solo di non aver fatto schifo.
questa è un ‘interpretazione un po’ “così’’ del rapporto fra Kryss e San. Ovviamente spero in recensioni di critica costruttiva… della serie…
++ TI VEDO BENE A VENDERE CIMICIACHI SOTTO I PONTI ++
ragazzi vi amo tutti. !!!! MA NON SIATE CATTIVI CON ME. SONO PAZZA E DISPERATA CON GUSTI ESOTICI RIGUARDO LE OTP. 
  
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