LA GATTA

I

Loki e i gatti non sono mai andati d'accordo, anzi. Il dio delle malefatte è sempre stato più un tipo da canidi, da lupi, ecco. 
Per questo quando quel piccolo e tremendamente miagolante gatto che lo segue da giorni gli si struscia sulle scarpe facendogli le fusa, lui non la prende bene. Affatto. 
Non che abbia propriamente qualcosa contro i gatti, eh. 
Li ha sempre rispettati in fondo per la loro indole menefregista e distruttiva, ma dal rispettarli al farseli piacere ce n'è ancora di strada da fare. 

II

"Sciò, va via!" sibila spazientito a quel mostriciattolo tutto peli e baffi.
È grigio chiaro e con due vispi occhi chiari. A Loki non srve molto tempo per capire che è una femmina. 
La gattina gli passa fra le gambe, facendolo quasi cadere. 
Maledetto animale. 

III

Non si sente affatto in colpa quando quella sera le chiude la porta in faccia. In fondo lui non è proprio la persona più indicata per occuparsi di un gatto (o di una qualsiasi altra forma di vita a dire il vero)...
Che se ne vada, si dice, sarà solo meglio così. 
Eppure la gatta non se ne va. 

IV

La mattina dopo, quando Loki fa per andare a conquistare il mondo, la ritrova esattamente dove l'ha lasciata, acciambellata su se stessa davanti all'uscio. 
"Sei testarda, eh?" 
Loki non sa cosa lo spinge a prendersela in casa. 
Forse gli ricorda un po' se stesso... Forse no. Non importa. 
Fatto sta che ora eccolo lì, steso sul tappeto del salotto a farsi mordicchiare le dita da quel mostriciattolo grigio che decide di chiamare Sigyn, un nome giusto si dice per un esserino tanto petulante e testardo. 
A conquistare il mondo si ripromette di andarci domani.