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Autore: AThousandSuns    02/01/2016    0 recensioni
Raccolta di flashfic su John/Zed, nate da prompt lasciati sul gruppo Facebook We are out for prompt. Il rating non supera l'arancione.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: 'Non ho bisogno di nessun regalo di Natale, love.'
 
Zed si schiarisce la voce alle sue spalle così John è costretto a distogliere lo sguardo dalla mappa che sta osservando ormai da ore e a voltarsi.
Lei sfodera uno di quei sorrisi in grado di ricordargli che anche uno stronzo patentato come lui ha ancora un cuore.
Il sorriso che significa guai in arrivo.
Lui aggrotta le sopracciglia e la squadra da capo a piedi mentre si allenta la cravatta; prima che possa chiederle alcunchè lei allunga una mano e gli porge un pacco.
L'incarto è blu notte chiuso da un fiocco bianco.
-Non ho bisogno di nessun regalo di Natale, love.
-Andiamo, non te l'hanno detto che a Natale si è tutti meno stronzi?
-Intendi l'antico rito pagano arbitrariamente adattato al calendario cristiano, oggi ridotto a mera festività consumistica il cui unico scopo è far sperperare denaro in regali inutili per persone di cui non ci importa davvero?
-Vacci piano, Satana. Hai letto il dizionario ultimamente?
John si limita ad una scrollata di spalle: deve ancora abituarsi al fatto che Zed risponda a tono ad ogni suo sproloquio.
-E comunque nessun negoziante ha lucrato su di me quest'anno: l'ho fatto io.
Se non fosse stato così concentrato sul suo cinismo ci sarebbe arrivato prima: il pacco è leggero e sottile.
John non alza lo sguardo su di lei mentre lo prende e lo scarta: si ritrova tra le mani un disegno.
Il dettaglio che per primo lo colpisce è il colore: non ha mai visto Zed adoperarne, ma è sul punto di dirle che dovrebbe farlo più spesso.
È un suo ritratto a mezzo busto - John non può dire se eseguito a memoria o se la ragazza si sia appostata in qualche angolo di quella casa per prenderlo alla sprovvista.
Si rende conto però che Zed ha addolcito i suoi tratti, il suo sguardo, la sua espressione non è dura, o vuota. È penetrante: non ha ritratto la realtà, piuttosto il modo in cui lei lo percepisce. Su quel foglio John si rivede attraverso gli occhi di Zed.
Quando trova il coraggio di incrociare il suo sguardo le rivolge il sorriso più sincero di cui è capace e lei lo ricambia con altrettanto calore.
-Ti piace- sospira sollevata.
-È straordinario. Ti ringrazio- John torna a fissare il proprio regalo prima di posarlo sul tavolo e dirigersi verso uno degli scaffali.
Lei rimane in silenzio, si limita a rivolgergli una domanda con gli occhi quando lui si volta con una scatolina nera in mano.
-Prima o poi avrei dovuto dartelo immagino, perché non ora?
Zed esita solo un attimo prima di aprire il cofanetto con delicatezza, quasi temesse di romperla.
Guarda con occhi sgranati la collanina che le scivola tra le dita, un ciondolo azzurro oscilla e riflette la luce soffusa della stanza.
-È un amuleto- si affretta a spiegare John -protegge da certi tipi di possessione demoniaca; non tutti, ma è piuttosto efficace.
-Certo, non vogliamo rendere le cose troppo facili- sussurra lei, un sorriso leggero sulle labbra, prima di cambiare espressione:-L'avevi lì a prendere polvere e non me l'hai mai dato? Cosa aspettavi, che un demone prendesse il controllo della mia anima?- lo apostrofa risentita.
-Non ero sicuro che saresti rimasta- risponde onesto.
Gli occhi di Zed si addolciscono un po' troppo per i suoi gusti, così John aggiunge:-E poi ti sembro uno di quegli idioti che regala gioielli alle donne?
Zed sbuffa ma non smette di sorridere mentre si volta perché lui possa aiutarla ad indossarlo.
-Ora sono a prova di demone, grazie. Sai, non te la cavi poi così male con i regali.
John non le risponde e si infila le mani in tasca, ricambiando il suo sorriso.
Non è tipo da gesti eclatanti, ma non si pente di averle donato un pezzo della sua vita.
Zed sfiora il ciondolo con le dita sottili; John non può fare a meno di pensare che in quel momento il ciondolo di sua madre brilli di nuova luce.
   
 
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