Ogni volta che parto per un viaggio sono emozionatissima: un viaggio significa fare avventure, conoscenze, apprendere... « Valentina, sta attenta: non perderti, non fare disastri... » mi raccomanda sembra mia madre. « Si, si! Tranquilla mamma!» rispondo sempre io. Ma alla fine c'é sempre qualcosa: o mi perdo, o salvo qualcuno, o... Bo! Fatto sta che mi piace viviaggiare.
-Valentina, oggi ti ha chiamata Stefi!- mi ha detto quando sono tornata da scuola mia madre. -La richiamo!- ho detto. -Ok- ha detto mia madre. Ho composto il numero sul telefono e ho atteso. -Ciao, Valentina. Ti ho chiamata prima, eri a scuola?- -Si, cosa mi devi dire?- -Ho una sorpresa per te, Irene e i vostri ragazzi- -Ovvero?- -Andret in Norvegia!-. Ho avuto un sussulto. -Cosa?!? In Norvegia?!?- ho gridato. Mai e poi mai mi sarei sogfnata di andare in Norvegia. -Esatto! Questa sera chiamerò tua madre per chiederle il consenso. Per te va bene? La partenza sarà fissata per l'estate, la prima settimana di luglio fino alla seconda di agosto. Ciao!-. Sono anapdata da Irene e le ho raccontato brevemente la telefonata. Anche Irene si é mostrata entusiasta. Poi ne ho parlato con mia madre. -Vedremo- ha detto -Non voglio che Stefi Vi abbia alle calcagna per così tanto tempo...-. -Ma, mamma, non combineremo guai!- ho detto. Alla fine siamo andate in cucina a cenare. Mamma ha parlato del viaggio a papà. Lui si é mostrato ancora più scettico. -Cosa?!? La Norvegia non é diatro l'angolo, ma...- ha detto. Io l'ho interrotto e ho proposto: - Quando Stefi Vi chiamerà, vedremo. Ma per favore, lasciateci partire!-. Dopo cena Stefi ha chiamato mia madre. La sentivo parlare incerta. -No... Troppo tempo... Mhm, Bhe... Potrei ripensarci, ma.. Sí, Ok. Glielo dico-. Poi é venuta verso di noi e ha annunciato:-Parlatene con Tazio e Gianni. Se i loro genitori sono d'accordo, si parte!-.