Non guarderò
mai più negli occhi
la mia gelosia
e tornerà
l'indifferenza
a farmi compagnia

Ti guardo mentre aspetti l'autobus, piove e quella divisa ti fa sembrare più uomo di quanto lo sei già ma ormai la scintilla che c'era per te si è spenta molto tempo fa.

Fai spazio, fai spazio, fai spazio
più che puoi
più che se ne può fare
Ognuno ha il diritto di dire
ognuno quello di non ascoltare.

Ma ti sento insinuarti nella mia pelle senza saperlo, eppure so perfettamente che sbaglio sarebbe se mi avvicinassi a te per portarti al riparo.
I problemi tornerebbero alla superfice, tu che parli troppo e io che non ti ascolto.

Sono passati dei mesi
e l'esperienza non provoca cambi
che ad avvicinarci nel tempo
ormai sono i danni,
non sono più gli anni

Sembrano anni e non mesi da quel furibondo litigio nonostante fossimo amici da sempre, le nostre differeze e esperienze ci hanno allontanati senza che ce ne accorgessimo, senza fare nulla stavamo costruendo un muro per dividerci.
Ma ogni volta ci incrociamo, senza mai dare importanza.

la vita che passa e va via
vivendola meglio
mi vendicherò
scusa se non ti accompagno
ma ognuno prende la strada che può

Vedo uno sconosciuto avvicinarsi a te, mi prudono le mani e cerco di tenerle sul volante nonostante sia fermo.
Ma bisogna andare avanti tu senza di me ed io senza di te, Usopp.

Che anno era quando il temporale
non voleva farci uscire più
che giorno era, quale calendario,
se ci provo non me lo ricordo
e conto i giorni al contrario
e come sempre la stessa innocenza
mi sorprendo sempre quando
troverò ogni parvenza
di tracce tue e del tuo nome
anche se vivo ormai senza
fotografate da Dio in persona
fotografie della tua assenza.
Fotografie

E mentre passa questa canzone, rifletto su tutto, su quello che potevamo essere se non ci fossimo dichiarati se non avessimo buttato tutto al vento.
Ma ormai non c'è neanche una fotografia a farmi compagnia, c'è solo il tuo odioso profumo ancora nella mia macchina che cerco di coprire con il fumo della mia sigaretta.

Mentre in molti
si avvicinano a te
senza riuscirci mai
non riesco a dare forma ad un destino
che si avvicini a noi
ed ho così perso coraggio
che è facile cadere in uno sbaglio.

Il pivello ci prova ma tu sei irremovibile, le nostre vite sono come due perpendicolari ormai ci siamo incrociati, divisi e non ci incontreremo più.
Vedo la mia vittima avvicinarsi a me, stessi capelli neri e riccoli ma sono di una donna.
Quando la bacio ha il sapore di te e immagino te al suo posto.

e cerco tra tutta la gente
almeno un tuo dettaglio
ho in testa recrudescenze
della tua ultima carezza
e aspetto stordito con un sorriso
mi dia la mia salvezza.

Ma non funziona per molto, apro gli occhi e aspiro ancora per dimenticarmi di te, della tua voce, delle tue carezze, semplicemente di te.
E sorrido pensando che ormai sono salvo.

Che anno era quando il temporale
non voleva farci uscire più
che giorno era, quale calendario,
se ci provo non me lo ricordo
e conto i giorni al contrario
e come sempre la stessa innocenza
mi sorprendo sempre quando
troverò ogni parvenza
di tracce tue e del tuo nome
anche se vivo ormai senza
fotografate da Dio in persona
fotografie della tua assenza.

E con il ritornello metto in moto la macchina,pronto ad allontanarmi ancora una volta da te, dall'amore, da tutto.

Cosa ci sia dietro ad un segreto
cosa davanti lo vedo
e il viso triste sopra ogni dubbio
non lo nascondo
e se lo faccio
sbaglio.
Io sbaglio.

Ma mi vedi, il mio muso nero, ma non lo nego, non mi nascondo, ormai non c'è più niente da nascondere.

Solo fotografie della tua assenza