Nick autore: Oducchan
Titolo: Ipse tipsy
Prompt: "Things you said when you were drunk"  + "Tao/Takeo/M-21" richiesto dalla Nuki-senpai in questo meme
Fandom: Noblesse
Personaggi: Tao, Takeo, M21 (Frankenstein, Cadis Etrama Di Raizel, Regis Landegre, Rael Kertia
Pairing: pre-slash Tao/Takeo/M21
Genere: commedia, fluff
Avvisi: sono ciucchi come spugne X°°°D
Rating: verde. O giallo, ci sono un po' di allusioni, dai.
Conteggio parole: 974
Note: 
Dopo un anno e mezzo sono riuscita a scrivere su Noblesse e SONO FELICE DA SCOPPIARE

 

-Voglio baciarviiiii....-
M21 per poco non si strozza, la birra che gli va di traverso tra una sorsata e l'altra. Inizia a tossire convulsamente, così forte che pare dover espellere i polmoni da un minuto all'altro, ed è probabilmente l'unica cosa che distrae Takeo quel tanto che basta a non fargli schizzare gli occhi fuori dalle orbite. Si allunga per assestare qualche pacca solidale sulla schiena del suo collega, e poi torna a fissare Tao, lì seduto di fronte a loro che ridacchia e si contorce sul divanetto del salotto, le lunghe dita che giocherellano con la sua bottiglia e le guance insolitamente tinte di una sfumatura di rosa inequivocabile.
-Tao?- chiede, cauto -Che stai dicendo?-
Tao emette una nuova risatina. Cerca, forse, di rimpicciolirsi, ma finisce con lo scivolare lungo il tavolino di vetro, fino a sdraiarsi di pancia, e anche se la fitta frangia bianca e nera si apre per lasciar intravedere un occhio azzurro chiaramente esaltato, la sua espressione rimane contorta in una buffa smorfia ilare.
-È vero!- strilla, entusiasta -Ho tanta tanta voglia di baciarvi! Eeee, mmmhhh, vorrei tanto che mi toccaste, sì, M21 soprattutto...-
Con uno slancio che Takeo non esiterebbe a definire prodigioso, visto che l'altro sta ancora vagamente soffocando, M21 si getta verso Tao. La sua mano si serra sul suo polso, costringendolo ad aprirsi e a lasciare la presa su una bottiglia di birra ormai troppo vuota perché il gesto possa fare la differenza.
-Basta alcool, per te- ringhia; Takeo, che ora lo sta guardando meglio, nota che pure lui è troppo rosso in viso, mentre parla. Oh. OH.
-Ma perchééééé- si lamenta il loro specialista informatico. Cerca di sgusciare via, finendo per rovesciare a terra una pila di riviste che nessuno dei tre ha idea del perché sia lì; ma la presa di M21 è troppo forte per il suo corpo snello e poco muscoloso. Finisce che la camicia che sta indossando gli si solleva di una buona manciata di centimetri, arrotolandosi contro il bordo del tavolo, scoprendo alla vista i suoi fianchi nivei e immacolati. E quando li guarda, la guancia premuta contro il vetro e i capelli sparsi come una nera aureola attorno al suo capo, Takeo non riesce a non trovarlo assolutamente invitante.
-Cos'è, non vi piaccio, forse?- pigola, il bastardo, con un piccolo broncio. 
Takeo sente M21 inspirare talmente bruscamente da emettere un suono a metà strada tra il sordo brontolio di una tigre di fronte a una preda e l'uomo che ha ricevuto un calcio poderoso in zone in cui non dovrebbe battere il sole. Gli sta decisamente girando la testa.
-Dovremmo andare tutti a letto, o il boss ci ucciderà, domani mattina- proclama, scattando in piedi. La scelta si rivela pessima quando effettivamente la testa gli gira al punto da impedirgli di camminare in linea retta e finisce per barcollare contro la spalliera del divano, rischiando di ribaltarsi e finire spalmato su uno degli altri due. Inaspettatamente, è M21 a sostenerlo, una mano che si stringe ai suoi fianchi per rimetterlo dritto.
-È già domani- borbotta, continuando a fissare truce la figura di Tao. Il quale, ormai dimentico di qualsiasi forma di decenza (ma quand'è che Tao l'ha mai posseduta, della decenza?), si limita a ridacchiare di nuovo e a... a sculettare. Takeo si passa una mano sugli occhi, sfregandoli blandamente. Ora sì che l'immagine mentale non se ne andrà nemmeno per un milione d'anni.
-Appunto. A letto. Ora- sibila. Fa per muoversi, e incamminarsi verso l'area della casa in cui Frankenstein ha allestito per loro delle camere da letto, ma... ma M21 ha ancora una mano sulla sua anca, troppo vicino alla cintura dei suoi pantaloni (o alle sue chiappe. O al cavallo, se è per quello. Perché sta pensando a quanto è vicina la mano di M21 al cavallo dei suoi pantaloni? Decisamente troppo alcool. Regis li sfotterà a vita, domani... più tardi mattina. No, aspetta. Oh, insomma). Si volta a fissarlo, esterrefatto. Lo stupore pare essere contagioso, perché quando M21 pare accorgersi che qualcosa non va, e segue la linea del suo sguardo, e vede DOVE è rimasta la sua mano, la sottrae con una rapidità tale che pare si sia scottato brutalmente, e arrossisce come un gambero.
Tao ride, ormai sguaiatamente.
-Oh, le cose che vorrei farvi... siete così carini...-
Stavolta Takeo non aspetta, stavolta scatta fuori dalla stanza a passo di corsa per correre a chiudersi in camera. AL diavolo le lamentele di M21, che dovrà mettere a letto il loro comune amico da solo, rischiando probabilmente qualche molestia. Al diavolo. Non sono cose a cui vuole pensare, non ora, non con la testa che gira come una trottola e immagini mentali di cui farebbe volentieri a meno.

L'indomani mattina, Tao è piegato in due nel bagno a vomitare anche l'anima. Il boss si limita a squadrarli male, MALISSIMO, per trenta secondi netti, prima di sospirare e scendere in laboratorio a cercare un rimedio per la sbornia. Rai-nim li osserva in silenzio, senza battere ciglio, e di questo Takeo è quasi oscenamente grato. Non è altrettanto grado dei commenti acidi di Regis sull'odore che i due superstiti emettono (nonostante un paio di docce e un’accurata pulizia del cavo orale da parte sua) né delle risate sguaiate di Rael, che pare non cogliere il significato della parola "emicrania". 
La cosa più terribile è dover stare seduto accanto a M21, "in osservazione" (così ha precisato il boss, con uno sguardo che avrebbe potuto ucciderli se non si fossero affrettati ad annuire), sentire il calore della sua spalla e della sua gamba contro la propria, e non riuscire ad avere il coraggio di guardarlo negli occhi e confessargli che, anche senza alcool in circolo, anche lui un certo qual desiderio di baciare entrambi e di avere le loro mani addosso ce lo ha. E bello forte, pure.