“Mi sembrava di averti già detto che il mio odio per la città non c’entrasse nulla con il rapporto che ho con te.
Gli abitanti là dentro sono tutti uguali, ci hanno sfruttati per anni, e poi il resto lo sai.
Non sopravviverei un giorno, e non ho intenzione nemmeno di provare.
Se vuoi venire con me, non sarò di certo io a impedirtelo, ma sai già come la penso. Il resto sono fatti tuoi.”
Gli occhi di Shion, a quelle parole, ripresero a brillare di quel rosso rubino che li aveva sempre caratterizzati, e subito annuì, come a mostrare il proprio assenso.
Sapeva di non sbagliare, perché il sentimento che lo legava a quel ragazzo era più forte di qualsiasi altra cosa avesse mai provato.