Questa sera in casa Capuleti ci sarà  “ La Festa”,come suole chiamarla il padrone di casa. Sarà particolare:un ballo in maschera . Sappiamo tutti  che il conte lo fa solo per maritare la figlia.
E quale migliore occasione per intrufolarsi senza farsi riconoscere.
Benvolio ha proposto la cosa,ora non ci resta che convincere Romeo,tutto preso dal suo amore per Rosalina. Forse io riuscirò a fargli cambiare idea.
_ Gentile Romeo ,vogliamo che tu balli._ Gli propongo senza guardarlo in viso e giocando con i lacci della mia camicia.
_ Io no … no credetelo._ Non capisco se lo dice per convincere noi o se stesso.
_ Sei innamorato?_ gli chiedo con voce quasi beffarda.
_ Si, ma non sono nelle grazie di colei che amo._
_ Fatti prestare le ali da  Cupido … e vola con esse al di sopra delle tue pene._ Sto andando verso di lui ma poi mi allontano,forse per non ascoltare la sua risposta.
_ Buon Mercuzio,il suo dardo mi ha ferito troppo crudelmente perché io possa spiccare in alto … _
E’ piu’ forte di me,torno sui miei passi. In qualche maniera lo devo far reagire.
_  Ah … e tu per sprofondarvi dentro dovresti gravar d’un peso l’amore._ Mi avvicino a lui,gli accarezzo i capelli,avvicino il mio volto al suo. Sento il suo profumo. Poi mi allontano. Sono troppe le emozioni che provo quando sono vicino a lui.
_ No! No … è un’ oppressione troppo grande per una creatura delicata._
Mi allontano di nuovo. Sei ancora un ragazzino dedito alle marachelle,non sai ancora bene cos’è l’amore. Il divertirsi  nelle taverne con certe donne non è amore, è solo puro piacere.
_ L’amore è delicato? No,no! E’ troppo rozzo invece, troppo._
Eccolo alla fine sembra reagire,essersi risvegliato da quel torpore.  Me lo ritrovo alle spalle,potrebbe nascere una lite,ma Benvolio interviene.
_ Via,via … bussiamo ed entriamo alla festa … e appena dentro …_ accenna uno dei suoi sorrisi furbetti._ … Ognuno di noi per sé …_
Sento un rumore di porte chiudersi alle mie spalle. _ E sia._
Benvolio ci porge delle maschere,sembra che ormai  tutti siamo convinti … Quando giunge la voce di Romeo inaspettata.
_ L’intenzione è buona  … ma l’andarci non è un buon  segno._
Mi avvicino a lui,devo capire il perché di questo ripensamento.
_ Perché? Perché  … se è lecito domandarlo?_
_ Stanotte ho fatto un sogno … _ mi risponde serio.
_ Si anch’io …_Mi vien da ridere pensando a quali possano essere i suoi sogni: puri e casti,di sicuro non si avvicinano per niente ai miei. Quante immagini mi si affollano nella mente. Poi Romeo con voce grave mi domanda:
_ E qual’era il tuo?_
Lo guardo, mi scappa un sorriso,birbante di un Romeo,vorresti saperlo vero? Ma non te lo dirò mai,non ti darò questa soddisfazione.
Mi avvicino a Benvolio.
_ Ah … questa notte è andato a trovarlo la Regina Mab._ Disegno sul mio corpo i suoi seni turgidi,accarezzo con le mani le sue provocanti rotondità  e gioco con la mia lingua come se duellassi con la sua. Il mio amico mi guarda come se fossi un folle. In fondo, non sono forse il re dei folli?
 Ci consideriamo i re del mondo,ma alla fine tra le mani non abbiamo nulla. Non facciamo paura a nessuno nonostante ci nascondiamo dietro alla nostra spavalderia. Non siamo altro che delle nullità … Ma io non sono come voi,non so cosa sia la paura. Io vivo dei miei sogni,vivo dell’amore che mi sta corrodendo l’anima,non poter dire alla persona che amo quanto sia importante per me. Potermi avvicinare ma non poterla tenerla fra le mie braccia … Potrei persino morire per il mio amore. Sento che qualcosa presto si metterà tra di noi.
Continuo a sognare,sogno le sue labbra che lasciano scie di baci sulla mia pelle,le sue mani accarezzarmi,passare le sue dita affusolate sulle mie spalle,toccare i muscoli del mio torace ,le sento scendere lungo i fianchi,verso il ventre … sempre piu’ giu’ … piu’ giu’ … un brivido percorre tutto il mio corpo …
… Sognai …
 
Note dell’autore: Vorrei ringraziare tutti quanti voi che fino ad ora avete letto le mie storie,e un grazie in particolare a Martina,che con le sue parole mi ha dato fiducia e mi ha spinto a credere in me stessa.