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Autore: AlexTheOgre    04/01/2016    0 recensioni
Nella vita non mi è mai mancato nulla, mi sono sempre mostrata una ragazza solare e gentile, anche se sotto sotto ero un po’ annoiata. Ero circondata da amici e persone che speravano solo il mio bene, ma poi non fu più così. Solitamente gli stessi errori non si fanno due volte, e se non ne hai mai commessi, tendi proprio ad evitarli, sempre se avrai una seconda possibilità. Io l’ho avuta, mi è stata regalata una seconda vita dove ho sbagliato tutto.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Dopo circa cinque mesi d’attesa, è arrivato il giorno del mio compleanno! Ero talmente eccitata, non vedevo l’ora di ricevere il regalo che avrebbe messo fine a tutte le mie agonie, ma non andò tutto come previsto. Venni costretta a fare shopping assieme a mia madre «Oggi è il tuo compleanno, compra tutto quello che vuoi» alla fine non ho comprato nulla, ho provato tutti i capi di tutti i negozi «Tesoro è fantastico, lo prendiamo!» urla mia madre al commesso ad ogni vestito, maglietta o pantalone che provo… ed infatti io non ho comprato nulla, è mia mamma che ha comprato dieci buste d’abiti! Torniamo a casa, e mia madre mi cucina il mio piatto preferito: le lasagne! Non faccio in tempo a prendere il bis che mi trascinano al bowling. Vince la squadra A composta da me e mio padre che, a quanto pare, è un vero genio nel bowling. Subito dopo andiamo al cinema ma non in sala a vedere un film, ma alla sala giochi lì vicino. Iniziamo con il basket. Vinciamo una centinaia di ticket, sempre grazie a mio padre che, a quanto pare è molto più capace di me negli sport, visto che io sono riuscita a mala pena a fare cinque canestri consecutivi… Dopo però si entra nel mio campo! «Scommettiamo su un duecento ticket?» chiesi a mio fratello nella nave pirata. Lo scopo del gioco era sparare ai mostri in cielo con i cannoni e, allo stesso tempo non fare affondare la nave. Alla fine sono stata io a fare tutto il lavoro, Jack è proprio negato nei videogame ed io ho dovuto sostituirlo, tal volta manovravo anche il suo timone. Allo scadere del tempo la macchinetta dei ticket sembrava quasi essersi rotta. «Duecento trentasette» disse mio fratello dopo aver avuto la pazienza di contarli tutti facendomi vincere anche la scommessa ma innescandone un’altra «Vediamo chi, fra noi due vincerà più ticket» accettai volentieri la sfida che mi porse mio papà ma che offese mio fratello e mia mamma «Anche noi vogliamo partecipare e vedrete che faremo molti più punti di voi!» Ci ritroviamo dopo due ore davanti al bancone dei premi «Ottocento novantaquattro» annuncia mio padre soddisfatto «Milleduecento dodici!» urlo io saltando «Due» dice mia madre. Io e papà iniziamo a ridere di gusto e batterci i pugni «mila» aggiunge mio fratello. «Duemila!» adesso è mia madre che salta di gioia. Accampiamo tutte le scuse possibili «Eravate in due non è giusto!» «Vi siete fatti aiutare!» «C’era una macchinetta difettosa!» Ma alla fine toccò a lei scegliere il premio. Prese due portachiavi con un pinguino fosforescente, uno fuchsia e l’altro verde. Una sveglia a forma di profumo ed un ciondolo con una pietra viola incastonata. Quando torniamo a casa sono appena le cinque, e vengo trascinata ancora fuori casa, il piano era di andare al luna park «Ehi! Oggi è il mio compleanno, quindi andiamo al laser game!» Alla fine abbiamo cambiato meta e fatto rotta verso il laser game. Ci siamo uniti ad un gruppo di quindici persone, e alla fine un membro dello staff si è unito per compensare il giocatore mancante. La lotta era fra me e lui, lui aveva preso quasi tutti i bonus, aveva la mitraglia, l’invisibilità e la cura rapida. Io invece ne avevo solo uno, l’immortalità. C’ho messo un quarto d’ora per trovarlo ed un altro per ottenerlo. Ma alla fine sono arrivata prima con un distacco pazzesco! Mio padre e mio fratello si contendevano l’ultimo posto, mentre mia madre è arrivata quarta! Siamo tornati a casa in stato di trans. Per tutto il tragitto ho dormito, quando sono scesa dalla macchina mi sono aggrappata a mio fratello che alla fine ha dovuto prendermi in braccio. Mi ha lasciato davanti la porta della mia camera ed è andato a dormire. Mi sono fiondata sul letto ancora vestita. Togliti almeno le scarpe… Con uno sforzo sovrumano mi siedo sul bordo del letto, slaccio le scarpe e affondo nuovamente nel cuscino. La scrivania si è spostata mi ci vuole mezz’ora, per capire che tutte le mie cose erano state spostate. La scrivania è ora sul lato destro del muro, il letto non è più verticale ma ma orizzontale, la libreria ha preso posto affianco alla finestra e sopra di me ci sono due mensole di più che contengono i pochi oggetti che tenevo in una scatola a sinistra rispetto l’entrata, che è stata rimpiazzata da qualcosa di alto, nero con un nastro rosso. Che cos’è? Fantastico su cosa potrebbe trattarsi senza alzarmi, avevo troppo sonno! Quando finalmente chiudo gli occhi sogno il nuovo videogioco e, inevitabilmente li riapro fiondandomi su quella scatola molto più larga di quel che sembra. Tolgo il nastro rosso e apro la tenda, come pensavo dentro c’era un tappeto mobile, una tv touch nella parete con una tastiera sollevabile poco sotto, dall’altra parte un appendi abiti con una tuta nera ed un casco. Sotto quella luce blu sembrava tutto perfetto, e lo era! Su uno dei bordi del tappeto c’era anche una cassetta ed un modulo già compilato. Levo un urlo di gioia che, di sicuro, anche se stavano già dormendo avranno sentito.
   
 
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