"Guardò i medici passare frettolosamente, da una parte all'altra del corridoio. Si sentiva un fantasma tra tutte quelle persone, quell'attesa stava diventando snervante, e lui a pazientare non ci riusciva più, così fermò il primo medico che incontrò.
-Scusi..Io volio notizie di Marco..Posso vederlo?- disse con voce stanca, ma allo stesso modo decisa.
-Adesso non è possibile, ci dispiace- disse soltanto, e se ne andò, lasciandolo ai suoi assordanti pensieri.
Iniziò a fare avanti e indietro, cercando di non pensare e di scaricare la tensione che gli si era accumulata, ma sembrava praticamente impossibile.
Era perennemente in ansia, aspettava un minimo accenno allo stato di Marco, ma in realtà sembrava importare solo a lui.
Prese una moneta prima di dirigersi alla macchinetta, per un nuovo (ma disgustoso) caffè bollente."