Correva per non sentire, per avere il silenzio e il vuoto. Avrebbe potuto superare l’abbandono, ne era certa, ma non avrebbe mai avuto la forza di sopravvivere a quello. Come potevano chiederle di partecipare alla loro felicità? Di sentirli innamorati e complici?
Ciò che lei aveva anelato per se stessa era vissuto da un’altra. A quello non poteva sopravvivere.
Eccola, allora, correre fra gli alberi ululando lacrime amare e piangendo dolore. Se solo avesse avuto l’imprinting… sarebbe stato un inizio, una nuova vita.
Lo detestava.
Un odio sofferente, viscerale, doloroso. Eppure, lo amava con tutta se stessa.
Si accucciò accanto ad un albero con un unico pensiero.
Sam.