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Autore: Otacon_96    10/01/2016    0 recensioni
Disse una volta euripide, tengo una mazza che pare un bicipite
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Threesome
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 La nostra società, a conti fatti, non differisce di tanto da quella dei Bonobo.*

Certo è che i bonobo non sono più consapevoli di noi, ma il problema è quanto la nostra consapevolezza non sia poi cosi' diversa da quella dei Bonobo.

Noi ci perdiamo in ogni caso, quantomeno i Bonobo traggono molto divertimento dalla loro situazione, cosa che più o meno proviamo a fare, ma come accade alle scimmie, basta che ti abbassi un attimo e zac! Beh.. il resto sta a voi.

Se ci fosse qualcosa che quei primati potrebbero invidiarci, beh, sicuramente sarebbe che noi siamo eternamente stressati, il che vanifica il nostro intento di rilassarci, ma non intacca assolutamente i nostri tentativi di riuscirsi. A conti fatti, con questa scusa, possiamo fare anche peggio dei Bonobo.

Il primo oggetto di discussione, che vogliamo qui riportare, sarebbe sicuramente l'eterno dualismo tra coscienza di ciò ed incoscienza (anche generale) di ciò. Anche qui il confronto con il mondo animale appare quantomai appropriato, del resto l'obiettivo stesso nella società dei bonobo è distrarsi dai problemi e ristabilire la pace. Una pace che, per sua stessa natura, richiede una massiccia dose di ignoranza.

Secondo una delle importanti ed irrinunciabili regole della filosofia da bacheca di facebook, la consapevolezza, l'intelligenza, la saggezza e (perchè no) un qualsiasi altro sostantivo che finisce in ezza, che so.. la gaiezza, sono da considerarsi direttamente proporzionali all'ammontare,calcolato matematicamente, di: Sfiga inesorabile, tristezza, depressione e colesterolo alto, ma su quest'ultimo la comunità scientifica è ancora divisa.

La pace d'ignoranza si configura come triste condizione animale, unitamente quindi alla Pace consapevole, che per regola a priori, rimane una triste condizione, meno animale.

Appare quindi lampante che sia la consapevolezza della propria condizione animale, che la non consapevolezza, siano al tempo stesso due facce della stessa medaglia di merda. Lo stesso Schrodinger in merito usava dire alle sue amiche più intime: "A me non importa se quel gatto di merda sia vivo o morto, è sempre la stessa cosa, quel sacco di pulci è sia morto, perchè il veleno glie l'ho infilato direttamente nel.. (qui era solito fare una pausa di riflessione) e sia vivo, perchè, nel recondito caso sopravvivesse.. lo sapete no? Che... ho una scorta di supposte di cianuro?"1

Risolto il problema del dualismo tra sapere e non sapere, nella semplice ed umile conclusione che in ogni caso la nostra vita non cambia. Eppure, per sola onestà intellettuale e dovere di cronaca, rimangono ancora delle difficoltà a superare ed introiettare il problema dei Bonobo, Il nostro capo ultras, Platone di Atene, esprime cosi' i suoi dubbi nel liquidare la questione: " (...) perchè alla fine diciamocelo, il problema ontologico era 'na stronzata, giusto quell'essere di immutabile bruttezza (riferito a Parmenide) pretendeva d'avecce raggione, ma io glie lo dicevo, a Parmè, guarda che se non se risolve er dualismo dei Bonobo, li mort.. loro (una formula apotropaica molto in voga all'epoca), qua stroncamo er pensiero occidentale sur nascè (quindi usava prorompere in rutti de core, come usava chiamarli)"2 .

Come in ogni grande evoluzione di pensiero, è sempre difficile accettare nuove concezioni, come quelle implicate nella risoluzione del Problema qui proposto.

Il secondo oggetto di disquisizione teoretica, atto a comprendere le basi immutabili dell'esistenza stessa e condensarli in dogmi per noi comuni mortali, è l'annoso problema del come, e perchè, sfruttare l'indole Bonobiana dell'uomo a proprio uso e consumo.

Nietzsche, dubbioso sulla questione, si consumava nel decidere se il superuomo dovesse usurfruire liberamente della sessualità promiscua umana: "Morto Dio (cosi' usava enunciare la sua filosofia), quando parlo del superuomo non ci capite mai un cazzo, lo so che vi obbligano a scuola a studiarmi. Ah mi ricordo, era al liceo che mi chiedevo se anche il superuomo, pur elevandosi da voi rincoglioniti, dovesse comunque accoppiarsi come un cavallo da tiro ungherese sotto metanfetamina. Arrivavo sempre alla conclusione che se fosse servito ad inculare comunque tutti gli altri uomini (qui crediamo che il filosofo parlasse per metafore), allora avrebbe potuto svuotare le sacche scrotali (amava molto utilizzare termini tecnici, ogni qualvolta potesse) come ogni comune essere umano. Poi tornavo a vedere i porno coi nani sotto la porta carraia, era una attività che accompagnavo volentieri alla masturbazione, oserei dire ciclicamente (nacque poi cosi' l'eterno ritorno)".3

Il Come è ormai appurato, si al Bonobismo (neologia che ci fregiamo di aver inventato in questa sede) purchè non ci si sodomizzi per puro intrattenimento, ma anche per convenienza, elevandoci cosi' dal livello animale. Il Perchè invece tutt'ora rimane un quesito al quale il pensiero umano non è riuscito a dare una risposta, neanche c'ha provato in realtà.

Ad essere onesti, una volta che il Bonobismo è stato approvato e largamente praticato, i filosofi, in generale, si sono abbandonati al libero amore e, per quanto tutto ciò sia un gran peccato, non ci sentiamo di giudicarli. In realtà, ci fù un letterato che volle approfondire la questione, tale Giacomo "toccati i coglioni" Leopardi, originario di Recanati, dove era anche conosciuto come "Passero Solitario" per via della sua astinenza sessuale.

Purtroppo non ci è rimasto alcun documento o pensiero sulla questione, la storia a proposito rimane molto fumosa. Solo un suo amico intimo, tale Antonio Ranieri, ci confida nel suo blog "La Mazza di Napoli" che per un errore, connobe in ogni senso Giacomo e quest'ultimo scopri' finalmente il motivo di tanti dissapori con le donne. Quindi prese, o meglio, venne preso in moglie da un omosessuale napoletano del tempo, tale Peppo O' Ricchione (Purtroppo non esistono documenti che ne attestino un diverso nome di battesimo, siamo soliti considerare il suo vero cognome proprio O' Ricchione, presumiamo quindi fosse una dote di famiglia). Purtroppo non si pose più il problema del perchè del Bonobismo e tutti i suoi scritti vennero persi. Curvò sempre più spesso la schiena sotto l'esuberanza del suo consorte e mori' gobbo, un pò più ignorante, ma ci piace pensarlo contento.

Cosa dunque dire per concludere questo saggio moderato? Vorremo quindi citare tale Carlo Marzo, cugino scemo di Karl Marx nato in italia: "Bonobo di tutto il mondo, Unitevi! Sia davanti che di dietro".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia:

 

1) Schrodinger, "1000 + 1 modi di uccidere e non uccidere un gatto", Ed. Animalisti Riuniti 1935

2) Platone, "Simposio alla trattoria dello Zozzone", Ed. Club Socrate 380 a.c.

3) Nietzsche, "Frammenti Postumi (di una Sbornia)" – supplemento a SuperMan Ed. DC Comics 1881

   
 
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