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Autore: Neverland98    11/01/2016    1 recensioni
"I've crossed oceans of time to find you"
(Questa storia partecipa al contest "C'è un castello in Transilvania" indetto da Setsy sul forum di Efp)
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dracula
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oceans of Time
 


"I've crossed oceans of time to find you"
- Dracula
 



Gli occhi di Mina sono perle oscure e vellutate.
Due abissi in cui tuffarsi per non tornare più; un oblio in cui scivolare senza rimpianti.
Neri come il cielo di Notte. Quando la luna lo abbandona e le nuvole non sono che spire ruggenti di un serpente di tenebre.
I lupi intonano il loro canto malinconico, un ululato che echeggia per i boschi. Sono i figli della notte, e quella è la loro musica. Una musica cupa, struggente, aggressiva. Una musica che si ode ovunque e ovunque fa vibrare l'anima.
Strane creature, i lupi.
Li ha sempre trovati affascinanti. Tra le più belle creature in natura. Di un ardore selvaggio, indomito. Coraggiosi e liberi.
Bellissimi come Mina in quel momento, tra le sue braccia.
Il lungo collo reclinato all'indietro in un abbandono senza riserve, senza condizioni. Sfrenato.
E' diafana la sua pelle.
Così pallida da sembrare trasparente.
Bianca come tutto ciò che è puro.
Un niveo velo adagiato sulle vene pulsanti di sangue scarlatto.
Il suo profumo è inebriante - sa di vita.
Il sangue è la vita.
La vita che un vile inganno tolse ad Elisabetta. L'infelice principessa che il ripido fiume accolse tra le sue braccia rocciose.
Respira, Mina.
Respira, Mina, e non sa quanto significhi.
Un tempo anche lui respirava. Un tempo il suo petto si alzava e si abbassava e non era una semplice fossa vuota e silenziosa.
Era un torace pulsante di emozioni. D'amore.
E' passato tanto tempo - secoli - eppure ci sono dei ricordi incancellabili. Impressi a fuoco nella sua anima.
La persona che era stata un tempo.
Simile ad un lupo coraggioso.
Libero, sfrenato. Sprezzante. Era stato un condottiero, un sovrano temuto e amato. Spietato nei confronti dei nemici, ripudiato e tradito dallo stesso Dio per cui aveva perso tutto.
Il giorno in cui la sua spada aveva trafitto l'austera croce di pietra e cascate di sangue caldo erano sgorgate da ogni anfratto, da ogni statua, scivolando lungo le pareti e toccando il pavimento.
Il male, l'odio che lo pervadevano, che lo avvolgevano come un cobra suadente. La rabbia e la furia che non l'avrebbero mai più abbandonato.
Il bisogno disperato di causare dolore, impellente tanto quello del lupo di cacciare.
La gioia violenta che lo invadeva, l'istantanea eccitazione ogni volta che le sue zanne di bestia scalfivano la pelle di un essere umano.
L'appagante fluire dell'altrui sangue nel proprio corpo. Impadronirsi della vita di qualcuno, la facoltà di poter strappare in un colpo solo speranze e amori e rimpianti e delusioni, lo faceva sentire onnipotente.
Eppure, la sua non era altro che una condanna.
La più atroce delle condanne.
Scacciato dal Paradiso e dall'Inferno, ripudiato da dèi e uomini. Incapace di vedere il sole, di godere dei colori e dei profumi del giorno.
Relegato in un mondo di tenebre, unico conforto alle sue pene.
Il buio soltanto l'aveva accolto. L'aveva abbracciato come un figliol prodigo, e lui l'aveva conquistato. L'aveva fatto suo. La Notte era sua serva. Gli obbediva e gli si inchinava.
Mina, dal canto suo, è come Elisabetta. Una creatura della luce.
Splendente di ogni virtù.
Sono morbide le sue carezze, languide. Scivolano come acqua fresca sulla pelle.
Le labbra vellutate si aprono su una fila perfetta di denti simili a perle. Si schiudono per lui, per potersi unire alle sue.
Sono baci feroci, ingordi. Frutto proibito di una passione distruttiva, che consuma.
Sono baci affamati, di due anime che sono state separate troppo a lungo. Due amanti che hanno sfidato gli oceani del tempo per ritrovarsi.
Un amore che ha ingannato la morte e il suo oblio, un amore che racchiude in sè l'essenza del Paradiso e dell'Inferno al tempo stesso.
Quando i loro corpi si uniscono, quando scivolano l'uno dentro l'altro, le loro anime vibrano.
Il mondo si ferma per un istante. La terra trema sotto la potenza di quell'unione, distruttiva come una tempesta.
L'orgasmo della vita che abbraccia la morte, due universi distanti e paralleli che per un attimo si sfiorano, si toccano. Infrangono tutte le leggi, umane e divine. Sfidano il Cielo e si fanno beffe dell'Inferno.
E il volto di Mina non è mai stato così splendente.
E' viva, Mina. Ed è giovane.
Come una rosa appena sbocciata, si dischiude in tutta la sua rara bellezza e risalta tra tinte scialbe e le forme banali degli altri fiori.
Come una rosa appena sbocciata, la cui fiera superbia è destinata ad avere breve vita - a consumarsi. Chinerà il capo e i suoi petali l'abbandoneranno uno ad uno. Non rimarrà che uno stelo chino e avvizzito, e poi niente più.
Anche Mina un giorno perderà il suo fascino radioso.
La chioma folta lascerà il posto a sparuti e secchi ciuffi bianchi. Il suo bel viso, così pallido e delico, sarà solcato da rughe profonde. Si sgretolerà lentamente. Le labbra perderanno il loro vivace colore e il suo corpo sarà come uno stelo senza petali: chino, avvizzito, inutile.
E poi Mina morirà. Morirà e diventerà un angelo, come lo è Elisabetta.
Un angelo splendente nella grazia del Signore, accolto a braccia aperte alle porte del Paradiso.
Mina è amata.
Mina potrebbe avere la felicità che in molti bramano e di cui pochi eletti godono.
Mina potrebbe avere tutto questo e non lo vuole.
Mina vuole lui.
Vuole un mostro. Vuole sacrificare la sua anima per stargli accanto, è disposta a pagare qualunque prezzo. Non le importa che il suo Dio le volti le spalle, che persino il demonio, dal basso del suo trono infernale, aborrisca la sua esistenza.
Non le importa perchè è innamorata.
Ma non può farle questo.
Non può condannarla ad essere un mostro, un essere più simile ad una bestia che un uomo.
E per la prima volta dopo tanto, tanto tempo, sente il suo cuore sanguinare.
Le regala un ultimo avido sguardo, prima di sparire.
Gli occhi di lei sono chiusi e il suo respiro è dolce, sembra rapita da un bel sogno.
Due occhi rossi scintillano nelle tenebre. Il silenzio padrone della notte è interrotto da un vellutato sbattere d'ali.
Le nubi si ritirano, la luna può di nuovo brillare.
Poi, più nulla.
>

ANGOLO AUTRICE:

Vi lascio un mio piccolo omaggio alla coppia, non sono molto pratica di video ma ho fatto del mio meglio ;)

Un bacio!

*corre a nascondersi*

https://www.youtube.com/watch?v=5D8zy2Mxx8A​

 

   
 
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