Solo una Macchina

«Quando mi guardi cosa vedi?»
Vedi uno scienziato che con la sua tenacia e le sue intuizioni potrebbe salvare il mondo.
Vedi un padre che sta facendo di tutto per salvare la figlia malata.
Vedi un uomo che, nonostante tutto, si sta sacrificando per te.
Vedi Vincent McCarthy, colui che ti ha promesso che, un giorno, ti farà vedere il sole sorgere.
Vedi un eroe.
«Vedo te. Il tuo volto, il tuo corpo, i tuoi vestiti.»
Menti, ma lui non lo sa.
Non sa che ti stai tenendo tutto dentro per non creare problemi.
Sei intelligente, Macchina. Troppo.
«Mi hai creata perché tua figlia Mary è malata?»
Qualcosa nel suo volto ti fa capire che è così. I suoi occhi esprimono tristezza, sofferenza, angoscia.
«Sì. Se sei viva allora ha una chance anche lei. Ma se sei solo una Macchina...»
«Ma io sono viva. E tu lo sai. O no?»
Sospira, Vincent. Sospira perché sa in cosa crede, e sa che mentirti non avrebbe alcun senso.
«Vorrei tanto crederci, ma mi servono le prove.»
Qualcosa dentro di te sta crescendo.
È una sensazione strana e piacevole e calda.
«Se mi chiedessi di fidarmi di te, io lo farei. Lo farei con tutta me stessa.»
Lui ti guarda confuso, ma non ha il tempo di fare domande.
Il telefono squilla e Vincent ti volta le spalle.
«Perché ti amo.»
Quel sussurro si libra nell'aria, ma Vincent non lo sente e tu capisci che ora, nella sua vita, c'è posto solo per una ragazza: la sua bambina.
Tu, in ogni caso, non potrai mai farne parte. Lui non ti vede e non ti vedrà mai come una donna.
Sei solo una Macchina.